Discussione:Platone: differenze tra le versioni

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::Quindi si tratta di [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Platone&diff=429315&oldid=429216 questo edit], che risale al febbraio 2005. La data non ha così poca importanza, se il testo edito da Bruno Mondadori è stato pubblicato dopo e prima non si trovasse nessuna frase praticamente identica. --[[Utente:F. Cosoleto|F. Cosoleto]] 10:44, 4 feb 2007 (CET)
:::Sull'edizione che ho io il copyright è del 2004, ma non sono mai stato un genio a capire quando è stato pubblicato un libro, tra copyright e ristampe mettono sempre un casino di date.[[Utente:Dega90|Dega90]] 19:43, 4 feb 2007 (CET)
 
== L'errore di Platone. ==
 
Trasferisco qui il testo contenuto nella suddetta sezione, che secondo me non ha pregio di restare nella voce perchè semplice teoria personale dell'autore (anonimo). --[[Utente:Antiedipo|Antiedipo]] 15:58, 23 giu 2007 (CEST)
 
"== L' errore di Platone ==
Come in tutte le filosofie antecedenti a quella aristotelica, la dottrina delle idee platonica contiene errori a livello logico e ontologico. Il primo errore è di tipo logico e si evidenzia nel rapporto tra il mondo ideale e il mondo fenomenico. Prendiamo per esempio un triangolo del mondo fenomenico: secondo il filosofo, esso è sicuramente copia del triangolo ideale presente nell' iperuranio. Lo stesso vale per un quadrato, un rettangolo o una qualsiasi altra figura geometrica immanente al nostro mondo. Quindi, alla fine di questo processo logico, si arriva a dire che per ogni figura geometrica esistente, ne esiste una ideale dalla quale essa deriva. Ma questo processo è valido anche nel mondo ideale. Per tanto l' idea di triangono è copia dell' idea di figura geometrica. Continuando il processo logico, tutti gli elementi sono accumonati dal fatto di esistere. L' idea di essere è di conseguenza l' unica idea che non è copia di nulla ma di cui tutto è copia.
Altro errore, lo si riscontra nella plasmazione del mondo. Infatti il demiurgo agisce secondo un principio di bene, e sfruttando le idee della matematica. L' unione di queste due idee, forma un connubio irreversibilmente perfetto e immutabile. Infatti, logicamente parlando, tutti gli esseri presenti nel mondo dovrebbero essere classificati secondo un numero, e agire secondo un principio di bene universale. La conclusione è: tutti i numeri sono uguali, dato che alla fine di ogni operazione il risultato è l' idea di bene.
Inoltre Platone afferma che ogni uomo è dotato di propria volontà. Ma ciò è impossibile per quanto detto da lui sulla perfezione matematica che non ammette il concetto della casualità, e ammette solo quello della causalità ( introdotto da Aristotele )."
 
== "L'errore di Antiedipo" ==
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