Carmine Crocco: differenze tra le versioni

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Borjes voleva trasformare la sua banda in un esercito regolare, quindi adottando disciplina e precise tattiche militari; inoltre programmò di assoggettare i centri minori, dar loro nuovi ordinamenti di governo e arruolare nuove reclute per poter conquistare [[Potenza (Italia)|Potenza]], ancora un solido presidio sabaudo. Crocco gli diede retta, sebbene non nutrisse alcuna simpatia per il generale sin dall'inizio, temendo che Borjes volesse sottrargli il comando dei propri territori.<ref>{{cita|Del Zio|p. 143}}.</ref> Nel frattempo giunse da Potenza un nuovo rinforzo, il francese Augustin De Langlais,<ref>Augustin Marie Olivier De Langlais (all'epoca definito erroneamente De Langlois) nacque a Nantes nel 1822. Ex impiegato delle dogane francesi, poco si conosce della sua vita ed è misterioso il motivo della sua presenza in Basilicata, di cui dubitarono anche [[Giustino Fortunato]] e [[Benedetto Croce]], che lo definì un "cerveau brulè". Per alcuni fu un infiltrato del governo francese, mandato per tenere d'occhio l'operato di Crocco. Terminata la collaborazione con il brigante, tornò in Francia come impiegato nelle ferrovie. Morì nel 1902.</ref> che si presentò come agente legittimista al servizio dei Borbone. De Langlais, personaggio ambiguo di cui Borjes ebbe a dire nel suo diario «si spaccia come generale e agisce come un imbecille»,<ref>{{cita|Monnier|p. 137}}</ref> partecipò a numerose scorrerie accanto al brigante e, per certi aspetti, fu il coordinatore principale dei movimenti delle bande.
[[File:Augustin De Langlais.jpg|left|thumb|175px|Augustin De Langlais]]
Partito da [[Lagopesole]], Crocco raggiunse le sponde del [[Basento]], ove riuscì a reclutare nuovi combattenti, e occupò [[Trivigno]], mettendo subito in fuga le guardie nazionali. Caddero sotto la sua occupazione altri centri come [[Calciano]], [[Salandra]], [[Aliano]]. In altri paesi non sempre ottiene l'appoggio della popolazione, come ad [[Avigliano]], paese natale di Ninco Nanco, dove i contadini e gli artigiani si riunirono aai borghesi respingendo la banda di Crocco dall'ingresso del paese <ref>{{cita|Slupo|p. 114}}.</ref>.
 
Il [[10 novembre]], ottenne una netta vittoria su un gruppo di bersaglieri e guardie nazionali durante la [[battaglia di Acinello]], uno dei più importanti conflitti del [[brigantaggio postunitario]].<ref>{{cita|Molfese|p. 102}}.</ref> Conquistati altri centri come [[Grassano]], [[Guardia Perticara]], [[San Chirico Raparo]] e [[Vaglio Basilicata|Vaglio]] (che fu messo al sacco a causa dell'opposizione alle bande),<ref>{{cita|Cinnella|p. 131}}.</ref> Crocco giunse nelle vicinanze di [[Potenza (Italia)|Potenza]] il [[16 novembre]] ma, per divergenze diplomatiche con Borjes, la spedizione verso il capoluogo non venne effettuata e l'armata dei briganti riversò verso [[Pietragalla]].