Rinascita dell'anno Mille: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Gregor7 g.jpg|200px|thumb|left|Ildebrando da [[Sovana|Soana]], [[papa Gregorio VII]]]]
[[File:Dictatus Papae complete.jpg|200px|thumb|''Dictatus Papae'', Archivio Vaticano]]
L'[[impero]] era andato sempre più perdendo di potere di fronte all'attacco dei grandi vassalli ma ora gli imperatori di [[Sassonia]] decidono che è giunto il momento di rendere effettiva la propria autorità e prendono a conferire insieme feudi e nomine ecclesiastiche creando così la nuova figura feudale del [[Ottone IAvvocazia|vescovo-conte]]. Si assicurano in questo modo la fedeltà dei nuovi vassalli ed insieme il ritorno nelle proprie mani delle terre concesse in possesso feudale. La casata di Sassonia e di [[Franconia]] presero a nominare vescovi senza badare alla loro dignità religiosa purché fosse sicura la loro fedeltà e la loro disponibilità a lasciare il [[pastorale (liturgia)|pastorale]] per la spada. In fondo gli imperatori tedeschi imitavano quei feudatari che da tempo in Germania, con l'istituzione delle "chiese private", avevano preso a conferire in donazione o in [[usufrutto|beneficio]] le terre destinate alla costruzione di conventi, chiese od abbazie e a nominare loro stessi, fossero religiosi o [[laico|laici]], gli abati o gli arcivescovi che dovevano loro garantire in preghiere per la salvezza delle loro anime il buon esito della donazione o della concessione del feudo.
 
Si diffusero così tra il clero la [[simonia]] e il [[concubinato]], i mali dell<nowiki>'</nowiki>"età ferrea" della Chiesa. La protesta dei fedeli per il clero indegno fu così accolta dai riformatori di [[Cluny]], assecondati dai papi tedeschi, con il sostegno degli stessi imperatori che non si rendevano conto che una Chiesa così riformata avrebbe rivendicato non solo la sua assoluta autonomia nei confronti dell'impero ma anzi il primato sull'Impero stesso. Come infatti avvenne con il grande [[sinodo]] o [[concilio]] di vescovi, il Sinodo del Laterano del [[1059]], ispirato dal monaco cluniacense [[Ildebrando di Soana]], consigliere di [[papa Niccolò II]]. Il sinodo vietò a chiunque di ricevere cariche ecclesiastiche dalle mani di laici, fossero pure quelle dell'imperatore e condannò nuovamente ogni forma di simonia e concubinato. Stabilì inoltre nuove regole per l'elezione del papa affidandola ad un collegio di vescovi delle principali [[diocesi]], chiamati [[cardinale|cardinali]], poiché essi erano i cardini della Chiesa, ribadendo l'illegittimità delle nomine imperiali dei papi. Si aprirà così il lungo conflitto tra l'Impero e la Chiesa, una guerra che vedrà persino un attentato ordito da un partigiano imperiale alla stessa vita del promotore di quel rinnovamento spirituale e politico della Chiesa: Ildebrando da Soana divenuto [[papa Gregorio VII]]. Il pontefice con il "[[Dictatus papae]]" ([[1075]]) atto di supremazia sul potere imperiale, apriva quella "lotta per le investiture" che vide alla fine soccombere il prestigio di quelle istituzioni universali, il papato e l'Impero, che erano stati i punti di riferimento politici e religiosi per gli uomini del Medioevo.