Aniello Falcone: differenze tra le versioni

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'''Aniello Falcone''' ([[Napoli]] [[1600]] o [[1607]]-[[Napoli]] [[1665]]), [[pittura|pittore]] e artista del [[barocco]] napoletano, figlio di commercianti, contemporaneo di [[Diego Velázquez]] al quale spesso viene paragonato per la potenza espressiva delle sue opere.
 
==Biografia==
Nella sua bottega napoletana, Aniello Falcone accoglieva giovani interessati all'arte e insegnava loro i segreti e letechiche della pittura, trattandoli sempre con gentilezza quasi paterna. Nella sua bottega si formarono artisti del calibro di [[Micco Spadaro]], [[Salvator Rosa]], ed altri, in una [[Napoli]] un po' [[Gracia|greca]], un po' [[Latini|latina]] e un po' [[Spagna|spagnola]].
 
Nella sua bottega napoletana, Aniello Falcone accoglieva giovani interessati all'arte e insegnava loro i segreti e letechichele tecniche della pittura, trattandoli sempre con gentilezza quasi paterna. Nella sua bottega si formarono artisti del calibro di [[Micco Spadaro]], [[Salvator Rosa]], ed altri, in una [[Napoli]] un po' [[GraciaGrecia|greca]], un po' [[Latini|latina]] e un po' [[Spagna|spagnola]].</br>
Molti dei suoi allievi aderirono alla ''"Compagnia della Morte"'', creata dallo stesso Falcone per vendicare la morte di un amico, con l'improbabile scopo di uccidere tutti gli spagnoli.</br>
Di questa ''Compagnia'' fece parte anche [[Masaniello]], con gli esiti passati poi alla [[Repubblica Napoletana (1647)|storia]].</br>Quando il [[Regno di Napoli]], dopo appena due anni di rivoluzione, ritornò sotto il dominio degli [[Spagna|spagnoli]] e la ''Compagnia della Morte'' si disciolse, Aniello Falcone sparì dalla circolazione e la sua bottega fu sostituita da quella di [[Luca Giordano]].
 
 
==Opere==
 
I soggetti preferiti da Aniello Falcone erano le battaglie, ma non mancano dipinti raffiguranti ''sante immagini''.
 
La tela ''"Ester e Mardocheo"'', conservata nella sacrestia della Collegiata S. Maria delle Grazie ([[Lecce]]), inizialmente fu attribuita ad un ignoto pittore del Seicento napoletano, ma di recente è stata riattribuita ad Aniello Falcone.
 
*La tela ''"Ester e Mardocheo"'', conservata nella sacrestia della Collegiata S. Maria delle Grazie ([[Lecce]]), inizialmente fu attribuita ad un ignoto pittore del Seicento napoletano, ma di recente è stata riattribuita ad Aniello Falcone.
*nel [[1652]] affresca la volta della grande sacrestia della [[Chiesa del Gesù (Napoli)|Chiesa de Gesù Nuovo]].
 
==Voci correlate==
 
* [[Pittura napoletana]]
* [[Pittori italiani]]
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.websters-online-dictionary.org/definition/ANIELLO+FALCONE Enciclopedia Britannica]