Orneore Metelli: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: rimuovo categorizzazione ridondante (vedi qui) |
m Bot: overlinking giorni e mesi dell'anno e modifiche minori |
||
Riga 28:
Nel [[1936]] conobbe il giovane scultore ternano [[Aurelio De Felice]] che rimase folgorato dall'inventiva che il calzolaio metteva nelle sue creazioni e gli promise di "renderlo celebre".
Negli anni seguenti l'amicizia e la stima tra i due si consolidò e ad ogni incontro Metelli regalava al concittadino dei suoi quadri ricordandogli scherzosamente la sua promessa.
Metelli morì a [[Terni]] il
==Dopo la morte==
Per tutta la vita non ebbe nessun rapporto con critici, galleristi o esperti d'arte ma il suo concittadino De Felice, tenendo fede alla promessa fatta nel 1936, cominciò a mostrare le opere del Metelli in giro per valutare la reazione del pubblico.
Riga 36:
La successiva, nel 1945, alla Galleria del Secolo in Via Veneto a [[Roma]], fu un grande successo, anche se limitato. Una mostra dell'anno seguente, sempre a Roma, pur non essendo molto apprezzata dal pubblico, attirò un'insperata attenzione della stampa grazie a un concorso per la migliore recensione, vinto dal poeta [[Libero de Libero]].
Il concorso portò una valanga di articoli e il nome di Metelli varcò per la prima volta i confini nazionali. Nel [[1947]] la Kunsthalle di [[Berna]], seguita da altre città elvetiche, chiese di poter avere le opere di Metelli per realizzare una mostra postuma.
Le mostre svizzere furono un successo di pubblico e di critica e la stampa italiana specializzata lanciò il suo nome tra i grandi dell'arte.
Il giornalista [[Zavattini]], scrisse su "[[Il Minuto]]" (giornale di Roma) del
{{quote|Metelli sublima sempre la cosa, la persona, l'avvenimento, la sua stessa firma, con lo stile della memoria, essendo uno che più che vedere ricorda e, ancor più preciso, vede per ricordare.}}
|