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Come verrà ampiamente esposto nel paragrafo successivo, l'equipe di ricercatori italiani Dussini, Martino, Neri, Paoli, e Velussi nel 1994 riuscì a dimostrare l'efficacia di un particolare metodo di allenamento aerobico a circuito nella riduzione localizzata dell'adipe tramite uno studio pubblicato sul European Journal of Physiology, un metodo che verrà appunto nominato come ''Spot reduction''<ref name="fitness" />. Tali risultati però sono passati quasi inosservati nel mondo scientifico internazionale per la scarsa reperibilità di questo studio, e sembra che questo metodo sia stato riproposto e diffuso limitatamente sul territorio italiano. Essi dimostrarono che un Circuit Training aerobico intervallato da esercizi con sovraccarichi senza pausa tra le serie sullo stimolo selettivo di determinate parti corporee, riusciva a ridurre la plica nelle regioni allenate più di un allenamento aerobico tradizionale<ref name="Dussini" />. In questo esperimento vennero testati alcuni soggetti, uomini e donne, divisi in 2 gruppi, uno di studio e uno di controllo. Il test prevedeva 3 allenamenti a settimana simili in termini di esercizi, ma impostati in maniera diversa. Il gruppo di studio, ovvero coloro che testavano il metodo ''Spot reduction'', eseguivano un ''Circuit Training'' (CT) composto da tri-set che coinvolgevano le parti in cui si intendeva ridurre il grasso localizzato (tricipiti, addominali, fianchi), intervallati da macchine cardio (bike o stepper). La parte cardio di questo programma raggiungeva una durata di 28 minuti. Alla fine di questo circuito venivano stimolati i muscoli della parte superiore del corpo, non sollecitati precedentemente, con un tradizionale allenamento di resistenza da 3 serie e recuperi di 60 secondi. Questo tipo di protocollo di allenamento, il quale combina il metodo ''Circuit Training'' aerobico in stile ''Spot reduction'', con un normale allenamento anaerobico classico per la parte superiore, viene denominato nello specifico ''Anaerobic Aerobic System'' (AAS)<ref>Antonio Paoli, Marco Neri. ''Principi di metodologia del fitness''. Elika, 2010. p. 257-258. ISBN 8895197356</ref>. Il gruppo di controllo eseguiva invece un allenamento cardio composto da un circuito di sole stazioni aerobiche (stepper, bike, treadmill) sempre per un totale di 28 minuti (''Aerobic Cardio Fitness'', ACF), mentre, analogamente al gruppo di studio, l'altra metà del programma si impostava con un normale allenamento anaerobico di resistenza con esercizi con sovraccarichi per la parte superiore del corpo. Tutti i soggetti hanno continuato a seguire il loro normale regime alimentare per fare in modo che i risultati della ricerca potessero essere chiaramente attribuibili al programma e non alla dieta. Al termine del programma della durata di 6 settimane, entrambi i gruppi avevano subito un significativo dimagrimento, confermando come l'attività aerobica in combinazione con l'attività con i pesi possa favorire la perdita di grasso. Ciò che confermò la validità del metodo dei ricercatori era la riduzione delle pliche in maniera maggiore nelle zone dei muscoli dei soggetti del gruppo di studio (tricipiti, addome, fianchi), dimostrando la possibilità di portare al dimagrimento localizzato<ref name="Dussini" /><ref>[http://www.massimospattini.it/SPOTREDUCTIONDimagrimentolocalizzato.htm massimospattini.it - ''Spot reduction: Dimagrimento localizzato''. Il Dott. Massimo Spattini parla nel dettaglio dello studio di Dussini et al.]</ref>.
Come verrà accennato nel dettaglio nel paragrafo ''[[Spot reduction#Metodi di misurazione|Metodi di misurazione]]'', la sola valutazione plicometrica o antropometrica però può rappresentare un metodo piuttosto limitato per poter convalidare l'efficacia di un programma di allenamento sulla riduzione lipidica localizzata, senza il supporto di metodi di misurazione più avanzati. Evidenze più recenti (Kostek et al., 2007) infatti constatarono che, mentre tramite plicometria sembrava che il dimagrimento localizzato fosse avvenuto, ciò non venne confermato dalla risonanza magnetica<ref name="Kostek" />. Inoltre la mancata rintracciabilità di questo studio sulle riviste scientifiche e nelle banche dati scientifiche<ref>[http://scholar.google.it/scholar?q=paoli+Multifactorial+analysis+of+circuit-training+induced+regional+fat+reduction&btnG=&hl=it&as_sdt=0 scholar.google.it - Ricerca sullo studio di Dussini su google scholar]</ref><ref>[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Multifactorial%20analysis%20of%20circuit-training%20induced%20regional%20fat%20reduction ncbi.nlm.nih.gov - Ricerca sullo studio di Dussini su pubmed]</ref><ref>[http://ajpendo.physiology.org/search?fulltext=Multifactorial+analysis+of+circuit-training+induced+regional+fat+reduction&submit=yes&x=0&y=0 ajpendo.physiology.org - Ricerca sullo studio di Dussini su American Physiological Society]</ref> non ha permesso che questo potesse essere riconosciuto, valutato, accreditato su larga scala a livello internazionale, lasciando alcune perplessità e penalizzandone in un certo modo la rilevanza, la credibilità, e la diffusione. Ciò lascierebbe ancora aperti dei punti interrogativi sulla validità di questo metodo di allenamento, che per l'obiettivo che si pone, è stato denominato ''Spot reduction'' in richiamo all'omonimo termine anglofono che fa riferimento al dimagrimento localizzato. Ad ogni modo alcune scuole di fitness nazionali ne hanno approvato il metodo promuovendolo come allenamento comprovato, anche se questo sembra rimanere confinato sul territorio italiano<ref>[http://www.accademiadelfitness.com/PERSONALTRAINER.htm accademiadelfitness.com - Programma del corso Personal Trainer]</ref><ref>[http://www.palestrapianetasport.it/ita/sala_attrezzi.php palestrapianetasport.it]</ref>.
===Fattori individuali: sesso e costituzione===
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