Transacqua: differenze tra le versioni
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{{vedi anche|Primiero#Storia{{!}}Storia del Primiero}}
La storia di Transacqua è intimamente legata a quella del resto del [[Primiero]].
Un primo popolamento stabilmente si ebbe solo tra il [[V secolo|V]] e l'[[VIII secolo]] da parte di profughi [[Veneto|veneti]] in fuga dalle [[invasioni barbariche]], ma ciò non esclude l'esistenza di più antichi insediamenti [[celti]].
Nel [[medioevo]] la regione fu sottoposta al dominio dei [[diocesi di Feltre|vescovi di Feltre]], tuttavia già dal [[XIII secolo|Duecento]] la loro potenza cominciò a declinare. Nei secoli successivi si avvicendarono gli [[Scaligeri]], [[Carlo IV del Sacro Romano Impero|Carlo di Lussemburgo]], [[Giovanni di Carinzia]], i [[Carraresi]] e i [[conti del Tirolo]]. Nel [[1401]] [[Leopoldo IV d'Asburgo]] concesse il Primiero in feudo a Giorgio di Welsperg che lo amministrarono sino al [[XIX secolo]].
Ciononostante la comunità ebbe larga autonomia potendo eleggere dei propri delegati da inviare presso il governo del Tirolo. Transacqua, in particolare, fu sede di uno dei quattro ''[[comuni rurali|columelli]]'' della valle con giurisdizione anche sulla vicina [[Siror]]. Quanto ai vescovi di Feltre, continuavano ad esercitare il loro potere solo a livello eccelsiastico.
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== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Il comune riconosce come [[frazione geografica|frazione]] la sola Pieve<ref name=statuto/>. L'insediamento (540 ab.<ref>{{Cita web|url=http://www.transacqua.com/carta-didentita.html|titolo=Carta d'identità del Comune|editore=Comune di Transacqua|accesso=1
Il villaggio mantiene ancora la tipica struttura urbana, con le abitazioni addossate le une alle altre e divise da stretti vicoli (in dialetto ''canisèle''). Tra gli esempi meglio conservati di architettura locale si cita casa Lenzi, con il pavimento in ''laste'' di pietra, il ''larìn'' (focolare) e le finestre strombate. Si aggiungono, affacciata al piazzale di fronte alla chiesa, due edifici dalle evidenti linee signorili<ref name=pictor/>.
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