Winsor McCay: differenze tra le versioni
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|Cognome = McCay
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaLink = Spring Lake (Michigan)
|GiornoMeseNascita = 26 settembre
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|GiornoMeseMorte = 26 luglio
|AnnoMorte = 1934
|Attività =
|Attività2 = animatore
|Attività3 = illustratore
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== Biografia ==
Winsor McCay era figlio di
[[File:Little Nemo Elephant.jpg|200px|thumb|right|''Little Nemo in Slumberland'']]
Nel [[1886]] i suoi genitori lo mandarono a studiare alla [[Cleary University|Cleary School of Penmanship]] di [[Ypsilanti (Michigan)|Ypsilanti]] per farlo diventare un uomo d'affari. Qui ricevette la sua unica istruzione artistica formale da John Goodison del [[Eastern Michigan University|Michigan State Normal College]]. Goodison, un ex pittore di [[Vetrata|vetrate]], gli insegnò la rigorosa applicazione dei fondamenti della [[prospettiva]], di cui McCay fece largo uso durante la sua carriera di fumettista, e influenzò il suo utilizzo del colore.
Nel [[1889]] McCay si trasferì a [[Chicago]] con l'intenzione di studiare alla [[School of the Art Institute of Chicago]] ma, a causa di mancanza di soldi, si vide costretto a cercare lavoro. Trovò impiego alla National Printing and Engraving Company, producendo [[Xilografia|xilografie]] per manifesti circensi e teatrali. Due anni dopo si trasferì a [[Cincinnati]] dove lavorò come artista per il Kohl and Middleton's Vine Street Dime Museum e dove sposò Maude Leonore Dufour. Nel [[1906]] Winsor McCay iniziò a esibirsi nei [[chalk talk]], spettacoli di [[vaudeville]] molto popolari tra la fine dell'[[Ottocento]] e l'inizio del [[Novecento]] in cui un attore intratteneva il pubblico con un monologo, su argomenti diversi, mentre disegnava caricature o disegni umoristici su una lavagna con un gesso. Nel suo sketch ''The Seven Ages of Man'' McCay disegnava due volti per poi invecchiarli progressivamente
La prima importante serie a fumetti di McCay fu ''Tales of the Jungle Imps by Felix Fiddle''. L'opera fu pubblicata in 43 puntate, da gennaio a novembre [[1903]], sul ''[[The Cincinnati Enquirer]]''. La striscia era basata sulle poesie di [[George Randolph Chester]], all'epoca giornalista e redattore dell'''Enquirer''. I racconti avevano come protagonisti animali della giungla e descrivevano i modi in cui essi si erano adattati a un mondo ostile, con titoli differenti quali ''How the Elephant Got His Trunk'' e ''How the Ostrich Got So Tall''.
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