Sarebbero passati anni prima che Altaïr possa riuscire a ritrovare Adha, ma era troppo tardi per salvarla, tutto quello che poteva fare era vendicarla. In una rabbia furiosa ed emotiva, Altaïr diede la caccia e uccise tutti responsabili della morte di Adha, anche se l'atto non lo ha portato a nessuna gioia, in quanto le sue azioni non potevano riportarla indietro.
m'AFFIER {{quote|Sono solo una pedina, un ruolo da interpretare. Presto conoscerai gli altri, e non gradiranno ciò che hai fatto qui...|Tamir ad Altaïr}} ▼
===Caduta e riscatto di Altaïr===
====Fallimento al tempio di Salomone====
All'inizio del [[1191]], Altaïr e i confratelli [[Malik Al-Sayf|Malik]] e [[Kadar Al-Sayf]] avevano ricevuto il compito di recuperare un artefatto dai [[Templari]] nascosto nel [[Tempio di Salomone]]. Progredendo attraverso dei tunnel sotterranei, Altaïr ruppe due principi del [[Setta degli Assassini|Credo degli Assassini]], ma con arroganza respinse il monito di Malik contro le sue azioni, fiducioso nella sua maestria di Assassino.
Infine, dopo aver visto nel tempio il peggior nemico dell'Ordine, [[Roberto di Sable]], Altaïr ruppe un altro dogma, compromettendo la sicurezza della Fratellanza. Dopo aver tentato di uccidere il Gran Maestro dell'Ordine dei Templari dopo aver fatto conoscere la sua presenza, Altaïr venne facilmente contrastato e gettato fuori dal tempio, lasciando [[Malik Al-Sayf|Malik]] e [[Kadar Al-Sayf|Kadar]] soli con i [[Templari]]. Altaïr fuggì dal tempio di [[Gerusalemme]] per segnalare il suo fallimento all'Ordine.
====Assedio di Masyaf====
Al suo ritorno a Masyaf, Altaïr informò Al Mualim di aver fallito nell'acquisire il tesoro dei Templari, e venne sgridato aspramente per questo. Tuttavia, poco dopo, Malik, sopravvissuto, tornò con il manufatto, ma da solo e con il braccio sinistro gravemente ferito.
Prima di poter fare altro, però, i [[Templari]] attaccarono [[Masyaf]], prendendo il villaggio, massacrando i suoi abitanti, e assediando il castello. Altaïr utilizzò una trappola nascosta nella fortezza, scatenando un fiume di tronchi abbattuti che schiacciò l'esercito dei Templari.
Una volta terminato l'attacco, le questioni delle sue azioni nel [[Tempio di Salomone]] vennero affrontate ancora una volta. Altaïr, dopo aver infranto tutti e tre i principi del Credo, aver fallito di acquisire il tesoro dei [[Templari]], causando la morte di un confratello e la perdita di un braccio di un altro, oltre ad essere responsabile di tutti coloro che sono morti durante l'attacco dei Templari, è stato ritenuto un traditore del Credo. Al Mualim ha dichiarato questa sentenza, per poi accoltellare Altaïr nello stomaco con un pugnale.
Altaïr si svegliò dal suo "sonno dei morti", e chiese ad Al Mualim come mai fosse sopravvissuto. [[Al Mualim]] gli rispose che Altaïr aveva visto solo quello che lui aveva voluto che vedesse. Ha poi spogliato Altaïr del suo rango e delle sue armi come punizione alternativa, anche se gli offrì una possibilità per riscattarsi.
Ripartendo da capo come un [[Novizio]], ancora una volta, Altaïr venne incaricato di dare la caccia ad un traditore all'interno di Masyaf, che aveva permesso l'ingresso ai Templari. Dopo aver ottenuto successo, Altaïr tornò da Al Mualim e venne ricompensato con la riconsegna della sua Lama Celata e della spada lunga. Ancora una volta ufficialmente membro dell'Ordine, ad Altaïr venne assegnato un nuovo compito: la vita di nove uomini in cambio della propria.
====Caccia ai Nove====
▲{{quote|Sono solo una pedina, un ruolo da interpretare. Presto conoscerai gli altri, e non gradiranno ciò che hai fatto qui...|Tamir ad Altaïr}}
Altaïr iniziò la sua ricerca, recandosi a cavallo a [[Damasco]] alla ricerca di [[Tamir]], il suo primo bersaglio. Arrivato, si recò alla Dimora degli Assassini locale, dove chiese la posizione di Tamir. Il Rafiq rifiutò, mandando Altaïr a raccogliere le informazioni sul suo primo bersaglio sul campo.
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