Gaetano D'Agata: differenze tra le versioni
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==Vita==
D'Agata era nato ad [[Aci
Viaggiò fuori d'Italia, in [[Irlanda]], [[Spagna]], [[India]] e [[Stati Uniti]], dove aprì anche un atelier fotografico a New York, che però rimase aperto solo per un anno.
Falzone Barbarò (p. 25) lo segnala fra gli assistenti di Gloeden nel periodo del suo massimo successo, verso il primo decennio del XX secolo.
Intorno agli anni del primo conflitto mondiale o subito dopo riuscì ad aprire un proprio studio fotografico, che i [http://www.flickr.com/photos/63839718@N00/295855787/ timbri sul retro delle sue foto] registrano sul Corso Umberto (la via pià importante) di Taormina.
D'Agata
Accanto a quella di paesaggi D'Agata ebbe una meno riuscita (anche se ai nostri giorni commercialmente più richiesta e stimata) produzione di foto di [[Nudo maschile in fotografia|nudo maschile]], nella quale il carattere di imitazione del levoro di Wilhelm von Gloeden salta immediatamente all'occhio. Il carattere "di derivazione" di questa parte del suo lavoro costringe a confronti con la produzione del modello, Gloeden, con esiti non sempre lusinghieri per D'Agata, a cui mancava il background culturale e artistico posseduto da Gloeden, e per il quale l'universo di immagini di riferiemtno di limitava alla sola produzione di Gloeden. Ne risulta una proposta di immagini sostanzialmente impoverita, schematizzata, particolarmente debole nelle "messe in posa" dei modelli. Niente da eccepire, invece, sull'aspetto tecnico di queste immaini, che rivelano il sicuro mestiere del professionista.
==Un giudizio critico==
Secondo Giuseppe Vanzella,
▲D'Agata registrò in effetti una più che dignitosa produzione come paesaggista "da cartolina", e molte sue foto "di genere" furono usate per cartoline che rimasero in circolazione per decenni. In questo campo D'Agata si rivelò un buon fotografo commerciale.
==Bibliografia==
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