Niceforo Callisto Xanthopoulos: differenze tra le versioni

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La sua “Historia Ecclesiastica“, che è pervenuta soltanto in una traduzione latina, in diciotto volumi datati circa il [[1320]], si estende fino al [[610]]. Niceforo Callisto si appoggiò, per i primi quattro secoli, sulle opere dei suoi predecessori [[Eusebio di Cesarea]], [[Sozomeno]]. [[Teodoro di Ciro]] ed [[Evagrio Scolastico]], senza tuttavia un esame critico; per il periodo posteriore, invece, ricorse a documenti che per ora risultano introvabili.
 
Un tempo si attribuiva al Nicefono Callisto altri cinque libri concernenti il periodo che va dalla morte di [[Leone VI di Bisanzio|Leone sesto il Saggio]] fino al ]][[911]]; ma, poiché mai trovati o menzionati in opere di altri autori, la critica attuale tende a pensare che essi non furono mai scritti.
 
Di quest’opera è pervenuto un solo manoscritto che ha una storia alquanto travagliata: di esso se ne impossessò un soldato turco che lo trafugò dalla biblioteca di [[Buda]] (Ungheria) ai tempi del re [[Mattia Corvino]] (1443|1443 - 1490]], apparve qualche tempo dopo a [[Istanbul]] dove fu acquistato da un cristiano, e infine finì nella [[Biblioteca Nazionale Austriaca |biblioteca imperiale di Vienna]].