Festività nell'antica Grecia: differenze tra le versioni

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{{Voce principale|Religione dell'antica Grecia}}
Si elencano le principali [[festività]] dell'[[antica Grecia]], ossia quei giorni in cui nella Grecia antica, soprattutto ad [[Atene]], si celebravano delle feste religiose o civili.
Il calendario civico-religioso<ref>Anno civile e anno religioso coincidono.</ref> greco si articolava in dodici mesi<ref name="ReferenceB">[[Paolo Scarpi]]. ''La religione greca'',p.303.</ref>. Pur condividendo spesso "nomi comuni", ogni ''póleis'' ne possedeva uno proprio<ref>[[Paolo Scarpi]]. ''La religione greca'', p.303.</ref>. Tale calendario segnava soprattutto i momenti sacrificali, quindi le "feste" (ἑορταὶ ''heortaí''), che li caratterizzavano. Il mese di questo calendario è di tipo "lunare" e corrisponde all'evolversi delle diverse fasi della luna<ref name="ReferenceC">[[Walter Burkert]]. ''La religione greca'', p.421</ref>. I nomi dei diversi calendari cittadini hanno sempre corrispondenze con i nomi delle divinità o delle festività.
 
Il calendario che meglio conosciamo è quello attico<ref name="ReferenceC"/>, quindi quello relativo ad Atene<ref name="ReferenceB"/>, che risale al periodo della riforma di [[Solone]] e all'intervento di Nicomaco (V secolo a.C.) che, su scelta popolare, fu incaricato di stilarlo indicandone i momenti sacrificali.
==Classificazione delle festività==
Il numero della [[festività]] nell'[[antica Grecia]] era enorme, in particolare ad [[Atene]]. Anche nel caso delle feste religiose, ogni [[polis|città greca]] aveva le proprie, e ogni [[mitologia greca|divinità]] poteva essere onorata con più feste anche nella stessa città.
 
Il calendario attico si svolgeva nella seguente suddivisione mensile:
===In base all'ambito geografico===
{|
* ''[[famiglia|Familiari]]'', quali le [[Anfidromie]]<ref>I nomi in [[lingua italiana]] dei corrispondenti termini [[lingua greca|greci]] sono quelli indicati nel ''Vocabolario greco-italiano'' del [[Lorenzo Rocci|Rocci]], Roma: Società Anonima Editrice Dante Alighieri, 1951</ref> (''Ἀμφιδρόμια''), in occasione della nascita di un bambino, o le [[Gamelie]] (''Γαμηλία''), feste prematrimoniali
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* ''Fratriali'', limitate alle [[fratria|fratrie]] (''Φράτρα'')
!colspan="3"|Estate (Θέρος)||Feste ed eventi religiosi
* ''Tribali'', limitate alle [[Tribù#Tribù_di_Atene|tribù]] (''Φυλή''), per es. le [[Apaturie]] (''Άπατούρία'')
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* ''Cittadine'', limitate alle singole [[polis]]; per es., le principali feste di [[Sparta]] erano le [[Ginnopedie]] (''Γυμνοπαιδίαι''), le [[Giacinzie]] e le [[Carnee]]; quelle di Atene erano le [[Panatenee]], le [[Antesterie]], le [[Grandi Dionisie]], le [[Lenee]], le [[Targelie]], le [[Tesmoforie]] e le [[Apaturie]]
|1||Ecatombeone '''[[Ecatombeone|''Hekatombaión'']]''' (Ἑκατομϐαιών)||luglio-agosto||[[File:Greek vase with runners at the panathenaic games 530 bC.jpg|right|100px|thumb|]] [[File:Panathenaic amphora BM B610.jpg|right|100px|thumb|]] Primo mese che si avvia dal solstizio d'estate. Prende il nome dalla festa di Apollo, celebrata il 7º giorno, in cui veniva offerta un'[[ecatombe]] (ἑκατόμϐη) in onore del Dio. Il 16º giorno venivano celebrate le "'''[[Sinècie]]'''" (Συνοικία) in ricordo dell'opera fondativa di Teseo (Θησεύς), originata dal sinecismo. Dal 21º giorno sia avviavano le celebrazioni delle "'''[[Panatenee]]'''" (Παναθήναια), la festa più importante in Atene in onore di Atena ''Polias'' (Πολιάς, Protettrice della città). A partire dal 566 a.C. le Panatenee furono distinte in "Grandi", con cadenza quadriennale, e "Piccole" con cadenza biennale. Le feste "Panatenee", la cui istituzione era attribuita a Erittonio o a Teseo, duravano nove giorni: nei primi tre si celebravano gli agoni musicali e letterari, seguivano tre giorni di gare ginniche e di gare di corse con i cavalli, i vincitori di questi agoni ricevevano un numero variabile di anfore (si poteva vincerne anche cento) colme di olio proveniente dagli uliveti sacri, con l'effigie da una parte della Dea e dell'altra una rappresentante l'attività della gara; al settimo giorno si eseguivano le danze pirriche (πυρρίχη) che simulavano ritmicamente, al suono dei flauti, un attacco in armi, quindi si svolgeva una [[lampadedromia]] (λαμπαδηδρομία), ovvero una gara di corsa con le torce che terminava con la veglia notturna (παννυχίς) nella quale si eseguivano canti e danze; all'alba dell'ottavo giorno si muoveva l'imponente processione cittadina che dal Ceràmico saliva verso l'Acropoli, recando il nuovo peplo, ricamato dalle nobili fanciulle ateniesi (ἐργαστῖξαι), da far indossare alla statua della Dea, processione che terminava con un grande sacrifico di oltre cento bestie, tra buoi e pecore, la cui carne era distribuita alla cittadinanza; il nono e ultimo giorno era dedicato a una gara navale. Il mese di ''Hekatombaión'' è presente anche nei calendari di Delo, Nasso e Smirne.
* ''Pluricittadine'', comuni a più località; per es., le [[Apaturie]], celebrate ad [[Atene]] e in tutte le città della [[Ionia]] tranne ad [[Efeso]] e a [[Colofonia]]; le feste in onore di Apollo Tropio nell'[[esapoli dorica]] (poi pentapoli dorica dopo l'espulsione di Alicarnasso per colpa di un suo cittadino che portò via un tripode in bronzo durante le celebrazioni<ref>"I [[Dori]] dell'attuale territorio della [[Pentapoli dorica|Pentapoli]], lo stesso che una volta si chiamava "[[Esapoli dorica|Esapoli]]", si guardano bene dall'accettare nel loro santuario di Apollo Triopio gli altri Dori confinanti, anzi da sempre escludono da ogni partecipazione al tempio anche quelli di loro che ne abbiano violato le regole. Ai giochi in onore di Apollo Triopio avevano posto anticamente come premio per i vincitori dei tripodi di bronzo, che però non potevano essere portati via da chi se li fosse guadagnati, ma dovevano essere dedicati al dio, lì sul posto. Una volta accadde che un uomo di Alicarnasso, di nome Agasicle, dopo aver vinto non rispettò la norma: si portò via il tripode e lo fissò al muro di casa sua. Per questa ragione le cinque città, cioè [[Lindo]], [[Ialiso]], [[Camiro]], [[Coo]], e [[Cnido]], vietarono l'accesso al tempio a tutti gli abitanti di [[Alicarnasso]], sesta città dell'[[Esapoli dorica|Esapoli]]. Tale fu il castigo che imposero loro."([[Erodoto]], ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]'', I, 144)</ref>); le [[Eraclee]] che si celebravano a [[Tebe (Grecia)|Tebe]], in numerose località dell'[[Attica]] e dell'[[Asia Minore]], a [[Sicione]], a [[Coo]] e ad [[Agirio]] in [[Sicilia]]
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* ''Internazionali'', quali per es. i [[Giochi olimpici antichi|grandi giochi olimpici]]
|2||Metagitnione '''[[Metagitnione|''Metageitnión'']]''' (Μεταγειτνιών)||agosto-settembre||Era il mese in cui si inaugurava l'anno finanziario (con le rendicontazioni) e terminava l'anno militare. In questo mese si celebravano le "'''[[Metagìtnie]]'''" (Μεταγείτνια) in onore di Apollo Metagìtnio (Μεταγείτνιος), una festa per propiziare l'unione delle comunità. Le "'''[[Eleusinie|Eleusìnie]]'''" (Έλευσίνια), in onore di Demetra e che vanno distinte dai "Misteri eleusini", venivano celebrate, le "Grandi" ogni quattro anni, mentre le "Piccole" ogni due. Esse consistevano in agoni il cui premio veniva corrisposto in grano. Il mese di ''Metageitnión'' è presente anche nei calendari di Delo, Èfeso, Samo e Mileto.
 
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===In base all'oggetto===
|3||Boedromione '''[[Boedromione|''Boedromión'']]''' (Βοηδρομιών)||settembre-ottobre||In questo mese, il 7º giorno, si celebravano le "'''[[Boedromie]]'''" (Βονδρόμια) dove si festeggiava Apollo Boedromio (Βοηδρόμιος), Apollo "soccorritore nella battaglia", probabilmente per commemorare la vittoria di Teseo sulle Amazzoni o anche quella di Eretteo a Eleusi (qui l'oracolo di Apollo consigliò gli ateniesi di scatenare l'attacco con un alto grido guerriero). Quindi collegata con le celebrazioni, il 6º giorno, in onore di Artemide Agrotera (Ἀγροτέρα), per commemorare la battaglia di Maratona quando fu compiuto un sacrificio votivo a favore della Dea per ottenere la vittoria. In questo mese venivano celebrati i Grandi "'''[[Misteri di Eleusi]]'''", con cerimonie religiose che si svolgevano durante l'arco di 8 giorni a partire dal 15 del mese. Il mese di ''Boedromión'' è presente anche nei calendari di Rodi, Chio, Calimno, Cnido, Lampsaco, Olbia e Priene.
* ''Civili'', per es., le [[Panbeozie]], feste federali della [[Lega beotica]], che venivano celebrate annualmente a [[Coronea]], o le [[Panionie]], feste federali della [[Lega ionia]]
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* ''dei Defunti'', le [[Nemesie]] che si celebravano ad Atene il giorno 5 di [[Boedromione]]; comunque, ai defunti, come pure alle divinità degli Inferi, erano consacrati gli ultimi tre giorni di ciascun mese
!colspan="3"|Autunno (Φθινόπωρον)||
* ''degli [[Eroe#Eroi_nell.27antica_Grecia|eroi]]'', per es. le [[Eraclee]], feste in onore di [[Eracle]], o le [[Tesee]] in onore dell'eroe ateniese [[Teseo]]
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* ''delle Divinità olimpiche'': numerosissime, anche perché ogni divinità veniva onorata con più feste perfino nella atessa località
|4||Pianepsione '''[[Pianepsione|''Pyanopsión'']]''' (Πυανεψιών)||ottobre-novembre||Era il mese della vendemmia. In questo mese, il 7º giorno, si celebravano, susseguendosi, due festività religiose: le "'''[[Pianèpsie]]'''" (Πυανέψια), quando si cuocevano, in adempimento al voto fatto da Teseo ad Apollo, le fave insieme ad altri legumi in ricordo del cibo consumato dai fanciulli ateniesi appena sbarcati in Attica, sani e salvi con l'eroe di ritorno da Creta; e le "'''[[Oscoforie]]'''" (ὀσχοϕόρια), sempre in ricordo dell'avventura cretese dell'eroe Teseo, consistenti dapprima in un corteo sacro che muoveva dal santuario di Dioniso in Atene fino al santuario di Atena Scìrade al Falèro (Φάληρον, il porto della città) e quindi in una gara di corsa tra venti ragazzi, due per ogni tribù. Dal 6º al 9º giorno, con il culmine l'8º giorno, venivano celebrate le "'''[[Tesee]]'''" (Θήσεια), festività antiche ma che acquisirono particolare importanza a partire dal 475 a.C. quando Cimone, a seguito di un oracolo, riportò ad Atene da Sciro le presunte spoglie di Teseo: queste festività consistevano in agoni di lotta e di corse di cavalli e, infine, in un grande sacrificio a beneficio soprattutto dei cittadini più poveri. Le "'''[[Tesmoforie]]'''" (Θεσμοϕόρια), le importanti feste panelleniche, si celebravano dall'11º al 13º giorno in onore di Demetra Tesmofora (Θεσμοϕόρος "legislatrice", in quanto fondatrice dell'agricoltura e della famiglia). Questa antica festa della fecondità, celebrata nell'imminenza della semina del grano, riguardava essenzialmente le donne di condizione libera e sposate e si esprimeva in tre momenti: nel primo giorno (detto ῎Ανοδος "salita") le donne, le ''thesmophoriazousai'' (Θεσμοφοριάζουσαι), che si erano già raccolte nel demo di Alimunte dove avevano vegliato l'intera notte, salivano al santuario di Demetra Tesmofora situato sulla collina della Pnice; nel secondo giorno (Νηστεία "Digiuno") digiunavano accampate in uno speciale recinto lamentando la scomparsa di Persefone e mescolando le sementi con i resti putridi dei porcellini sacrificati (forse durante le Scire) e con oggetti "misterici" (''àrreta''), forse figurine di falli o serpenti in pasta di farina; nel terzo giorno (Καλλιγένεια "Felice generazione") celebravano i sacrifici e i conseguenti banchetti, invocando la Dea affinché garantisse una numerosa e sana prole. Le "'''[[Apaturie|Apatùrie]]'''" (Απατούρια), la festa di coloro che possedevano il medesimo "capostipite", era il modo di celebrare l'iscrizione degli [[Efebo|efèbi]] alla propria [[fratria]] (φρατρία). Di origine ionica, ed erede dei riti di iniziazione protostorici diffusi in tutta le Grecia, questa festa si celebrava dall'11º al 13º giorno, periodo in cui la navigazione veniva sospesa: il primo giorno detto "Dorpia" (Δορπία, "cena") i membri di ogni fratria si riunivano la sera per banchettare insieme; il secondo giorno, detto "Anarrusi" (ἀνάρρυσις, "sacrificio") si eseguivano dei sacrifici in onore di Zeus ''Phràtrios'' Atena ''Phratrìa'' e Apollo ''Patròos''; il terzo giorno detto "Cureotide" (Κουρεῶτις, da ''kûros'', "ragazzo" o da ''kurèo'', "taglio"), i capifamiglia presentavano alle proprie fratrie i nuovi membri per la loro iscrizione, sia quando questi nascevano (la loro registrazione doveva tuttavia essere approvata dalla fratria), sia quando raggiungevano l'età della efèbia (sacrificio forse detto ''kureotis''), sia quando, con il matrimonio, la sposa entrava a far parte della fratria del proprio sposo (sacrificio forse detto ''gamèlia''). In questa circostanza i fanciulli donavano ad Artemide una parte dei loro capelli. Le "'''[[Efestie|Efèstie]]'''" (Ηϕαιστία), le feste in onore di Efesto (Ἥφαιστος) si celebravano, forse, il 28º giorno ed erano penteteriche (πεντετηρικός) ovvero si celebravano ogni cinque anni. Attestate a partire dalla fine del V secolo a.C. consistevano in una [[lampadedromia]] (λαμπαδηδρομία), una gara di corsa con le torce a squadre, e in agoni musicali.
* ''[[culto|Cultuali]]'', per es. le [[tiaso|tiasi]] che celebrava il culto di [[Dioniso]] con processioni, canti e danze orgiastiche, o i [[Misteri eleusini]]
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|5||Maimacterione '''[[Maimacterione|''Maimakterión'']]''' (Μαιμακτηριών)||novembre-dicembre||In questo mese, intorno al 20º giorno, venivano celebrate le feste in onore di Zeus ''Maimáktes'' (Μαιμάκτης, Impetuoso).
==Festività religiose==
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La lista delle festività religiose nell'antica Grecia potrebbe essere lunghissima; di molte festività, tuttavia, spesso conosciamo solo il nome. Fra le principali festività:
|6||Posideone '''[[Posideone|''Poseideón'']]''' (Ποσειδεών)||dicembre-gennaio||In questo mese venivano celebrate le festività dette "'''[[Dionisie rurali]]'''" (Διονύσια τὰ κατ' ἀγρούς) in onore di Dioniso e in ringraziamento per il raccolto agricolo, soprattutto quello delle vigne, e consistevano in processioni (''pompē'' πομπή) introdotte dalla ''kanephoros'' (κανηϕόρος, "portatrice del cesto") e da altre fanciulle che portavano cesti di fichi e vino, e conducevano un caprone (χίμαρος) per il sacrificio. Queste processioni venivano chiuse da portatori di "fallo" (ϕαλλοϕόρος) che conducevano le "fallofòrie" (ϕαλληϕόρια). Al termine delle processioni si eseguivano delle rappresentazioni di tipo teatrale che raccontavano la nascita del dio Dioniso e della vite. Altra festa di questo mese, celebrata verso la sua fine in onore di Demetra e di altre divinità di Eleusi, era l'"'''[[Aloe (festività)|Aloe]]'''" (Αλῷα), consistente in sacrifici e banchetti, in particolare quelli riservati alle donne (sposate e cortigiane) in cui si beveva vino.
* [[Apollo]] iniziava l'anno del [[calendario attico]] ([[Ecatombeone]]) con la festa delle [[Ecatombe]], una festività legata in origine sacrificio di cento buoi, che dava il nome al mese. Ad Atene erano dedicate ad Apollo, in quanto dio della Natura, le [[Metagitnie]], le [[Boedromie]], le [[Pianepsie]], per la maturazione dei frutti. Le [[Targelie]] si svolgevano invece a [[Delo]]; a [[Delfi]] si svolgevano le [[Teofanie]], nelle quali si celebrava il ritorno di Apollo a [[primavera]], e (ogni sette anni) le [[Setterie]], per ricordare la vittoria di Apollo sul serpente [[Pitone]]. Le [[Teossenie]], feste dell'ospitalità, erano celebrate in varie località, a [[Delfi]] e in [[Acaia]]. Le feste in onore di ''Apollo Tropio'' nel [[Triopio|promontorio Triopio]], presso [[Cnido]]
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* [[Atena]], la dea principale di Atene assieme ad Apollo, veniva celebrata ad Atene con le [[Panatenee]], le [[Sciroforie]], e le Calcheie; a [[Corinto]] veniva onorata con le [[Ellozie]]; in [[Beozia]] come [[Atena Itonia]] con le [[Panbeozie]], e a [[Tegea]] con i [[giochi Alei]]
!colspan="3"|Inverno (Χεῖμα)||
* ad Atene, le grandi feste dedicate a [[Zeus]] erano le [[Diasie]], le [[Memacterie]] e le [[Dipolie]]; nel corso di queste ultime si sacrificava un [[bue]] secondo un rito molto particolare ([[Bufonie]])
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* Le festività in onore di [[Artemide]] celebrate ad Atene erano le [[Elafebolie]] e le [[Brauronie]]; Artemide era celebrata anche nella piccola località di [[Amarinto]], con le [[Amarisie]], famose per il loro splendore, e in [[Laconia]] con la festività di Artemide Cariatide
|7||Gamelione '''[[Gamelione|''Gamelión'']]''' (Γαμηλιών)||gennaio-febbraio||In questo mese si celebravano le feste "'''[[Gamelie]]'''" (Γαμηλία), feste private che coinvolgevano gli sposi novelli ed erano in onore di Era "Gamelia" (dea del matrimonio). Altra festa celebrata in questo mese, a partire dal 12º giorno e fino al 15°, erano le "'''[[Lenee]]'''" (Λήναια), in onore di Dioniso, qui appellato come Ληναῖος<ref>Da Diodoro Siculo (III, 62, 7) collegato al ληνός (torchio per l'uva).</ref>. Organizzate dal ''basilèus'', le Lenee consistevano in agoni teatrali e in una processione indirettamente collegata ai Misteri di Eleusi.
* [[Adone (mitologia)|Adone]] veniva celebrato con le [[Adonie]] in primavera o in estate ad Atene, a [[Biblo]], [[Alessandria d'Egitto]] e [[Antiochia]]
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* [[Afrodite]] veniva celebrata ad Argo con le Isterie a le Ibristiche, in ricordo di una vittoria riportata sui Lacedemoni
|8||Antesterione '''[[Antesterione|''Anthestérion'']]''' (Ἀνθεστηριών)||febbraio-marzo||[[File:Greek - Red-Figure Chous with Eros - Walters 48206.jpg|right|100px|thumb|]]In questo mese, dall'11º al 13º giorno, si tenevano le "'''[[Antesterie]]'''" (Ἀνθεστήρια), un'antica festa che in cui si celebrava il "vino nuovo" e si evocavano gli antenati. Il primo giorno, indicato come Πιθοιγία ("apertura dei πίθοι, ''phìtoi''", le giare di terracotta in cui si manteneva il vino, οἶνος), si inneggiava a Dioniso con un corteo che portava l'offerta del "vino nuovo" al santuario del Dio appellato come Λιμναιος ("Dioniso della palude"). Il secondo giorno, indicato come Χόες (boccali panciuti), il santuario di Dioniso ''Limnaios'' veniva aperto (era l'unico giorno in cui questo santuario risultava aperto) e la sua immagine veniva introdotta in città per mezzo di un carro e quindi si procedeva al suo matrimonio sacro (ἱερὸς γάμος) con la sposa (βασίλισσα) dell'arconte ''basilèus'' (Ἄρχων Βασιλεύς), cui seguivano delle bevute collettive, indossando anche delle maschere, da boccali della portata di oltre due litri sotto forma di gare in cui era proibito parlare e vinceva chi li svuotava per primo. Anche se festoso, questo giorno, il 12 di ''Anthestérion'' (come gli altri giorni iniziava al tramonto e terminava al tramonto), restava un giorno di contaminazione (ἡμέρα μιαρά) con la morte: tutti i santuari erano chiusi, si spalmava la pece sugli ingressi e si acquistava un ramo di biancospino per tenere lontani gli "spiriti" degli antenati che potevano penetrare nelle abitazioni<ref>Questo legame di una festa del vino con il mondo degli "spiriti" e della morte è collegato da Walter Burkert (''La religione greca'', pp. 437 e sgg.) al legame, antico, tra sangue e vino e al mito di Icario (Ἰκάριος) il quale avendo appreso da Dioniso l'arte della coltivazione della vite e della preparazione del vino, verrà ucciso da alcuni pastori a cui lo aveva offerto e che, assaggiatolo, lo scambiarono per veleno.</ref>. Il terzo ed ultimo giorno era quello delle Χύτροι (Pentole), quando si cuocevano i cereali con il miele e si sacrificava a Ermes ''Chthonios '' (Χθόνιος) e ''Psychompos'' (Ψυχοπομπóς), allontanando così gli "spiriti" che avevano invaso la città. In questo mese, nella località di [[Agra]] (sobborgo di Atene), venivano eseguiti anche i "Piccoli Misteri" di Eleusi. Collegati al mito eziologico della purificazione di [[Eracle]] dopo che questi ebbe ucciso i Centauri, i "Piccoli Misteri" consistevano in digiuni e purificazioni guidati da un [[mistagogo]] (μυσταγωγός) ed eseguiti preliminarmente alla celebrazione dei Grandi Misteri di Eleusi.
* [[Efesto]] veniva celebrato ad Atene con le [[Efestie]]
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* [[Ermes]] era celebrato ad Atene con le [[Hermeie]]
|9||Elafebolione '''[[Elafebolione|''Elaphebólion'']]''' (Ἑλαφηϐολιών)||marzo-aprile||Questo è il mese delle feste "'''[[Elafebòlie]]'''" (Ελαϕηβόλια) quando si celebrava Artemide ''Elaphebólos'' (Ἐλαϕηβόλος, "Cacciatrice di cervi"), festa anche in [[Iampoli]] (Υάμπολις, nella Focide)<ref>IG IX, 90, 3.</ref>. In questo mese, a partire dal 9º giorno e per la durata di quattro giorni, si festeggiavano le "'''Grandi [[Dionisie]]'''" (Διονύσια) (anche Dionisie cittadine), che dopo le Panatenee risultavano la più importante festa ateniese e che consistevano in un imponente corteo aperto da giovani vergini e in agoni poetici e teatrali. Le Grandi Dionisie onoravano Dioniso ''Eleuthereus'' (Ελευθέριος), culto introdotto ad Atene dopo l'annessione della città di Eleutere. Il 7° o l'8º giorno del mese, la statua lignea del Dio veniva condotta in un santuario presso l'Accademia per poi essere reintrodotto ad Atene con un corteo notturno alla luce delle fiaccole, questo per ricordare l'introduzione del culto nella città. Il 9 di ''Elaphebólion'' un imponente corteo sacro, consistente anche in "falloforie", introduceva nel santuario del Dio le vittime per i sacrifici e i coreghi (χορηγός), incoronati e vestiti di porpora, ovvero i responsabili della coregia (χορηγία), quella liturgia consistente nel finanziamento e nell'organizzazione della varie rappresentazioni ditirambiche e teatrali sacre e dei loro agoni. Il primo giorno avevano luogo le esecuzioni ditirambiche, nei successivi tre giorni quelle teatrali (consistenti in tre tragedie e in una commedia).
* [[Era (mitologia)|Era]], dea della famiglia, era festeggiata ad Atene con le [[Gamelie]], mentre a [[Platea (città)|Platea]] si celebravano le [[Dedalie]] per ricordare la riconciliazione di Era con Zeus
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* le festività in onore delle [[Muse (mitologia)|Muse]] si svolgevano ogni cinque anni a [[Tespie]], in Beozia, mentre le [[Cariti]] erano festeggiate a [[Orcomeno]]
!colspan="3"|Primavera (Ἔαρ)||
* i [[Dioscuri]] erano celebrati ad [[Agrigento]]
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|10||Munichione '''[[Munichione|''Munichión'']]''' (Μουνιχιών)||aprile-maggio||In questo mese, il 16º giorno, si celebrava Artemide Μουνιχία (Munichia, così appellata per il nome del suo santuario eretto sul colle che sovrastava l'omonimo porto, Μπυνύχιος λιμήν, di Atene). In questo mese, il 6º giorno, venivano celebrate anche le "'''[[Delfinie]]'''" (Δελϕίνια), feste celebrate anche in altre località della Grecia. In questa occorrenza ad Atene veniva ricordato Teseo il quale, prima del viaggio verso Creta, si presentò al santuario di Apollo in Atene (detto per l'appunto Δελφίνιoν dall'epiteto del Dio, Δελφινιος, dei delfini, dopo che Apollo prese le sembianze di un delfino per guidare una nave di cretesi fino a Delfi dove questi assunsero il compito di suoi sacerdoti) ove depose, come un supplice, un sacro ramo d'olivo avvolto in bianche bende di lana, gesto compiuto in sua memoria ogni anno da fanciulle adornate. Le "'''[[Eantee]]'''" (Αἰάντεια) venivano celebrate in onore di Aiace Telamonio (Αἴας Τελαμώνιος) consistenti in sacrifici in onore dell'eroe e in una regata di giovani ateniesi nel mare di fronte a Salamina.
Durante le maggiori festività i tribunali erano chiusi non potevano essere eseguite esecuzioni capitali. Non sempre tuttavia ci si asteneva dal lavoro. Per es., durante le [[Tesmoforie]], festività riservate alle donne che nell'antica Grecia erano escluse dalla vita pubblica, si continuava a lavorare; nelle festività in cui ci si asteveva dal lavoro, per esempio durante le [[Apaturie]], i giorni di riposo completo venivano detti "ieromeni", ossia giorni sacri.
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|11||Targelione '''[[Targelione|''Thargelión'']]''' (Θαργηλιών)||maggio-giugno||In questo mese, il 6º e il 7º giorno, si celebravano le "'''[[Targelie]]'''" (θαργήλια), feste in onore di Apollo quando due uomini, uno in rappresentanza degli uomini e un altro in rappresentanza delle donne, assumevano su di sé tutte le colpe dei cittadini (acquisendo così lo stato di φαρμακός, uomo "magico") e quindi venivano condotti in corteo per la città e percossi, forse sui genitali, lungo il percorso con rami di albero di fico o porri e quindi espulsi come empi. Nello stesso giorno si celebravano sacrifici a Demetra Χλοη (Verde, Germogliata). Il giorno successivo si sacrificavano sette pani indicati come θαργήλοι, preparati con le primizie delle spighe, e offerti ad Apollo unitamente alla organizzazione di canti e musiche allo scopo di allontanare il male dalla città e dalle messi. Nello stesso mese, il 19º giorno, venivano celebrate le "'''[[Bendidie]]'''" (βενδίδεια) feste in onore di [[Bendis]] (Βενδῖς) la dea di origine tracia accolta ad Atene nel V secolo a.C. Tale festa prevedeva due cortei sacri, uno composto dai cittadini Ateniesi e l'altro da Traci, una corsa notturna a cavallo con le fiaccole e infine una veglia (παννυχίς).
==Nome dei mesi==
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Numerose festività avevano fornito il nome dei [[mese|mesi]] nell'antica Grecia. Per es., nel [[calendario attico]]:
|12||Sciroforione '''[[Sciroforione|''Skirophorión'']]''' (Σκιροφοριών)||giugno-luglio|| È il mese in cui, il 12º giorno, venivano celebrate le "'''[[Sciroforie|Scire]]'''" (Σκιρα anche Scriforie Σκιροφόρια, ma quest'ultimo termine è tardo), in onore di Demetra e della figlia Persefone. In questo giorno la sacerdotessa di Atena ''Poliàs'' (Πολιάς) e il sacerdote di Posidone ''Erechtheus'' (Ἐρεχθεύς) raggiungevano insieme, incedendo solennemente sotto un grande bianco parasole (σκίρον) la località di Sciro, posta lungo la via per Eleusi, forse per ricordare la morte del mitico re ateniese, Eretteo (Ἐρεχθεύς), caduto in battaglia contro gli Eleusini. Durante questa festa si gettavano dei porcellini dentro alcune cavità della terra, i cui corpi venivano recuperati e utilizzati durante i riti per le Tesmoforie. Sempre in questo mese venivano celebrate le "'''[[Arreforie]]'''" (ἀρρηϕορίαι) quando due giovani aristocratiche, che avevano appena terminato il servizio quinquennale al santuario di Atena ''Polias'', trasferivano, lungo un percorso sotterraneo, alcuni oggetti misterici al santuario di Afrodite. In questo mese, il 14º giorno, nel corso delle festività "'''[[Dipòlie]]'''" (Διιπόλια) in onore di Zeus ''Polieús'' (Πολιεύς) veniva celebrato il rito delle '''[[Bufonie]]''' (Βουϕόνια)<ref>L'origine di questo rito è raccontata da [[Porfirio]] in ''Astinenza dagli animali'' II, 28-30 (cfr. nella traduzione di [[Angelo Raffaele Sodano]], Bompiani, Milano, 2005, pp. 175 e sgg.).</ref> quando il sacerdote di Zeus ''Polieús'' (Πολιεύς), detto per l'appunto Βουϕόνος, uccideva con un colpo d'ascia quel toro che, dopo una sacra processione di tori fino all'Acropoli e dopo una loro circumambulazione intorno all'altare, per primo si accostava alle offerte lì deposte e consistenti in pani. Dopo l'uccisione sacrificale il Βουϕόνος fuggiva. A quel punto, gli altri presenti alla cerimonia macellavano l'animale e celebravano un banchetto sacrificale accusandosi reciprocamente dell'uccisione del toro, fino ad accusare l'ascia e il coltello sacrificale che, infine, ritenuto colpevole, veniva gettato in mare. La pelle del toro così sacrificato veniva impagliata e quindi riportata simbolicamente in vita come per riparare all'uccisione sacrificale. Lo stesso giorno delle feste Dipòlie venivano celebrate, ma al Pireo, anche le "'''[[Disoterie]]'''" (Δισωτήρια) in onore di Zeus ''Sotér'' (Σωτήρ, Salvatore) e di Atena ''Sóteira'' (Σώτειρα, Salvatrice). Tale festa aveva poi una sua continuazione, con sacrifici di buoi a queste due divinità, alla fine del mese, allo scopo di mettere sotto protezione delle divinità "salvatrici" il nuovo anno che doveva iniziare.
* [[Antesterione]], legato alle [[Antesterie]], le feste dei fiori che si celebravano onore di [[Dioniso]]
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* [[Boedromione]], legato alle [[Boedromie]], feste per ricordare la vittoria di [[Teseo]] sulle [[Amazzoni]]
* [[Elafebolione]], legato alle [[Elafebolie]], feste della caccia al [[Cervus|cervo]] in onore di [[Artemide]]
* [[Gamelione]], che derivava forse il nome dai [[Gamelii]], le cinque divinità che presiedevano i matrimonii ([[Zeus]], [[Era (mitologia)|Hera]], [[Afrodite]], [[Peito]] e [[Artemide]])<ref>[[Plutarco]], ''[[Quaestiones Romanae|Quaest. Rom.]]'' 2</ref>, dalle [[Gamelie]], le feste in ricordo delle mitiche nozze di [[Era (mitologia)|Era]] con [[Zeus]], oppure dalla consuetudine di celebrare i matrimoni in questo mese
* [[Metagitnione]], legato alle [[Metagitnie]], feste in onore di Apollo colonizzatore
* [[Munichione]], legato alle [[Munichie]], feste che si celebravano sulla [[Munichia]], una altura sovrastante il [[Pireo]] dove sorgeva un tempio dedicato ad Artemide
* [[Pianepsione]], legato alle [[Pianepsie]], feste di Apollo, dio della natura, nel corso delle quali ad Atene si offrivano e si mangiavano fave e altri legumi
* [[Poseidone (mese)|Poseidone]] in cui si svolgevano le [[Poseidonie]], in onore del dio [[Poseidone]]
* [[Sciroforione]], legato alle [[Sciroforie]], feste in cui si invocava la protezione di Atena Scirade
* [[Targelione]], legato alle [[Targelie]], feste in onore di Apollo e Artemide
 
==Note==