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'''Transacqua''' (''TresàkuaTresàqua'' in [[dialetto primierotto]], ''Trusarge'' in [[Lingua tedesca|tedesco]]), con 2.122 abitanti, è il [[Comuni d'Italia|comune]] più popolato della [[valle del Primiero]], in [[provincia di Trento]], a circa 750 m s.l.m.
 
== Geografia fisica ==
==Storia==
TransacquaIl (incomune dialettosi ''Tresaqua'')estende èprevalentemente adagiata sullaalla sinistra idrografica deidel torrenti [[Cismon]] e [[ValCanali Canali(torrente)|Canali]]; dallache posizioneconfluiscono haproprio derivatoin il nome di località ''al di làcorrispondenza dell'acqua''abitato.
 
La gran parte degli abitati, capoluogo compreso, si distende su un pendio soleggiato ai piedi del Cimon di Fradusta (1867 [[m s.l.m.]]), estremità occidentale delle Pale Alte del Palughet. Nonostante l'urbanizzazione e l'avvicinamento del limite del bosco, l'area è ancora caratterizzata da un'impronta rurale con vaste distese prative<ref name=pictor/>.
Uno dei quattro [[Comune rurale|colmelli]] storici del Primiero, Transacqua ha avuto giurisdizione su [[Ormanico]] e Pieve (tuttora sue frazioni) ma per un lungo periodo anche sul paese di [[Siror|Sirór]], nonostante i due centri non fossero attigui geograficamente. Solo in un secondo tempo Siror acquisì autonomia di comune indipendente.
 
Il territorio comprende anche la zona a oriente del [[passo Cereda]] raggiungibile in auto solo transitando per il comune di [[Tonadico]]. Quest'area è chiusa a sud dalle già citate Pale del Palughet e a nord dai contrafforti meridionali del gruppo delle [[Pale di San Martino]] (monte Feltraio, 2295 m).
Per un lungo periodo (più di cinque secoli) [[impero austro-ungarico|territorio austriaco]], Transacqua fu annessa all'Italia solo a seguito della [[Prima guerra mondiale]], guerra di cui il suo territorio fu teatro.
 
Si aggiunge inoltre l'alta [[val Noana]], in questo tratto detta val Giasinozza, che termina ai piedi del [[gruppo del Cimonega]] (con il [[Sass de Mura]], 2547 m, massima altitudine del comune).
==Arte==
 
La zona alla destra del Cismon si limita alla frazione Pieve e alle pendici orientali del Bedolè, rilievo boscoso di 1792 m.
 
== Storia ==
{{Nota|allineamento =sinistra|larghezza = 200px|titolo=Le origini del nome|contenuto=L'etimo del toponimo potrebbe essere un composto delle parole ''trans'' e ''acqua'' con il significato di "al di là dell'acqua" (il torrente Canali). Altrettanto probabile è però la derivazione da ''tres aquae'' "tre acque", riferimento ai torrenti Canali, Cereda e Rich Maor; in effetti, la prima citazione del toponimo, datata [[1269]], riporta la scrittura ''Tresaqua''<ref name=pictor>{{cita libro | url= http://www.transacqua.com/dipinti-e-arte-sui-muri.html?file=tl_files/transacqua/files/cultura/Pictor05.pdf| coautori= Luca Brunet, Manuela Crepaz, Antonella Faoro | titolo= "...pictor pinsit". Itinerari alla scoperta dei dipinti murali del Primiero - Transacqua e Fiera| editore= Amministrazioni comunali di Transacqua e Fiera di Primiero | anno= 1997 | pagine = p. 5}}</ref>.
<br/>Il toponimo italiano ''Transaqua'' era utilizzato anche durante la dominazione asburgica<ref>{{cita libro | cognome= | nome= | titolo= Das Land Tirol| editore= Wagner'schen Buchandlung | città= Innsbruck| anno= 1838| pagine = p. 323}}</ref>.
}}
{{vedi anche|Primiero#Storia{{!}}Storia del Primiero}}
La storia di Transacqua è intimamente legata a quella del resto del [[Primiero]].
 
Un primo popolamento stabilmente si ebbe solo tra il [[V secolo|V]] e l'[[VIII secolo]] da parte di profughi [[Veneto|veneti]] in fuga dalle [[invasioni barbariche]], ma ciò non esclude l'esistenza di più antichi insediamenti [[celti]].
 
Nel [[medioevo]] la regione fu sottoposta al dominio dei [[diocesi di Feltre|vescovi di Feltre]], tuttavia già dal [[XIII secolo|Duecento]] la loro potenza cominciò a declinare. Nei secoli successivi si avvicendarono gli [[Scaligeri]], [[Carlo IV del Sacro Romano Impero|Carlo di Lussemburgo]], [[Giovanni di Carinzia]], i [[Carraresi]] e i [[conti del Tirolo]]. Nel [[1401]] [[Leopoldo IV d'Asburgo]] concesse il Primiero in feudo a Giorgio di Welsperg che lo amministrarono sino al [[XIX secolo]].
 
Ciononostante la comunità ebbe larga autonomia potendo eleggere dei propri delegati da inviare presso il governo del Tirolo. Transacqua, in particolare, fu sede di uno dei quattro ''[[comuni rurali|columelli]]'' della valle con giurisdizione anche sulla vicina [[Siror]]. Quanto ai vescovi di Feltre, continuavano ad esercitare il loro potere solo a livello eccelsiastico.
 
Un primo comune di Transacqua fu istituito all'inizio dell'Ottocento, quando la legislazione [[Napoleone|napoleonica]] abolì l'antico sistema dei columelli. Quest'ultimo fu ristabilito nel giro di qualche anno con il [[congresso di Vienna]], quando il Primiero tornò all'[[Impero d'Austria|Austria]] e ai conti Welsperg.
 
Solo dopo la [[prima guerra mondiale]] la zona entrò a far parte del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. Del [[Ventennio fascista|Ventennio]] va ricordata l'abolizione del comune di Transacqua assorbito nel comune di Primiero, attivo tra il [[1927]] e il [[1947]]<ref name=storia>{{cita web|url=http://www.transacqua.com/storia-del-comune.html|titolo=Storia del Comune di Transacqua|accesso=12 settembre 2012|editore=Comune di Transacqua}}</ref>.
 
=== Simboli ===
Lo stemma comunale viene così descritto:
[[File:Transacqua-Stemma.png|100px|left]]
{{quote|Semipartito, troncato d'azzurro e di verde caricato di una lontra d'argento sulla partitura; di rosso al leone di S. Marco d'oro|Comune di Transacqua - ''[[Statuto comunale|Statuto]]'', art. 1, comma 4}}
 
Il blasone è quindi diviso in due partiture: in basso capeggia il [[leone marciano]], chiaro riferimento al patrono del paese; in alto si trova la lontra, simbolo della valle del Primiero che ricorre anche in altri stemmi della zona. Quest'ultima è stata aggiunta solo di recente, con la deliberazione del [[consiglio comunale]] 93 del [[22 dicembre]] [[1986]].
 
Lo stemma è accompagnato inoltre dai consueti ornamenti dell'[[araldica civica]] italiana, ovvero la [[corona muraria|corona comunale]] in alto e le fronde di [[quercia (araldica)|quercia]] e [[alloro (araldica)|alloro]] unite da un nastro rosso ai lati<ref name=stemma>{{cita web|url=http://www.transacqua.com/stemma-e-gonfalone.html?page=6|titolo=Lo stemma del Comune|accesso=12 settembre 2012|editore=Comune di Transacqua}}</ref>.
 
Il gonfalone
[[File:Transacqua-Gonfalone.gif|100px|left]]
{{quote|È costituito da un drappo rettangolare del rapporto di 5/8 di tinta grigia, ornato e frangiato d'oro terminante al bilico in cinque merli guelfi e in punta di tre pedoni di cui uno più largo il mediano, caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la scritta in oro «Comune di Transacqua».
<br/>Il bilico è unito all'asta mediante un cordone dorato terminante in analoghe nappe. L'asta porterà in sommità una cravatta tricolore ed è ricoperta da una fodera di velluto rossa ornata da una sperale d'argento".|Comune di Transacqua - ''[[Statuto comunale|Statuto]]'', art. 1, comma 4}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Chiesa parrocchiale ===
La parrocchiale di [[San Marco]] (nota per la celebre canzone degli [[Alpini]] ''la cesòta de Tresacqua'') è stata edificata nel [[Settecento]] e ampliata nel [[1970]]. All'interno della chiesa si nota un'importante pala di San Marco, in cui la testa e le mani vengono attribuite dalla tradizione a [[Tiziano Vecellio]], mentre l'opera sarebbe stata in seguito completata dalla sua bottega.
 
=== Palazzo Someda ===
Nel comune di Transacqua e nelle vicinanze del centro di [[Fiera di Primiero]] è situato il nobile palazzo Someda, edificato alla fine del [[Cinquecento]] e appartenuto a una ricca famiglia di commercianti del [[legno]].
Fu costruito sul finire del [[XVI secolo|Cinquecento]] da Giovanni Someda, esponente di una facoltosa famiglia locale impegnata nel commercio del legname<ref name=someda>{{cita web|url=http://www.transacqua.com/famiglia-someda.html|titolo=Famiglia Someda|accesso=12 settembre 2012|editore=Comune di Transacqua}}</ref>.
 
[[Immagine:SassMaor.jpg|thumb|215px|left|Le [[Pale di San Martino]] viste dal paese di Transacqua]]
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==Ambiente==
Dal centro di Transacqua sale la strada che conduce ai prati di Caltena e nella selvaggia [[Val Giasinozza]], dov'è presente il "Bivacco Cogolate", punto di arrivo o di partenza di molte escursioni.
 
==Folklore==
Una delle più celebri canzoni di montagna è dedicata alla Chiesetta di Transacqua.
 
== Società ==
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=== Frazioni ===
Il comune riconosce come [[frazione geografica|frazione]] la sola Pieve<ref name=statuto/>. L'insediamento (540 ab.<ref>{{Cita web|url=http://www.transacqua.com/carta-didentita.html|titolo=Carta d'identità del Comune|editore=Comune di Transacqua|accesso=1° settembre 2012}}</ref>) si trova alla destra del Cismon, in perfetta continuità con l'abitato di Fiera di Primiero: il confine comunale, infatti, si snoda tra gli edifici passando di fronte all'antica pieve di Santa Maria Assunta, da cui trae il nome. Dal punto di vista ecclesiastico, l'abitato fa parte della [[parrocchia]] di Fiera di Primiero, che ha sede nella suddetta chiesa.
 
Il villaggio mantiene ancora la tipica struttura urbana, con le abitazioni addossate le une alle altre e divise da stretti vicoli (in dialetto ''canisèle''). Tra gli esempi meglio conservati di architettura locale si cita casa Lenzi, con il pavimento in ''laste'' di pietra, il ''larìn'' (focolare) e le finestre strombate. Si aggiungono, affacciata al piazzale di fronte alla chiesa, due edifici dalle evidenti linee signorili<ref name=pictor/>.
 
=== Altre località del territorio ===
Nello [[statuto comunale]] sono elencate anche le seguenti località, le quali tuttavia non godono dello ''status'' di frazione<ref name=statuto/>; questi centri erano un tempo ben distinti fra loro, ma la recente espansione urbana ha portato alla formazione di un unico agglomerato<ref name=pictor/>:
* Fol - Sulla riva sinistra del Canali, di fronte a Tonadico. Il toponimo si riferisce a un impianto per la [[follatura]] della lana<ref name=pictor/>.
* Forno - Sempre sulla riva del Canali, ma poco più a sudovest di Fol
* Isolabella - In corrispondenza della confluenza del Canali nel Cismon, presso il ponte che conduce a Fiera
* Navoi - La zona ancora poco urbanizzata a sud di Transacqua.
* [[Ormanico]] - Borgo localizzatoposto poco più a nord di Transacqua.
* Sangrillà - Una manciata di edifici localizzatolocalizzata, come Pieve, alla destra del Cismon. È tuttavia accessibile solo attraversando Fiera di Primiero poiché si trova subito a ponente di piazza Battisti.
* Toè - Poco prima del [[passo Cereda]], venendo da ovest.