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Il corpo di guardia principale della polveriera, la gurdia smontante,era composto da circa cento fucilieri suddivisi in squadre armate di F.A.L e M.G., pronti, in caso di allarme, a posizionarsi in postazioni mimetizzate seminterrate situate tra la recinzione esterna e quella interna, dei depositi americano e quello italiano. Le postazioni fisse per i fucili mitragliori in dotazione MG erano posizionate per dare completa e continua copertura di fuoco da mitragliatrice MG in tutto il perimetro del sito.
Il comando del sito era affidato ad un ufficale,sottotenente di complemento ,proveniente dalla scuola di Fanteria di Cesano Roma, specializzazione "Fanteria d'assalto Motorizzata", fino all'estate del 1981 non erano ancora in funzione le nuove altane di cui una con sotto gli alloggi per le squadre di guardia, gli ufficiali di complemento facevano turni di guardia settimanali, (le varie esercitazioni NATO,SETAF ecc. erano complementari anche a due turni di polveriera settimanale per mese senza mai potersi allontanare nemmeno per un minuto dal sito) montavano il venerdì mattina e ricevevano il cambio la settimana successiva sempre di venerdì, i fanti facevano turni di quindici giorni,alternando un giorno di guardia al deposito ed un giorno al corpo di guardia principale a disposizione per l'addestramento sulle tecniche di difesa del sito a secondo dei tipi di attacco previsti, e su come le varie squadre dovevano comportarsi nelle fasi di scorta degli automezzi autorizzati all'uscita dal sito, i tempi di addestramento per smontare un MG e rimontarlo erano sotto un minuto, e questo erano in grado di farlo anche al buio.
Al corpo di guardia principale, nel locale della guardia che controllava la strada d'ingresso che conduceva alla polveriera, c'era nella cassaforte, riservata all'ufficiale in servizio, una busta sigillata con le disposizioni da attuare in caso d'emergenza.
 
Spesso d'inverno le temperature arrivavano sotto i venti gradi ed i fanti per potere meglio rispondere ad eventuali attacchi spezzavano i loro turni di guardia in cicli di mezzora, poi si dava un nuovo cambio. Ne tra gli ufficiali ne tra i fanti risulta esserci stata la presenza di soldati altoatesini a difesa del sito "Rigel".
 
Il corpo di guardia principale,ora checompletamente ospitavademolito,vi alloggiavano le due squadre di guardia smontanti, di circa cinquanta fanti, era così suddiviso: all'ingerssoingresso a sinistra l'ufficio del comandate di servizio in cui era posta unaun'apparecchio radio ricertasmittente,a di fronte,sinistra la stanza di controllo della guardia alla strada di accesso alla polveriera.Poi due camerate, in una vi alloggiavano i caporali e i caporal maggiori ed in quella più ampia i fanti, la cameretta con i servizi per l'ufficiale, la sala refettorio, il locale cucina ed i servizi igienici, nel seminterrato lo spaccio e l'armeria conin ilcui depositoerano dellecustodite anche le munizioni, sul retro locale gruppo elettrogeno, nella parte retrostante c'era un piccolo cortile che divideva gliagli lloggialloggi dei carabinieri, ed in fine un altana per la guardia nottura con una torre riserva acqua per sistemi antincedio.
 
Il complesso era formato:
Da unDal corpo di guardia principale (ora demolito) posto sulla strada proviciale di Naz-Sciaves, all'epoca chiusa da una sbarra, si dipana per circa 200 metri, una stradina asfaltata in leggera salita che porta al cancello di una prima recinzione. Superato il cancello si trova una sbarra e la garitta n° 5 (ora demolita) alla sinistra, dopo un campo con porte da calcio era posto il deposito "italiano" chiamato polveriera nazionale. Composto da un corpo di guardia e il deposito, un capannone circondato da una doppia recinzione a rete e quattro garitte agli angoli. Mentre a destra dell'ingresso principale, la parte "americana", denominata anche come polveriera NATO, era circondata con doppia rete di recinzione e 4 garitte (demolite nell'81) sostituite da due torri d'osservazione, il corpo di guardia oltre ad un cancello d'ingresso vi era anche un [[tornello]].
L'area all'interno, chiamata area d'esclusione, due [[bunker]] detti igloo mascherati da un terrapieno, denominati Indio e Juliette, più rampe missilistiche a corta e lunga gittata che potevano servire, ad esempio, al crollo del [[ponte Europa]] nei pressi di [[Innsbruck]] in [[Tirolo]], nel caso di un'offensiva del [[Patto di Varsavia]]. I missili custoditi erano di tipo [[MGR-1 "Honest John"]], ovvero un [[missile balistico tattico]], che può alloggiare armi di tipo convenzionale ma anche di tipo nucleare, di massa compresa tra i 2040 e i 2720&nbsp;kg e gittata tra i 7 e i 48&nbsp;km. Nel 1975 i missili "Honest John" con le loro testate vennero sostituiti dai missili [[MGM-52 Lance]].<ref name=segreti>Paolo Cagnan, "I segreti dell'ex base Nato di Sciaves", sul Altoadige, il 7 agosto 2011</ref>