Matthieu Baumier: differenze tra le versioni

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===L'Antitrattato di ateologia===
L'opera maggiore di Baumier, l'Antitrattato, è divisa in diverse sezioni riguardanti rispettivamente [[donne e cristianesimo|le donne e il cristianesimo]], il [[Genesi]], la morte, la [[scienza]], la persona del [[Cristo]], i massacri e in generale la violenza umana, e infine il [[nazismo]] limitatamente alle accuse di Onfray sulle presunte relazioni fra quello e il [[Cristianesimo]]. Oltre ai dettagli specifici, Baumier argomenta che nonostante le intenzioni di Onfray siano quelle di opporre in modo obsoleto una visione [[materialismo|materialistico]]-[[scientismo|scientistica]] del mondo alla visione propriamente cristiana e più in generale [[monoteismo|monoteistica]], tutto ciò che Onfray sarebbe riuscito a comporre è un'opera priva di scientificità, testualmente: «più che un'opera scientifica è un minestrone indigesto, oltre che empio, condito di pregiudizi e presunzione»<ref>M. Baumier, ''Antitrattato di ateologia'', [[Edizioni Lindau]], [[2006]]</ref>. Fra gli argomenti addotti per giustificare quest'affermazione Baumier porta, rifacendosi alle opere di storici fra cui [[Eric Voegelin]], la negazione a suo dire farsesca che Onfray compie delle radici [[neopaganesimo|neopagane]] del nazismo e l'ancor più farsesco accostamento di quest'ultimo alle radici cristiane, proprio quando -continua Baumier- gli ideologi del nazismo (ad esempio [[Alfred Rosenberg]]) vedevano nel cristianesimo «l'erede del giudaismo» dal quale la [[Germania]] avrebbe dovuto «purificarsi»; avvalendosi invece delle recenti documentazioni di storici ebraici quali [[David G. Dalin]] (suo è il saggio ''[[La leggenda nera del Papa di Hitler]]'') Baumier s'adopera poi a confutare le ormai pluridecennali accuse di filonazismo a [[Papa|papi]] quali [[Pio XI]] e [[Pio XII]]. Lo stile confutatorio utilizzato da Baumier sull'argomento del nazismo ricorre in ogni altra sezione dell'Antitrattato, intercalato da una [[satira]] pungente riguardo alle affermazioni più audaci di Onfray, oppure quelle da Baumier ritenute più malamente documentate, se non addirittura fondate solo nella fantasia dello stesso Onfray. In conclusione, il giudizio complessivo di Matthieu Baumier sul Trattato di ateologia e sul suo autore è drastico: {{quotecitazione|Con Michel Onfray abbandoniamo la pratica intellettuale comune –quella che verifica le fonti, pone degli argomenti coerenti e mira a elevare l'uomo– per scendere al livello di una demagogia militante che si sperava scomparsa dopo i rigurgiti del XX secolo.|Matthieu Baumier, ''Antitrattato di ateologia''}}
 
==Note==
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==Opere==
* ''Une matinée glaciale'', Pétrelle, [[1998]]
* ''Les parfaits et autres histoires'', Rafael de Surtis, 1998
* ''La fête des cendres'', Rafael de Surtis, [[1999]]
* ''Souvenirs d'un oeil brisé'', Rafael de Surtis, 1999
* ''De notoriété publique''
* ''Une paroisse isolée'', Encres Vagabondes/Le Bruit des autres, [[2000]]
* ''Une histoire de soldat'', Rafael de Surtis, 2000
* ''Les sourires de la faucheuse'', Editinter, [[2001]]
* ''Une anthologie de l'imaginaire'', Rafael de Surtis, 2001
* ''L'épopée des fous'', Le Grand Souffle, [[2005]]
* ''[[Antitrattato di ateologia]]'', [[Edizioni Lindau]], [[2006]]
* ''La stalinisation des esprits'', Climats, [[2007]] (con [[Pierre-André Taguieff]])
 
==Voci correlate==