Gonzaga: differenze tra le versioni

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Sotto la signoria di [[Guglielmo Gonzaga]] Mantova divenne una delle corti più splendide e prestigiose d'Europa e la casata dei Gonzaga ricchissima: fu politico accorto e scaltro, capace di rimanere indipendente rispetto ai potentati del tempo (Papato, Impero, potenze quali Spagna e Francia). Con l'intemperante [[Vincenzo I Gonzaga|Vincenzo]], amante del gioco e dei vizi, iniziò il lento ma inesorabile declino della famiglia. Alla morte di [[Vincenzo II Gonzaga|Vincenzo II]], nel [[1627]], si estinse il ramo diretto dei Gonzaga di Mantova e portò alla [[Guerra di successione di Mantova e del Monferrato]] per la sua successione: [[Carlo I di Gonzaga-Nevers|Carlo I]] dovette subire il [[sacco di Mantova]] da parte dei mercenari [[lanzichenecchi]], che misero a ferro e fuoco la città portando anche la peste.
 
[[Carlo II di Gonzaga-Nevers|Carlo II]], per ripaniareripianare le finanze di famiglia, proseguì la vendita della famosa [[collezioni Gonzaga|collezione]] di opere d'arte iniziata dal suo predecessore. Con il decimo ed ultimo duca [[Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers|Ferdinando Carlo]], poco incline al governo del suo stato, nel [[1707]] si chiusero quasi quattro secoli di dinastia gonzaghesca e con questi anche la condizione statuale dei [[Ducato di Mantova|ducati di Mantova]] e [[Marchesato di Monferrato|Monferrato]].
 
=== [[Marchesato del Monferrato|Marchesi, poi Duchi di Monferrato]] ===