Nel 1871 viene aggiunto "d'Adda" dopo il nome del paese: più che al fiume che bagna molti paesi limitrofi, ma che non attraversa il paese, sembra riferirsi alla nobile famiglia d'Adda che fu feudataria del paese.
All'altezza del XVIII miglio lungo l'antica strada romana che collegava Bergamo a Milano si trova la frazione Bettola. Sembra che il nome derivi da una piccola costruzione di ristoro che sorgeva in quel luogo.
Fino alla fine dell'800Ottocento Pozzo e Bettola rimasero dei centri prevalentemente agricoli. Solo nella seconda metà del XX secolo si ebbe l'arrivo di alcune grosse aziende metalmeccaniche ed imprese artigiane che hanno assorbito parte della manodopera locale.
La vecchia chiesa di S. Antonio abate venne costruita probabilmente attorno al 1554 ed inizialmente era costituita da una sola navata e da un altare dedicato alla Beata Vergine della Neve. Nel corso del 1600Seicento la volta della chiesa fu decorata da pitture del [[Giovanni Stefano Danedi|Montalto]], purtroppo non visibili ai giorni nostri in quanto corrose dall'umidità e dal tempo a causa dello stato di abbandono in cui era la chiesa prima dell'opera di restauro. Nella prima parte del seicento assunse la forma barocca che ancora oggi è possibile vedere. Fin dalla sua costituzione la chiesa fu dedicata a S. Antonio Abate e pare facile capirne il motivo: tale santo era patrono degli animali, indispensabili per la sopravvivenza del paese. A causa dell'aumento della popolazione la vecchia chiesa di S. Antonio Abate non riusciva più a contenere i fedeli che volevano partecipare alle varie funzioni e verso la fine del 1800dell'Ottocento si iniziò a costruire una chiesa nuova, più grande, consacrata nel 1901 e sempre dedicata a S. Antonio Abate. Con il passare del tempo la vecchia chiesa cadde in disuso e in degrado. Attualmente la vecchia chiesa di S. Antonio Abate è stata restaurata ed è edificio polifunzionale.