Alessandro Passerin d'Entrèves: differenze tra le versioni
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Rientrato in Italia, Passerin d'Entrèves insegnò dottrina dello stato e successivamente storia del [[pensiero politico]] medievale. Dopo anni di discussione, riuscì a far inserire nei piani di studi dell'università italiana il corso di "[[filosofia politica]]", disciplina che insegnò fino al [[1972]] a Torino, quando lasciò la cattedra a [[Norberto Bobbio]].
Nel [[1969]] fu tra i fondatori della facoltà di scienze politiche dell'Università di Torino, di cui divenne successivamente il primo preside. Fra le sue opere più note, ''[[La dottrina dello stato]]'', del 1962, è considerata da molti la sintesi del suo pensiero storico-filosofico.
Fece parte di moltissime istituzioni scientifiche e culturali in [[Europa]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e, all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] fu presidente dell'[[Accademia delle Scienze di Torino]]. Collaborò con il quotidiano ''[[La Stampa]]''.
Diverse sue opere sono in questi ultimi anni in ristampa ([[Giappichelli]], [[Il Mulino]], [[FrancoAngeli]]) in quanto considerate dagli studiosi contemporanei come di particolare interesse ed utili a ricentrare sulla politica, in quanto tale, l'attuale modo di gestire la
La città di Torino gli ha intitolato la Biblioteca civica Cascina Giaione.
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