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|PostNazionalità = , conosciuto soprattutto per avere suonato la chitarra nel gruppo punk rock [[The Dead Boys]] negli anni settanta<ref>{{cite web|title =Cheetah Chrome: Biography |first=Mark|last=Deming |publisher=Allmusic| url ={{Allmusic|class=artist|id=cheetah-chrome-mn0000774968|pure_url=yes}} |accessdate =3 July 2012}}</ref>
}}
==Carriera==
=== The Dead Boys ===
I Dead Boys nacquero dallo scioglimento dei [[Rocket from the Tombs]], [[David Thomas]] e [[Peter Laughner]] formeranno i [[Pere Ubu]], mentre Gene "[[Cheetah Chrome]]" O'Connor (chitarra) e Johnny "Blitz" Madansky (batteria) si associeranno al chitarrista William "[[Jimmy Zero]]" Wilden, al bassista Jeff "Magnum" Halmagy e all'istrionico cantante [[Stiv Bators]], per formare un gruppo chiamato "Frankenstein". Quando poi i membri del gruppo si trasferirono a [[New York City|New York]] nel luglio 1976, adottarono il nome di "Dead Boys" ("ragazzi morti") preso da una canzone dei Rocket from the Tombs chiamata ''Down In Flames''.
Arrivati a New York su incoraggiamento di [[Joey Ramone]], il cantante dei [[Ramones]], i Dead Boys guadagnarono velocemente notorietà in virtù delle loro scatenate ed oltraggiose esibizioni dal vivo. Fecero epoca le prestazioni grezze e provocatorie e gli atteggiamenti fuori dal normale e fortemente autolesionisti del cantante [[Stiv Bators]] (grande fan di [[Iggy Pop]] e del suo "stile selvaggio") e gli assoli al fulmicotone del chitarrista [[Cheetah Chrome]]. Ormai padroni di una reputazione di deviati del rock, i quattro Dead Boys portarono all'estremo le direttive della prima ondata del punk statunitense: il rock rozzo, veloce, e frastornante dei Ramones, l'aria da pervertiti dei [[New York Dolls]], la depressione esistenziale dei [[Television]] e il look "stracciato" alla [[Richard Hell]]. Il gruppo divenne così sinonimo di violenza allo stato puro, secondo quelli che stavano emergendo come i tratti salienti del punk di matrice britannica cha arrivava da oltreoceano. Suonarono spesso nel leggendario Rock Club di [[New York]], il ''[[CBGB]]'', e nel [[1977]] uscì il loro primo album, ''[[Young, Loud and Snotty]]'', prodotto da Genya Ravan. La canzone che apre il disco, ''[[Sonic Reducer]]'', viene spesso indicata ancora oggi come uno dei classici del genere punk rock, considerata "uno dei più grandi inni punk mai scritti".<ref>{{Citation |last1 =Prato |first1 =Greg |last2 =Erlewine |first2 =Stephen Thomas |title =Dead Boys: Biography |publisher =Allmusic |url ={{Allmusic|class=artist|id=p12703/biography|pure_url=yes}} |accessdate = 2007-10-12 }}</ref>
=== Scioglimento ===
Dopo la produzione di un secondo album di scarso successo, ''[[We Have Come for Your Children]]'' (1978), la [[Sire Records]], etichetta produttrice dei Dead Boys, obbligò il gruppo a cambiare il proprio look ed il sound per addolcire un po' la loro proposta musicale e renderla più appetibile commercialmente per il pubblico americano che ancora non seguiva il punk come in Inghilterra già avveniva, e fu anche per questo motivo che la band si sciolse nel [[1979]].<ref>McNeil, Legs. McCain, Gillian. ''Please Kill Me: The Uncensored Oral History of Punk'', Penguin Books, New York, Londra, 1997, pag. 335–336.</ref> Svariate loro esibizioni del 1979 sono visibili nel film del 1980 intitolato ''[[D.O.A.: A Rite of Passage]]''. Qualche mese dopo lo scioglimento del gruppo, la band fu costretta a riunirsi occasionalmente per incidere un album dal vivo e tener fede ai propri obblighi contrattuali. Per vendicarsi sulla Sire Records, [[Stiv Bators]] scrisse una canzone sull'accaduto, ma la registrazione non poté essere utilizzata. Quando il materiale finalmente emerse su etichetta [[Bomp! Records]], Bators ri-registrò il pezzo in studio cambiando il testo.
=== Reunion ===
I Dead Boys tornarono insieme per effettuare diversi concerti durante gli anni ottanta. Nel 1989 la band ri-pubblicò il loro epocale album di debutto ''[[Young, Loud and Snotty]]'' del 1977 in versione "più dura" e con un mixaggio più grezzo reintitolandolo ''Younger, Louder and Snottier''. Il nuovo mix fu ricavato da un nastro a cassetta di un primo mixaggio preliminare delle sessioni originarie, attribuito al giovane [[Bob Clearmountain]], all'epoca assistente di studio.
== Note ==
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