Alcmeone a Psofide: differenze tra le versioni

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|Immagine=Euripide.jpg
|Didascalia=Scultura raffigurante Euripide, conservata presso la galleria del [[Colosseo]]
|Genere=tragedia
|Scena=[[Grecia]]
|Epocacomposizione=
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==Trama==
[[Alcmeone]], dopo la battaglia dei famosi "[[sette contro Tebe]]", torna nella sua terra e trucida la madre, convinto che questa volesse ucciderlo di segreto. Passati molti anni, Alcmeone si sposa con Calliroe, figlia di [[Acheloo]], per placare la furia delle [[Erinni]]. Tuttavia la donna scopre che la collana donatale dallo sposo era appartenuta ad un'altra donna, sempre massacrata da Alcmeone per gli accesi di follia. Così accade che Calliroe induce severamente il marito a recarsi al santuario di [[Apollo]] presso Psofide, per restituire la collana al dio, cosicchè le sue sciagure sarebbero potute finire. Ma Alcmeone ha altri progetti, che vengono sventati dal re dell'isola che lo fa massacrare dai suoi figli.
 
==Bibliografia==
* Eschilo, Sofocle ed Euripide, ''Il teatro greco - Tragedie'', a cura di Guido Paduano, BUR, 2006. ISBN 978-88-17-00971-3
* Giulio Guidorizzi, ''Letteratura greca, da Omero al secolo VI d.C.'', Mondadori, 2002. ISBN 978-88-88242-10-1
* Umberto Albini, ''Nel nome di Dioniso'', Garzanti, 2002. ISBN 978-88-11-67420-7
* [[Pierre Grimal]], ''Mitologia'', Garzanti, 2005. ISBN 978-88-11-50482-5
 
== Voci correlate ==