Carlo Emilio Gadda: differenze tra le versioni

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===Volontario nella prima guerra mondiale===
Da convinto [[Interventismo|interventista]] qual era, allo scoppio della [[primaPrima guerraGuerra mondialeMondiale]] partecipòpartì come volontario nellanei divisionereparti degliterritoriali delle [[alpini|truppe alpine]], prendendovenendo partedislocato adnelle alcunezone azioniarretrate del fronte sull'[[Guerra bianca in AdamelloBianca|Adamello]] e sulle [[Altopiano dei Sette Comuni|alture vicentine]]. VenneFu fatto prigioniero e deportato a [[Celle (Germania)|Celle]] ([[Hannover]], [[Germania]]), dove strinse amicizia con [[Bonaventura Tecchi]], [[Camillo Corsanego]] e [[Ugo Betti]].
 
Dall'esperienza della guerra e della prigionia, dopo la rotta di Caporetto, uscirà il ''Giornale di guerra e di prigionia'', pubblicato solamente nel [[1955]], con aggiunte nel [[1965]]. Scritto come un diario e senza un preciso impianto letterario, l'opera è una denuncia forte e amara dell'incompetenza con cui era stata condotta la guerra e del degrado della vita dei prigionieri. L'opera gaddiana riporta in differenti occasioni alcuni dei temi che diventeranno il fondamento delle maggiori: il disordine oggettivo del reale, l'affetto dell'autore nei confronti del fratello, l'orrore della guerra, il disprezzo delle gerarchie.