Botulf Botulfsson: differenze tra le versioni
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Sette anni dopo, nella primavera del [[1310]], Botulf si recò a [[Uppsala]], dove il nuovo vescovo Nils Kettilsson lo liberò dalle penitenze. Il [[19 aprile]] 1310 Botulf si trovò nella chiesa di Gottröra per ricevere la comunione dalle mani di padre Andreas. Alla precisa domanda di questi, però, Botulf rispose dimostrando di non aver cambiato idea sulla dottrina della [[transustanziazione]], perché «se il pane fosse veramente il corpo di Cristo, questo sarebbe stato mangiato tutto da gran tempo», e poi mangiare il corpo di una persona non era permesso e avrebbe provocato la vendetta di Dio.
Il parroco riferì il fatto al vescovo, il quale convocò Botulf a Uppsala, che però non si presentò. Il successivo [[11 novembre]] il vescovo Kettilsson era in visita a Närtuna, presso Gottröra, e durante la processione padre Andreas notò Botulf tra la folla. Subito arrestato e condotto dal vescovo, Botulf confermò le accuse del parroco.
Rinchiuso nel carcere vescovile di Uppsala, egli fu informato che, se non mutava opinione, sarebbe stato bruciato, ma rispose che quel fuoco sarebbe passato «dopo un breve momento». Giudicato eretico impenitente, Botulf fu bruciato sul rogo l'8 aprile 1311.
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