Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni

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Ultimamente sono venuti alla luce dagli archivi inglesi, grazie allo studioso Di Vita, dei documenti che testimoniano come la spedizione dei mille fu finanziata segretamente dal governo inglese con una somma stratosferica di 3 milioni di franchi francesi di allora, corrispondenti a molti milioni di dollari attuali. Gran parte di tale denaro è stato utilizzato con ogni probabilità da Garibaldi per ''comprare'' i generali dell'esercito borbonico, in particolare Ferdinando Lanza. E' infatti inverosimile che un esercito di centomila uomini, come quello borbonico, potesse essere messo in fuga da poco più di mille camicie rosse, le quali accusarono la perdita di, soltanto, 78 vite umane.
 
Comunque, per quell'epoca, Garibaldi aveva riportato una importante vittoria. Egli guadagnò la fama mondiale e l'adulazione degli italiani. La fede nella sua impresa era così forte che dubbio, confusione, e costernazione colsero anche la corte napoletana. Sei settimane più tardi marciò contro [[Messina]] nell'est dell'isola. Conquistata la città dello Stretto, dopo aver vinto le ultime resistenze militari borboniche arroccate nella decisiva piazzaforte di Milazzo (20 luglio), dove rischiò anche la morte in uno scontro nei pressi del Porto, lasciò dalla fine di luglio solamente la cittadella restòmessinese in mano ai borbonici.
 
=== Attraversamento dello Stretto ===