No TAV: differenze tra le versioni
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==No-TAV e Nimby==
{{C|paragrafo logorroico e privo di un'ottica enciclopedica. Ha l'aspetto di un collage di frasi che lascia troppo spazio a citazioni selezionate con criteri non chiari e relative a soggetti non identificati|società|ottobre 2012}}
L'appartenenza alla categoria dei movimenti ''nimby'', viene accettata da alcuni aderenti del movimento No-Tav e respinta da altri
<ref>[http://www.newsletterdisociologia.unito.it/index.php?option=com_content&view=article&catid=44:professione-studente&id=356:no-tav-sindrome-nimby-ma-non-solo-sapere-locale-per-pratiche-globaliNo Tav: sindrome Nimby ma non solo. Sapere locale per pratiche globali -] newsletter di sociologia ,Universita' degli studi di Torino intervista a Claudio Giorno </ref> .
Altri esponenti rifiutano l'accostamento a proteste di tipo nimby o alla sindrome nimby , affermando che questa definizione indichi movimenti che non contestano la finalità' di un progetto, ma semplicemente chiedono di metterlo in pratica altrove
{{quote|[...]è possibile osservare che si tratta di un movimento costituito, di fatto, da una comunità di luogo a tutti gli effetti: infatti - come ha sottolineato più volte il sociologo [[Marco Revelli]] in numerosi articoli - si tratta di un gruppo strutturato composto da persone che si conoscono tra di loro e che condividono gli stessi luoghi e gli stessi obiettivi. [...] si tratta di una comunità che si difende, e difendendosi parla per tutti e rappresenta ''interessi generali''. Non si tratta dunque di un gruppo chiuso nel proprio "giardino" [...] si tratta di un movimento sostanzialmente differente dagli altri e nuovo.|p. 27, R. Fontana, E. Sacco, ''Conflitto, partecipazione e decisionismo nello sviluppo locale. Il caso delle grandi opere in Italia, Francia e Belgio'', Franco Angeli, 2011, }}
{{quote|[...] il movimento “No Tav”, diventato di per sé stesso una sorta di [[brand]], è talmente assurto agli onori delle cronache e all’attenzione generale di tutti i media da arrivare a trasformarsi in un fattore importante, se non determinante, per gli equilibri elettorali e di governo, sconfinando quindi ben oltre la stretta dialettica sull’opportunità di realizzare o meno il tunnel incriminato nell’ambito della costruzione del “Corridoio 5” tra Torino e Lione. Anche se preso a pretesto per contrapposizioni di diverso genere, l'effetto Nimby, in questa circostanza, ha vissuto il suo trionfo. | Mauro Miccio, ''Ascoltare il silenzio. Manuale di sociologia della comunicazione'', FrancoAngeli, 2012, p. 122. ISBN 8856869713 }}
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