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==Considerazioni generali==
In commercio esistono innumerevoli varietà di cavi audio, con prezzi che spaziano dai pochi euro sino a diverse migliaia. Sebbene sia innegabile che un cavo di scarsa qualità o di tipologia errata possa degradare la qualità del segnale audio trasmesso, il punto oltre il quale gli eventuali miglioramenti diventino inudibili e subentri l'[[autosuggestione]] rimane un punto controverso tra gli esperti dell'argomento.
L'importanza dei cavi di collegamento è di sovente sottovalutata dai possessori di impianti audio, perché si tratta degli elementi meno “visibili” della catena audio. Ciò nondimeno, la loro impronta sulla riproduzione musicale può essere tutt'altro che trascurabile.
Sebbene anche tra le comunità degli [[audiofilia|audiofili]] emergano critiche verso i costosissimi cavi di alta qualità, consistenti nel considerare la loro manifattura di gran lunga eccedente al semplice fine di trasferire un [[segnale elettrico]] da un [[circuito]] ad un altro o portare l'alimentazione elettrica alla presa dell'apparecchio, molti audiofili ne fanno comunque uso, affermando di percepire udibilmente apprezzabili differenze. Secondo constoro, alcuni tipi di cavi presentino determinate caratteristiche all’ascolto, che si confermano al variare dell’impianto Hi-Fi utilizzato. Essi affermano che alcuni cavi evidenziano la gamma bassa oppure quella alta, donano alla riproduzione audio una tonalità "calda" piuttosto che "fredda", incrementano la scena musicale in ampiezza o in profondità, danno una sensazione di "pulizia" o "trasparenza" eccetera. Molti di questi audiofili affermano di poter sfruttare queste ipotetiche proprietà per intervenire a correggere, minimizzare o enfatizzare le caratteristiche del suono prodotto delle loro catene audio, adattandolo al meglio secondo le proprie esigenze di ascolto, tanto che non è infrequente sentir parlare di “suono dei cavi”. La loro teoria, in altre parole, è che i cavi si comportino elettricamente da [[equalizzatore|equalizzatori]], e che il loro effetto sia udibile.
In commercio ne esistono innumerevoli varietà, dai più economici sino a modelli dal prezzo apparentemente dissennato.
Il conduttore elettrico maggiormente impiegato nella costruzione dei cavi audio è il [[rame]], ma esistono anche cavi in [[alluminio]], [[argento]] (molto apprezzati dagli appassionati più esigenti), in [[fibra di carbonio]] (come gli storici Van Den Hul “The First”), cavi ibridi, e, relativamente ai cavi digitali, in materiale plastico o [[fibra ottica|fibra di vetro]] (in questo caso si chiamano cavi ottici).
I detrattori dei cavi di alta qualità affermano che in realtà i cavi si limitano a trasferire passivamente dei segnali elettrici da un componente all’altro dell’impianto Hi-Fi, pertanto la loro bontà non si estrinseca nel “suonare” quanto piuttosto nell'alterare il meno possibile il segnale trasferito. Partendo da questo assunto, si può coerentemente concludere che, al fine di ottimizzare le prestazioni di un buon impianto Hi-Fi, è sempre consigliabile utilizzare dei validi cavi, non necessariamente costosi, ma aventi caratteristiche sicuramente adeguate alla loro funzione, sia dal punto di vista elettrico che meccanico, e il più possibile corti.
L’aspetto che incide di più sul costo di un cavo è certamente il tipo di materiale scelto per il conduttore, nel caso dei metalli, il loro grado di purezza, ottenuto mediante processi industriali. Nel rame tale lavorazione consiste principalmente nella separazione degli atomi di ossigeno; il metallo così ottenuto è definito OFC (Oxygen Free Copper).
Il conduttore elettrico maggiormente impiegato nella costruzione dei cavi audio è il [[rame]], ma esistono anche cavi con conduttore in [[alluminio]], [[argento]], in [[fibra di carbonio]] (come i Van Den Hul “The First”), cavi ibridi, e, relativamente ai cavi ottici per l'audio digitale, in materiale plastico o [[fibra ottica|fibra di vetro]]. I costruttori di cavi audio di alta qualità pongono l'attenzione sul grado di purezza del materiale costituente il conduttore, ovvero all'assenza di sostanze, principalmente ossigeno ed altri ossidanti, estranee nel materiale. Questa tendenza trova parziale giustificazione nel fatto che tali inquinanti diminuiscono la [[conduttività elettrica]] del conduttore, aumentandone la [[resistenza elettrica|resistenza]].
Il grado di purezza di un cavo in rame o argento è indicato in “N”, abbreviazione di Nine (cioè nove in inglese): pertanto un cavo 5N vanterà una purezza pari al 99,999%, un cavo 6N sarà puro al 99,9999 ecc, non di secondaria importanza a concorrere nel costo finale, è il tipo di isolante impiegato e la geometria del cavo, per il materiale isolante viene anche usata la [[seta]] pura e il [[Politetrafluoroetilene|teflon]], alcune geometrie (tipo di sezione), possono essere particolarissime, realizzabili solo con costose attrezzature industriali.
Oltre ad agire sulla purezza dei materiali impiegati, vi sono costruttori (come MIT) che dotano i loro cavi di [[filtro (elettronica)|filtri]] passivi, componenti [[custom]] il cui circuito risulta inaccessibili a qualsiasi ispezione visiva ma evidenti nei loro alloggiamenti termosaldati. Altri produttori “giocano”intervengono invece sulla dimensione e/o l’[[Isolamento elettrico|isolamento]] del singolo filamento conduttore (vedi per esempio YBA e Cardas). ▼
L'orientamento da parte dei costruttori di cavi audio definiti "di qualità" ad impiegare metalli particolarmente puri, si basa su una legge fisica dei metalli, la loro conducibilità elettrica è tanto migliore quanto sono puri, indipendentemente dalla [[resistività]] intrinseca del metallo impiegato, in aggiunta, vengono considerati altri fenomeni di minor rilievo, {{citazione necessaria|ma che si presume siano importanti nel concorrere al decadimento del segnale che transita nel cavo}}, questo ineccepibile aspetto tecnico, ovvero che il rame o l’argento di elevata purezza possiedano caratteristiche elettriche superiori rispetto agli stessi materiali “contaminati”, i costruttori, legittimamente, lo evidenziano al primo posto tra le caratteristiche dei loro cavi.
Una particolarità frequente nei cavi di pregioalto costo è la direzionalità, ovvero l’indicazione da parte del costruttore del senso in cui deve "scorrere " il segnale audio. Ovviamente questoQuesto non implica che un cavo montato al contrario non funzioni, tuttavia i costruttori di tali cavi affermano che le migliori prestazioni elettriche vengono garantite dalla corretta installazione ;. ciòCiò èsarebbe dovuto, asempre dettasecondo deli costruttorecostruttori di tali cavi, all’orientamentoall'orientamento deidella [[ cristallo|cristallistruttura cristallina]] che compongono materialmenteformante il conduttore, la posizione dei quali,quale agevola lo "scorrimento" degli [[elettrone|elettroni]] in unnel verso purin noncui impedendoloviene nell’altroorientata. ▼
▲Oltre ad agire sulla purezza dei materiali impiegati, vi sono costruttori (come MIT) che dotano i loro cavi di [[filtro (elettronica)|filtri]] passivi, componenti [[custom]] il cui circuito risulta inaccessibili a qualsiasi ispezione visiva ma evidenti nei loro alloggiamenti termosaldati. Altri produttori “giocano” invece sulla dimensione e/o l’[[Isolamento elettrico|isolamento]] del singolo filamento conduttore (vedi per esempio YBA e Cardas).
▲Una particolarità frequente nei cavi di pregio è la direzionalità, ovvero l’indicazione da parte del costruttore del senso in cui deve scorrere il segnale audio. Ovviamente questo non implica che un cavo montato al contrario non funzioni, tuttavia le migliori prestazioni elettriche vengono garantite dalla corretta installazione; ciò è dovuto, a detta del costruttore, all’orientamento dei [[cristallo|cristalli]] che compongono materialmente il conduttore, la posizione dei quali, agevola lo "scorrimento" degli [[elettrone|elettroni]] in un verso pur non impedendolo nell’altro.
{{citazione necessaria|L’osservazione empirica ha dimostrato come alcuni tipi di cavi presentino determinate caratteristiche all’ascolto, che si confermano al variare dell’impianto Hi-Fi utilizzato}}: vi sono cavi, infatti, che evidenziano la gamma bassa oppure quella alta, cavi che donano alla riproduzione audio una tonalità "calda" piuttosto che "fredda", cavi che ingigantiscono la scena musicale in ampiezza o in profondità (o anche entrambe le cose), cavi che danno una sensazione di "pulizia" o "trasparenza", ecc.
Queste proprietà sono sfruttate da molti audiofili per intervenire a correggere, minimizzare o enfatizzare le caratteristiche del suono prodotto delle loro catene audio, adattandolo al meglio secondo le proprie esigenze di ascolto, tanto che non è infrequente sentir parlare di “suono dei cavi”, ovviamente, (basta riferirsi a semplici nozioni di fisica), cavi con simili caratteristiche si comportano elettricamente da [[equalizzatore|equalizzatori]], questo fenomeno può essere in parte spiegato con l'attuale mancanza di uno standard dei valori di impedenza ingresso/uscita dei circuiti audio; il paragone si può fare con la vasta categoria dei segnali elettrici impiegati in [[metrologia]], in questo campo, il cavo coassiale standard universalmente imposto è l'[[RG-58]] terminato con connettori [[connettore BNC|BNC]], lo stesso valore di impedenza è presente sugli ingressi e le uscite dei circuiti in questione, pertanto, tipologie diverse di strumenti, provenienti da costruttori diversi, risultano perfettamente intercambiabili fra loro.
Sebbene anche tra le varie comunità degli audiofili emergano saltuariamente severe critiche verso i costosi cavi di qualità, consistenti nel considerare la loro costosa manifattura di gran lunga eccedente la semplice funzione di trasferire un segnale elettrico da un circuito ad un altro, o portare l'alimentazione elettrica alla presa dell'apparecchio, molti audiofili ne fanno uso, affermando di percepire udibilmente apprezzabili differenze.
In realtà i cavi si limitano a trasferire passivamente dei segnali elettrici da un componente all’altro dell’impianto Hi-Fi, pertanto la loro bontà non si estrinseca nel “suonare”, quanto piuttosto nell'alterare il meno possibile il segnale trasferito.
Partendo da questo assunto, si può coerentemente concludere affermando che, al fine di ottimizzare le prestazioni di un buon impianto Hi-Fi, è sempre consigliabile utilizzare dei validi cavi, non necessariamente costosi, ma aventi caratteristiche sicuramente adeguate alla loro funzione, sia dal punto di vista elettrico che meccanico, il più possibile corti, d'altronde, l'estrema purezza del conduttore di un cavo segnale, dal punto di vista elettrico non ha assolutamente alcun senso, basta la semplice verifica dello [[schema elettrico]] di un qualsiasi amplificatore e accorgersi che il segnale elettrico che transita nel cavo in metallo purissimo, entrando nel circuito dell'amplificatore, trova sulla sua strada il percorso obbligato di un [[resistore]] avente un valore [[resistenza elettrica|resistivo]] migliaia di volte piu alto, questo valore espresso in [[ohm]], contribuisce a determinare il valore di [[impedenza]] d'ingresso del circuito, che può arrivare a valori di svariate decine di Kohm.
==Cavo di segnale==
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