Endoios: differenze tra le versioni
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== Attribuzioni ==
Intorno ad Endoios, e alla cerchia di artisti a lui prossimi, gli studiosi hanno riunito una serie di opere seguendo l'unica certamente attribuibile, su base stilistica e tramite l'osservazione delle firme; si tratta della ''base di Nelonides'' rinvenuta nel 1922 inglobata nel muro di [[Temistocle]] a sud della porta del [[Pireo]] ad Atene (Museo epigrafico di Atene 12870), che conservava al momento della scoperta una figura seduta dipinta. La cavità sulla superficie superiore della base indica che essa doveva reggere una statua in marmo del tipo del [[kouros]] arcaico. La base riporta due iscrizioni in alfabeto attico: un epitaffio commemorativo, scritto sul margine destro del lato frontale su cinque linee orizzontali, e una iscrizione verticale vicino al bordo sinistro dello stesso lato con la firma di Endoios: Ε[ν]δοιος κ[α]ὶ τόνδ᾿ ἐπόε.<ref>
La firma di Endoios è stata ricostruita su altre due iscrizioni trovate ad Atene: l'iscrizione sulla base di una stele funeraria perduta eretta per Lampito (Museo epigrafico di Atene 10643)<ref>
Nessuna delle firme di Endoios può essere assegnata con certezza a nessuna delle sculture esistenti, ma il suo nome è stato frequentemente associato oltre che all<nowiki>'</nowiki>''Atena seduta (Acropolis 625)'', al fregio del [[Tesoro dei Sifni]] (da parte di Andreas Rumpf, ma è attribuzione molto discussa) e al ''[[Rilievo del vasaio (Acropolis 1332)]]''. La firma di Endoios su quest'ultimo monumento votivo proveniente dall'acropoli è stata ricostruita da A. E. Raubitschek; il margine sinistro recava il testo della dedica, mentre sul margine destro la firma di Endoios è stata così reintegrata: Ἐν [δοιος εποιεσ] εν.<ref>{{Cita|Raubitschek 1949| n. 70.|harv=s}}</ref>
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