Arrigo Dolso: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Lazio 66-67.jpg|thumb|right|500px|Una formazione della Lazio del 1966-67 - Arrigo Dolso è l'ultimo in basso a destra]]
'''Arrigo Dolso''', nato a ([[San Daniele del Friuli]], (UD) il[[Udine]], [[12 novembre]] [[1946]]) è un ex calciatore italiano che giocava nel ruolo di centrocampista avanzato.
 
Tutto mancino, dotato di classe cristallina divenne campione italiano Primavera nelle file dell'[[Udinese]], ove iniziò nel 1964 la sua lunghissima carriera nel professionismo. Nella stagione 1966-67 venne acquistato dalla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] di Lorenzo con cui fece il suo esordio in serie A, il 18 settembre 1966 nella partita [[Fiorentina]]-Lazio 5-1. L’impatto con la metropoli fu però assai duro per lui: un ragazzino vissuto sino ad allora in provincia a San Daniele. Nei sei anni trascorsi nella capitale, intervallati da una stagione a [[Monza]], non riuscì quindi mai a esprimere tutto il suo straordinario talento. Nel novembre del 1971 si trasferì al [[Varese]] abbandonando definitivamente il palcoscenico del grande calcio. Seguirono stagioni ad [[Alessandria]],[[Benevento]], [[Trapani]], [[Grosseto]], [[Ravenna]] per questo giocoliere che da solo valeva il prezzo del biglietto. E' stato nazionale militare e under 21 ed appena diciottenne è stato premiato dal Guerin Sportivo come miglior giocatore della serie C.
== Cenni biografici ==
Grande talento incompiuto del calcio italiano veniva da molti paragonato al giocatore dell’[[Inter]] e della Nazionale [[Mario Corso]]. Per chi lo ha visto giocare l’accostamento è tutt’altro che irriverente. Come doti tecniche non aveva infatti nulla da invidiare al grande mancino interista, probabilmente se nel periodo laziale avesse trovato una società più organizzata la sua carriera sarebbe stata di diverso spessore. Tra le straordinarie giocate di cui era capace è significativo ricordare quella effettuata in corsa: nel momento che si sentiva raggiunto dal difensore avversario, fingeva di fermarsi improvvisamente portando il piede sinistro sopra il pallone con l’intento di fermarlo, a questo punto ritraeva il piede stesso all’indietro per poi riportarlo repentinamente in avanti a colpire il pallone con la punta e riprendere la corsae disorientare in questo modo l’avversario.
 
Il suo bilancio con la Lazio è di 78 partite complessive (68 in campionato, 9 in [[Coppa Italia]] e 1 in [[Coppa Uefa]]) e 6 gol (tutti in campionato). Con la maglia biancoceleste ha vinto la [[Coppa delle Alpi]] del 1971.
Giocatore mancino dotato di classe, divenne campione italiano Primavera nelle file dell'[[Udinese]], ove iniziò nel [[1964]] la sua lunghissima carriera nel professionismo. Nella stagione [[1966]]-[[67]] venne acquistato dalla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] di Lorenzo con cui fece il suo esordio in serie A, il [[18 settembre]] [[1966]] nella partita [[Fiorentina]]-Lazio (terminata con il risultato di 5-1).
TuttoL’impatto mancino, dotato di classe cristallina divenne campione italiano Primavera nelle file dell'[[Udinese]], ove iniziò nel 1964con la sua lunghissima carriera nel professionismo. Nella stagione 1966-67 venne acquistato dalla [[Società Sportiva Lazio|Laziometropoli]] di Lorenzo con cui fece il suo esordio in serie A, il 18 settembre 1966 nella partita [[Fiorentina]]-Lazio 5-1. L’impatto con la metropoli fu però assai duro per lui:, che rimaneva un ragazzino vissuto sino ad allora in provincia a San Daniele. Nei sei anni trascorsi nella capitale, intervallati da una stagione a [[Monza]], non riuscì quindi mai a esprimere tutto il suo straordinario talento. Nel novembre del [[1971]] si trasferì al [[Varese]] abbandonando definitivamente il palcoscenico del grande calcio. Seguirono stagioni ad [[Alessandria]],[[Benevento]], [[Trapani]], [[Grosseto]], [[Ravenna]] per questo giocoliere che da solo valeva il prezzo del biglietto. E'È stato nazionale militare e under 21 ed appena diciottenne è stato premiato dal ''[[Guerin Sportivo]]'' come miglior giocatore della serie C.
Talento incompiuto del calcio italiano veniva da molti paragonato al giocatore dell’[[Inter]] e della Nazionale [[Mario Corso]]. Per alcuni l’accostamento è tutt’altro che irriverente. Come doti tecniche non aveva molto da invidiare al mancino interista; probabilmente se nel periodo laziale avesse trovato una società più organizzata la sua carriera sarebbe potuta essere di diverso spessore.
 
=== Curiosità ===
 
Grande talento incompiuto del calcio italiano veniva da molti paragonato al giocatore dell’[[Inter]] e della Nazionale [[Mario Corso]]. Per chi lo ha visto giocare l’accostamento è tutt’altro che irriverente. Come doti tecniche non aveva infatti nulla da invidiare al grande mancino interista, probabilmente se nel periodo laziale avesse trovato una società più organizzata la sua carriera sarebbe stata di diverso spessore. Tra le straordinarie giocate di cui era capace è significativo ricordare quella effettuata in corsa: nel momento chein cui si sentiva raggiunto dal difensore avversario, fingeva di fermarsi improvvisamente portando il piede sinistro sopra il pallone con l’intento di fermarlo, a questo punto ritraeva il piede stesso all’indietro per poi riportarlo repentinamente in avanti a colpire il pallone con la punta e riprendere la corsaecorsa disorientaredisorientando in questo modo l’avversario.
 
== Statistiche ==
 
Il suo bilancio con la Lazio è di 78 partite complessive (68 in campionato, 9 in [[Coppa Italia]] e 1 in [[Coppa Uefa]]) e 6 gol (tutti in campionato). Con la maglia biancoceleste ha vinto la [[Coppa delle Alpi]] del [[1971]].
 
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