Gaetano D'Agata: differenze tra le versioni

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Secondo Giuseppe Vanzella,
{{quote|Gaetano D'Agata cercò, con personale impegno, di mantenere vivace un progetto di lavoro basato sulla fotografia, non solo quale strumento di documentazione, ma anche d'improvvisazione artistica. (...) Il suo lavoro consistette, per la gran parte, nella ripresa di tradizionali vedute di paesaggio, appena permeate del fascino di un pittorialismo di maniera, adatte ad un pubblico di medi interessi artistici.}}
 
 
 
==Bibliografia==
* Falzone Barbarò, Michele, "Il barone di Taormina"; in: Falzone Barbarò, Michele; Miraglia, Marina; Mussa, Italo (a cura di), Le fotografie di von Gloeden, Longanesi, Milano 1980, pp. 21-31.
* Mirisola, Vincenzo e Vanzella, Giuseppe (a cura di), ''Sicilia mitica Arcadia. Von Gloeden e la "Scuola" di Taormina'', Edizioni gente di fotografia, Palermo 2004, p. 37.