Reggiane Re.2001: differenze tra le versioni

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Storia del progetto: La denominazione.
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{{quote|Non ero mai stato coinvolto in una tale complessa serie di acrobazie prima di allora, mentre lo inseguivo. In due occasioni quasi entrai in vite per seguire le sue manovre. Trovavo difficile riuscire ad ottenere una posizione vantaggiosa per aprire il fuoco, mentre il pilota italiano, a più riprese, arrivò pericolosamente vicino a colpirmi. Alla fine il suo motore iniziò a fumare e sapevo di avere danneggiato la sua coda. Trovandoci nel mezzo dello stretto di Sicilia, però, con poco carburante e poche munizioni, decidemmo di invertire la rotta, per non rischiare di trovarci in difficoltà se attaccati a nostra volta. Ma mentre viravamo per tornare alla base, lasciando il nostro avversario che fumava copiosamente, con mio grande stupore mi avvidi che anche lui aveva virato. Ci sferrò un ultimo attacco, in segno di sfida, tanto per mostrare che cosa pensava di una coppia di Spitfire.<ref>{{cita|Lucas|pp. 251-252}}.</ref>}}
 
[[File:Reggiane Re.2001 profile (4).svg|thumb|Profilo di un Re.2001 della 150ª Squadriglia, 2º Gruppo, [[6º Stormo]], basata a Ravenna nell'estate 1942. Il velivolo ha ancora il muso dipinto di [[giallo cromo]] secondain ottemperanza ad una disposizione ministeriale che durerà pochi mesi.]]
 
Ed il giorno dopo, attaccato da due direzioni diverse, da Bf 109 e Reggiane, l'asso canadese [[George Beurling]], l'abbattitore dell'asso italiano [[Carlo Seganti]] e del suo commilitone [[Aldo Quarantotti]] (comandante del 2º Gruppo), ai comandi dello Spitfire matricola BR130/2-H, costretto a scegliere, scelse quello che riteneva il male minore:
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{{quote|Dovevo in fretta decidere se sganciarmi in una direzione o nell'altra, così scelsi di lasciare che mi sparassero i Reggiane, che avevano un potere di fuoco minore dei Messerschmitt. Quei bastardi crivellarono il mio vecchio Spit. Misero più di venti colpi nella fusoliera e nelle ali. Una pallottola esplosiva mi ferì il tallone destro. Feci una rovesciata e filai via mentre un altro gruppo di Reggiane mi piombava addosso. Da quel momento lo Spit non era in condizione di volare. Tornai zoppicando a casa per essere preso in giro dagli altri ragazzi, per essermi fatto mitragliare in quel modo.<ref>{{cita|Cull, Galea|p. 211}}.</ref>}}
 
[[File:Reggiane Re.2001 profile (5).png|thumb|Altro profilo di un Re.2001 in forza alla 362ª Squadriglia, 22º Gruppo, [[52º Stormo]], in Sicilia nel 1942.]]
 
Il 1º luglio 1942 il [[22º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre|22º Gruppo]], con le sue 359ª, 362ª, 369ª e 371ª Squadriglia di stanza a Roma-Ciampino, venne dotato di Re.2001 CB, assegnati inizialmente alla 362ª Squadriglia.<ref name=brindley224/><ref name=apo32>{{cita|Apostolo 1996|p. 32}}.</ref> Fino al 10 agosto il 2º Gruppo si limitò a qualche missione di scorta e caccia libera, ma alla fine del mese gli specialisti riuscirono a rimettere il linea venti velivoli.<ref>{{cita|Apostolo 1996|p. 28}}.</ref> In precedenza, in vista della [[Battaglia di mezzo agosto|battaglia aeronavale di mezzo agosto]], il 2º Gruppo si era spostato a [[Monserrato]], in [[Sardegna]], assieme alla 362ª Squadriglia proveniente da Roma-Ciampino. Durante lo scontro due Re.2001 attaccarono per la prima e ultima volta con una bomba perforante da 640 [[chilogrammo|kg]] di nuova concezione, ottenuta da proiettili navali modificati con una carica esplosiva portata a 120 kg, le navi britanniche del convoglio [[Battaglia di mezzo agosto|Pedestal]]. La portaerei {{nave|HMS|Victorious|R38|6}} venne centrata in pieno da una bomba che però non esplose. Lo stesso giorno, 12 agosto, il 22º Gruppo battezzò i suoi Reggiane 2001 scortando bombardieri e cacciabombardieri italiani contro un convoglio a [[La Galite]], abbattendo un velivolo britannico.<ref name=apo32/> Il giorno successivo, 13 agosto, il 2º Gruppo tornò in Sicilia, perdendo il giorno dopo il comandante e asso [[Pier Giuseppe Scarpetta]], abbattuto dagli Spitfire insieme ad altri due piloti italiani mentre scortava tre bombardieri tedeschi [[Heinkel He 111]] in ritorno da Malta, tutti e tre atterrati indenni alla base.<ref name=brindley224/> Con questa battaglia ebbero praticamente termine gli scontri con i velivoli britannici.<ref>{{cita|Apostolo 1996|p. 29}}.</ref>