Computer portatile: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
clean up, replaced: → , anni '90 → anni novanta, .. → ., np → mp, typos fixed: imput → input using AWB |
|||
Riga 10:
[[File:Alan Kay and the prototype of Dynabook, pt. 5 (3010032738).jpg|thumb|left|[[Alan Kay]] con il prototipo del "Dynabook"]]
Mentre la diffusione dei personal computer divenne più capillare alla fine degli [[anni 70]], iniziò a nascere l'idea del personal computer portatile. Un "manipolatore di informazioni portatile" venne immaginato da [[Alan Kay]] al [[Xerox PARC]] del [[1968]],<ref>{{Cita pubblicazione
Riga 36 ⟶ 35:
|accesso=2 novembre 2008
|editore=Epson America, Inc. |anno=1987 }}
</ref> L'Epson disponeva di un monitor [[LCD]], una batteria ricaricabile e di una stampante per scontrini, tutto questo in 1.6 kg di peso. Oltre a questi due anche la [[RadioShack]] e la [[Hewlett Packard]] iniziarono la produzione di computer portatili in questo periodo
[[File:HPIM3988.JPG|thumb|left|250px|Un vecchio portatile del 1986 (Un Toshiba T1100+ con [[CPU]] Intel 8OC86)]]
Il primo computer portatile ad utilizzare la chiusura a sportello apparve nei primi [[anni 80]]. Il [[Dulmont Magnum]] venne lanciato in [[Australia]] tra il [[1981]] ed il [[1982]], ma non venne lanciato nei mercati internazionali prima del [[1984]]. Il [[GRiD Compass|GRiD Compass 1100]] dal costo di $8,150 ($18.540 con l'attuale inflazione), lanciato nel [[1982]], venne utilizzato principalmente dalla [[NASA]] e per scopi militari. Il [[Gavilan SC]], lanciato nel 1983, è stato il primo computer portatile definito ''laptop'' dal suo produttore.<ref>{{Cita web|url=http://oldcomputers.net/gavilan.html|titolo=Gavilian SC computer|editore=oldcomputers.net|accesso=7 luglio 2009}}</ref> Dal [[1983]] in poi, molte nuove tecniche di input furono sviluppate ed incluse nei computer portatili, tra queste il [[touchpad]] ([[Gavilan SC]] nel 1983), il [[Trackpoint]] (IBM [[ThinkPad]] 700 nel [[1992]]) e riconoscimento della scrittura (Linus Write-Top,<ref>{{Cita web |url=http://oldcomputers.net/linus.html |titolo=Linus Write-Top |accesso=18 ottobre 2008|data= }}</ref> nel [[1987]]). Alcune CPU, come ad esempio l'Intel [[Intel 80386|i386SL]] del [[1990]], vennero progettate per consumare meno energia per prolungare la durata della batteria dei computer portatili, ed erano supportate da funzionalità a risparmio energetico come lo [[SpeedStep]] della Intel e il [[PowerNow!]] dell'[[AMD]].
Riga 57 ⟶ 56:
* materiale con il quale è assemblato ([[plastica]] o magnesio<ref>[http://www.hwupgrade.it/news/portatili/14674.html I produttori di notebook spingono per la lega di magnesio]</ref>).
La maggior parte dei portatili utilizza uno schermo a [[LCD|cristalli liquidi]] (LCD). Come periferica di puntamento utilizza un [[touchpad]]; i modelli più vecchi (fino a tutti gli [[anni 1990|anni novanta]]) utilizzavano frequentemente una [[trackball]] o una specie di piccolo [[joystick]]; alcuni computer usano anche come dispositivo di puntamento il [[trackpoint]]; i modelli recenti possono usare un mouse senza filo, con interfaccia [[Universal Serial Bus|USB]] o [[bluetooth]].
In casi particolari, quando serve massima [[potenza elaborativa]] unita ad un grande schermo, il tutto agevolmente trasportabile, si ricorre a modelli non propriamente leggeri ma comunque trasportabili; sono da tempo in commercio portatili con schermo da 17[[Pollice (unità di misura)|"]] e addirittura 20".
Riga 104 ⟶ 103:
== Differenze tra UMPC, palmari e notebook ==
Sono stati precursori degli UMPC quelli che nei primi anni
Alla luce di tali precedenti, quando Microsoft presentò il primo dispositivo UMPC incontrò l'opinione comune che queste soluzioni avrebbero faticato a trovare il proprio spazio nel mercato. Ai tempi infatti non era ancora chiaro quale sarebbe potuta essere la reale utilità di un sistema del genere dato che le 2 esigenze estreme (totale portabilità e maggiore potenza di elaborazione) erano di fatto soddisfatte dai palmari e dai notebook. Sembrava quindi che gli UMPC fossero una sorta di rielaborazione di concetti già presenti sul mercato e di conseguenza superflui (o ridondanti).
|