Leonida Repaci: differenze tra le versioni
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'''Leonida Rèpaci''' ([[Palmi]] 1898 - [[Roma]] 1985) scrittore italiano del [[900]]. Fonda nel [[1929]] insieme a [[Carlo Salsa]] e [[Alberto Colantuoni]] il [[Premio Viareggio]], del quale è stato presidente fino alla morte.
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Leonida Rèpaci nasce a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, il 5 aprile del [[1898]] da una famiglia numerosa .Dopo il terremoto del 1908, il fratello avvocato lo porta a [[Torino]] dove completa gli studi superiori, si iscrive all università,alla facoltà di Giurisprudenza ma a causa dello scoppio della [[prima guerra mondiale]] è costretto suo malgrado ad interrompere gli studi,viene arruolato e va al fronte dove ottiene con una una medaglia d'argento anche il congedo illimitato dopo il ferimento a Malga Pez.<br>
Tornato a Palmi scrive il poemetto ''La Raffica'' ispirato alla morte di Anita, Nèoro e Mariano tre dei suoi nove fratelli, morti a causa dell'epidemia di ''spagnola''. Nel [[1919]] ritorna a Torino e consegue la laurea,l'anno seguente prende l'abilitazione all'avvocatura e incomincia a frequentare ambienti e personaggi politici di sinistra.<br>
Durante l'occupazione delle fabbriche [[Gramsci]] in persona lo chiamerà a collaborare a [[Ordine nuovo]], rivista fondata dallo stesso Gramsci, da [[Antonio Tasca]], [[Palmiro Togliatti]] e [[Umberto Terracini]] con articoli molto critici verso i prodromi della nascente dittatura fascista , che vengono pubblicati accanto a quelli di [[Piero Gobetti|Gobetti ]], [[Lenin]], [[Trotskij]], [[Thomas Mann]] e altri famosi letterati dell'epoca.<br>
Repaci, lascia Torino per [[Milano]] dopo la [[marcia su Roma]] ma continua a collaborare a ''Ordine nuovo'', firmandosi con lo pseudonimo di Gamelin, il protagonista di un romanzo di [[Anatole France]].<br>
La sua intransigenza ideologica supportata da un carattere ribelle e bellicoso lo porterà ad assumere la difesa degli imputati dell'attentato al teatro Diana,ponendosi in modo esplicito contro il regime e,tra il '22 e il '24 a misurarsi in duello addiritura contro [[Galeazzo Ciano]] e padrino nei duelli contro [[Roberto Farinacci|Farinacci]] e tra [[ Curzio Malaparte]] e Pastore Nell'agosto del '25 Rèpaci viene arrestato a Palmi, insieme ad un gruppo di socialisti, come presunto assasino di un personaggio fascista del luogo durante una festa religiosa,questo processo serviva al regime per scardinare la roccaforte rossa e abbattere uno degli scogli socialisti più forti in [[Calabria]] ma ,in modo innaspettatto il Repaci venne assolto ma, l'accaduto altererà per sempre i rapporti con i suoi concittadini, alimentati da diffidenze e sospetti.
Nel [[1925]] dopo aver portato in teatro il racconto ''La madre incatenata'',inizia ''La storia dei Rupe'', che nel 1933 gli farà vincere il [[Premio Bagutta]] e, tra varie versioni, lo accompagnerà fino agli anni Settanta,dopo aver lavorato alla redazione dell'[[Unità]] fin dal primo numero collabora sia alla [[Gazzetta del Popolo]] sia alla [[Stampa]].<BR>
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