=== Registrazione ===
Anche se gli Stones avevano iniziato a registrare una prima versione di ''[[You Can't Always Get What You Want]]'' nel novembre 1968, ancora prima della pubblicazione di ''[[Beggars Banquet]]'', le sessioni di registrazione per ''Let It Bleed'' iniziarono, sotto la guida del produttore [[Jimmy Miller]], solo nel febbraio 1969 agli Olympic Sound Studios di [[Londra]], continuando poi sporadicamente fino al novembre successivo.<ref>Assante, Ernesto; Castaldo, Gino. ''33 dischi senza i quali non si può vivere'', Einaudi, 2007, pag. 241, ISBN 978-88-06-18677-7</ref> Il disco è un forte ritorno al Bluesblues (come lo era stato anche il precedente ''[[Beggars Banquet]]''), in particolare alla fonte del genere stesso come testimoniato dalla [[cover (musica)|cover]] di ''[[Love in Vain]]'' di [[Robert Johnson]], che la band fece propria aggiungendovi alcuni accordi supplementari e riarrangiandola in chiave country. Proprio la [[country music]] è la seconda influenza predominante dell'album, insieme al rock, naturalmente. [[Brian Jones]], ormai quasi del tutto estraneo al gruppo, suonò solamente in due brani, le percussioni in ''[[Midnight Rambler]]'' e l'[[autoharp]] in ''You Got the Silver''. Il contributo del suo sostituto, [[Mick Taylor]], è comunque ancora limitato, egli suona la chitarra in due tracce, ''[[Honky Tonk Women#Country Honk|Country Honk]]'' e ''Live with Me''. [[Keith Richards]], che fino ad allora aveva cantato solo in duetto con [[Mick Jagger]] in alcune canzoni (''Connection'', ''[[Something Happened to Me Yesterday]]'' e ''Salt of the Earth''), canta il suo primo pezzo completamente da solo, ''You Got the Silver''.<ref>{{cite web|url=http://www.minilps.net/images/stories/shop_image/product/17%20Bleed%20f.jpg|author=[[Decca Records|Decca]]|date=luglio 2012|title=Inner sleeve credits|accessdate=13 luglio 2012}}</ref> Sull'album è Richards a farsi carico di tutte le parti di chitarra (ritmica e solista) in assenza di Brian Jones. Alle sessioni prendono parte diversi altri musicisti oltre agli Stones, tra i quali [[Ry Cooder]], [[Nicky Hopkins]], [[Al Kooper]], [[Jack Nitzsche]], [[Ian Stewart (musicista)|Ian Stewart]], [[Bobby Keys]], [[Merry Clayton]], [[Madeleine Bell]], [[Byron Berline]], e [[Leon Russell]]. Nel corso delle sessioni vengono incisi molti brani. Oltre a quelli poi finiti sull'album, vengono registrate anche ''[[Honky Tonk Women]]'', ''All Down the Line'', ''Stop Breaking Down'', ''Sweet Virginia'', ''Shine a Light'', ''Loving Cup'' (queste ultime cinque tutte successivamente inserite in ''[[Exile on Main St.]]''), ''[[Sister Morphine]]'', e i brani poi finiti sull'album semi-ufficiale ''[[Jamming with Edward!]]''. Il [[missaggio]] audio, e le varie sovraincisioni in post-produzione (come l'aggiunta del coro [[gospel]] del [[London Bach Choir]] in ''You Can't Always Get What You Want'' e il sax di [[Bobby Keys]] in ''Live with Me''), vengono effettuate a [[Los Angeles]], ai Sunset Sound Studios e agli Elektra Studios.
=== Copertina ===
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