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In primo piano, vennero addestrati dei cani per il trasporto dei pennuti.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=inglese|data=settembre 1942|titolo=Pigeons carry cameras to spy for Nazi army|volume=33|editore=Popular Mechanics}}</ref>
La Francia creò e adattò al petto dei volatili delle videocamere leggere, le quali vennero nel tempo perfezionate dall'orologiaio svizzero Christian Adrian Michel, che le adattò a sua volta al formato cinematografico [[16 millimetri]] brevettando il tutto nel [[1937]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=francese|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5421290x.image.r=pigeons+photographes.f59.langEN|titolo=Le pigeon espion|rivista=Lectures pour tous|volume=55|data=febbraio 1932}}</ref><ref>{{cita web|lingua=de|url=http://worldwide.espacenet.com/publicationDetails/biblio?CC=CH&NR=192864&KC=&FT=E&locale=en_EP|editore=Espacenet|titolo=Photographieapparat mit schwenkbarem, mit selbsttätiger Auslösung versehenem Objektiv, insbesondere für Brieftauben.|data=1º dicembre 1937}}</ref>
Lo stesso progettista tentò di vendere l'invenzione del peso di 70 grammi allo stato svizzero nel periodo precedente al secondo conflitto mondiale, ma non trovò fortuna.<ref name=adlasd>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.cameramuseum.ch/upload/press/pigeons%20catalogue.pdf|titolo=Des pigeons photographes?|formato=[[Portable Document Format|PDF]]|editore=Musée suisse de l'appareil photographique|anno=2007|dataarchivio=6 luglio 2011|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20110706223037/http://www.cameramuseum.ch/upload/press/pigeons%20catalogue.pdf}}</ref>
Pertanto i piccioni combatterono anche la seconda guerra a favore del fronte tedesco, non è chiaro se lo fecero come fotografi.▼
Malgrado le numerose evoluzioni che subì la tecnica infatti, non vi sono prove certe dell'utilizzo dei volatili a scopo ricognitivo.
▲Pertanto i piccioni combatterono anche la seconda guerra a favore del fronte tedesco.
A testimonianza dell'evoluzione della tecnica in questo periodo, il Musée suisse de l'appareil photographique di [[Vevey]] conserva oltre un migliaio di scatti sperimentali, svolti dall'orologiaio svizzero.<ref name=adlasd/>
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