Angelo Bevilacqua: differenze tra le versioni

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Dopo il comizio si forma un corteo che muove verso la caserma della Milizia Portuale di corso Vittorio Veneto per chiedere la fine della guerra; i militi aprono il fuoco uccidendo due donne: Lina Castelli e Maria Pescio.
 
Il [[27 luglio]] [[1943]], una nuova manifestazione unisce alla protesta l’omaggio alle due vittime: Angelo è di nuovo sul palco. La celebrazione si conclude con un corteo che raggiunge corso Colombo, da dove una delegazione raggiunge il [[cimitero di Zinola]] per deporre una [[corona di fiori]] nella [[camera mortuaria]] che ospita le [[cadavere|salme]] delle due donne.
 
Tornando indietro, molti manifestanti si trattengono in piazza Sisto IV, dove Bevilacqua, dal balcone del Municipio, improvvisa un [[discorso]] in cui chiede la fine immediata della guerra e lo scioglimento di tutte le forze armate fasciste.