Taketori monogatari: differenze tra le versioni
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{{nihongo|Il tagliatore di bambù Okina|竹取翁|Taketori no Okina}} trova una canna di bambù che risplende nella notte; tagliandolo trova al suo interno una bambina, grande come un pollice. L'uomo, che non ha figli, porta la bambina a casa dalla moglie, e i due la crescono come fosse loro figlia, dandole il nome Kaguya-hime (Kaguya significa "notte splendente"). Da questo momento in poi ogni volta che l'uomo taglierà un bambù vi troverà all'interno una piccola pepita d'oro, è l'uomo capisce che questo fatto soprannaturale è merito di Kaguya. Kaguya-hime cresce felice nella sua famiglia adottiva, è diventa una bellissima donna, e la famiglia, arricchitasi grazie a tutto l'oro trovato da Okina, cerca di tenerla al riparo da occhi indiscreti, considerando Kaguya-hime come un tesoro del cielo.
Avendo sentito parlare della straordinaria bellezza della principessa, lo stesso [[imperatore del Giappone]] va a visitarla e se ne innamora; tuttavia la principessa rifiuta anche le sue proposte, e rifiuta di recarsi a palazzo con lui.
Sopraggiunta l'estate, la principessa sospira spesso alla luna e infine confessa di provenire da lì, di essere una donna della Luna; inoltre dice che a metà della stagione aspetta la visita dei suoi concittadini (gli esseri celestiali) di {{nihongo|Tsuki no Miyako|月の都|"Capitale della luna"}} che l'avrebbero ricondotta, con sua grande gioia, a casa dopo esserne stata lontana così tanti anni. Il giorno designato, l'imperatore innamorato invia molti soldati a impedirlo, ma questi sono tutti accecati dalla luce emanata dagli esseri celestiali; la principessa prima di tornare sulla Luna, lascia una lunga lettera di scuse, la sua veste fatta di fili d'oro per i vecchi padre e madre adottivi e una goccia di elisir della vita per l'imperatore.
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