'''''Site Rigel''''' è stato il nome di una installazione militare [[Stati Uniti|statunitense]]-italiana situata nel territorio comunale di [[Naz-Sciaves]] nei pressi della città di [[Bressanone]], in [[Alto Adige]].
Il sito fu utilizzato dal 19551960 circa fino al 1983 come deposito di "munizioni speciali" (sinonimo per munizioni nucleari) dell'[[United States Army|Esercito statunitense]] destinate anche all'impiego da parte di reparti italiani appartenenti alla [[3ª Brigata missili "Aquileia"]] e NATO in caso di conflitto con il [[Patto di Varsavia]].
A questo sito fu dato il nome in codice "Rigel".<ref name =italia>Eugenio Melandri, Stefano Semenzato: "Bella Italia, armate sponde", edizioni Irene, Roma 1992</ref>
Riga 12:
[[File:Site Rigel 3.JPG|thumb|Torretta est]]
L'area fu istituita nel 19551960 circa in base agli accordi segreti stipulati tra il governo italiano e quello statunitense riguardanti l'impiego di [[condivisione nucleare|armamento nucleare]]. Il sito era suddiviso in due parti; a ovest si trovava la zona "italiana", mentre a est si trovava quella soggetta all'amministrazione americana, una zona enclave di 10,6 ettari, dove neanche i [[fanteria|fanti]] potevano accedere. Qui si trovavano le forze del [[28th Field Artillery Detachment]]. Il complesso sorge a poco meno di due chilometri dalla caserma "[[Giovanni Ruazzi]]" di Elvas, dove dal 1 ottobre 1975 era stanziato il [[1º Gruppo artiglieria pesante "Adige"]] (gemello del [[9º Gruppo artiglieria pesante "Rovigo"]]), stanziato a [[Verona]], della [[3ª Brigata missili "Aquileia"]], un'unità dell'[[esercito italiano]] a capacità nucleare. Fino al 1983 i fanti della [[Fucilieri di Sicurezza|4ª Compagnia fucilieri]] furono la forza di guardia dell'intero deposito "Rigel" situato e mimetizzato su un'altopiano quotidianamente sorvolato anche dai nostri caccia intercettori.
Le quattro compagnie fucilieri incaricate della sicurezza dei quattro depositi della Brigata missili erano formate da coscritti chiamati alla leva ordinaria, non erano corpi formati da volontari come nei paracadutisti, soldati ad altissima specializzazione, però a loro l'esercito chiedeva ed otteneva comunque risultati non inferiori ai corpi formati da volontari.