William MacKenzie: differenze tra le versioni
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L'ambiente universitario scozzese presentava lo svantaggio di formare gli studenti solamente su un piano teorico, tralasciando la parte clinica degli apprendistato e dei tirocini; tale stato di cose per William rappresentava una carenza non indifferente ed un disagio che divenne trampolino di lancio per la carriera futura in quanto lo spinse a spostarsi in altri ambiti al fine di migliorare le sue competenze.
Sostenuto da un adeguato patrimonio finanziario, si spostò a Londra nel 1816, dove frequentò il Saint Bartholomew’s Hospital e compilò, per la prima volta, un registro dei pazienti, ancora esistente; ebbe l'opportunità di frequentare la "Eye Infirmary" in Charterhouse Square e probabilmente anche il "Lock Hospital"<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 27</ref>.
In quel periodo William Mackenzie, così come tutti i giovani medici del tempo, tenne lezioni di [[anatomia]] e [[chirurgia]], inserendosi in maniera invidiabile in tale contesto, spinto dalla passione per le materie cardine del corso di laurea di medicina e chirurgia.
Nella primavera del 1816 in lui prese forma l’idea di dedicarsi ad un viaggio in Europa, scelta ampiamente sostenuta dal professore nonchè suo amico [[Harry Rainy]], il quale aveva già fatto esperienza in ambito medico a Parigi, rimanendo particolarmente colpito dalla superiorità tecnico-scientifica della scuola oculistica francese. Il 6 Maggio 1816 lasciò Londra per recarsi a Parigi: all'arrivo, sul molo di fronte a se notò la presenza di un crocifisso, per la prima volta percepì una sensazione trascendentale dell'animo che annotò con la definizione: "''the excitement of adoration''" ("l’emozione dell'adorazione")<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 28</ref>.
Grazie ad Harry Rainy frequentò una serie di illustri personaggi che lo avrebbero accompagnato durante il suo tour, tra cui [[James Arnott]], studente al [[Jardin des Plantes]].
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Durante la sua permanenza che si protrasse fino all'estate dall'anno seguente sottopose a visite mediche numerosi pazienti presso l’Hotel Dieu, migliorando ancor più le sue competenze cliniche; all’ospedale “Saint Louis” ascoltò invece diverse lezioni sul [[cancro]].
Il resoconto del suo tour europeo è così riassunto nell’ultima pagina del suo diario annuale:
“[..]''nel 1816 ho avuto diverse opportunità di migliorare la mia conoscenza ed ampliare le mie vedute riguardo al genere
===L'esperienza viennese===
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===Il soggiorno a Londra e l'inizio della carriera===
Il 30 Gennaio 1818 fece ritorno in Gran Bretagna, ove ebbe ufficialmente inizio la sua brillante carriera medica dopo essersi presentato come candidato al “Royal College of Surgeons”: in quella occasione fu esaminato da [[Sir David Dundans]], il quale
Nello stesso periodo mise un annuncio sul “Morning Post” per tenere una serie di lezioni sui disagi dell’occhio: la sua prima esperienza da insegnante risultò fallimentare, solo due persone infatti frequentarono la lezione introduttiva; Mackenzie portò comunque a conclusione il corso nonostante le aule rimanessero deserte.
Durante la permanenza a Londra ebbe l'occasione di assistere all’"Hunterian Oration" tenuta al "Royal College of Surgeons" e di contribuire alla divulgazione a mezzo stampa della scienza medica: degne di nota sono le pubblicazioni del Marzo 1819 riguardanti [[i disagi lacrimali]].
All'età di soli ventotto anni proprio in territorio londinese sorse in lui l'idea di dar vita ad una infermeria oculistica in Southwark, progetto irrealizzato ma non archiviato del tutto, perchè di lì a poco la sua idea avrebbe trovato realizzazione nella più grande infermeria di Glasgow, fondata proprio da William Mackenzie.
Il progetto prevedeva la cura dei poveri afflitti da disagi oculistici: l'idea risultava geniale sia perché il bacino d'utenza era talmente vasto da assicurare una molteplicità di casi clinici da affrontare constatato l'incremento della popolazione nel distretto “Borough of Southwark”<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 62</ref> e anche perchè era difficoltoso raggiungere le altre due strutture già presenti a Londra, la "Eye Infirmary" in "Charter House Square" e il "Royal Westminster Oftalmical Hospital" in "Oxford Street".
La struttura ipotizzata avrebbe accolto i pazienti suddividendoli in tre diverse categorie:
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===Il ritorno a Glasgow e l'apogeo===
Il suo ritorno in patria, il sei ottobre 1819, avvenne principalmente a seguito della comunicazione di [[Harry Rainy
Questo avvenimento rappresentò la svolta che lo porto al successo, senza ricadute. Ormai erano finiti i giorni in cui alle sue lezioni partecipavano solo i suoi amici:
Ebbe notevole risalto nello stesso periodo l'ammissione alla "Glasgow Medical Society"<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 68</ref>, percepita però da Mackenzie come un aggravio,
In quegli anni, malgrado i suoi innumerevoli coinvolgimenti lavorativi, maturò l’idea di sposarsi e fu così che il 18 novembre 1823 convolò a nozze con Isabella Hay. Dall'unione coniugale, il 13 aprile del 1825, nacque una figlia; pochi anni dopo
===La Fondazione della "Glasgow Eye Infirmary"===
La rapida diffusione di ospedali specializzati agli inizi del 1824, sebbene apostrofati dall'opinione pubblica con l'appellativo di "''monstrous evil''"<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag. 69</ref>, pose Mackenzie nelle condizioni di intraprendere il progetto precedentemente archiviato di fondazione di un'infermeria oculistica. Nel pianificare il tutto William Mackenzie ravvisò la necessità di avere al suo fianco [[George Monteath]], figlio del ministro di Houston e oculista capo di Glasgow.
▲Lord Provost il 10 febbraio 1824 convocò i medici locali unitamente a qualche personalità influente di Glasgow presso la "Town House"<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag.70</ref>; i partecipanti furono piuttosto perplessi all'idea di fondare un'infermeria oculistica, ma le risultanze dell'incontro furono favorevoli alla proposta di Mackenzie. Significativa è la seguente affermazione sotto riportata che sanciva la nascita del complesso:
{{Quote| This meeting do higly approve of the establishment of an Infirmary in Glasgow for the Relief of the Poor Afflicted with disease of the eye<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag.70</ref>.|}}
Il primo presidente dell'Infermeria fu Henry Monteath, sostenuto da dodici direttori tra cui Lord Provost, William Mackenzie e George Monteath furono nominati chirurghi dell'Infermeria.
La neonata infermeria oculistica prese forma in una piccola casa al No.19 Inkle Factory Lane<ref> A.M Wright Thomson, 1973, pag.71</ref>. Essendo sprovvista di letti e camere per la degenza dei malati, ogni intervento chirurgico si svolgeva in casa dell'assistito, utilizzando come lettino operatorio il tavolo della cucina.
L'anno successivo furono inseriti due letti e gradualmente l'infermeria crebbe.
Mackenzie e Monteath formarono un team medico formidabile che si distinse particolarmente per la saldezza del rapporto interpersonale e professionale
Malgrado tale incolmabile perdita, Mackenzie continuò imperterrito il suo lavoro, agevolando i suoi spostamenti mediante il trasferimento in "George Square", zona residenziale di Glasgow in forte espansione urbanistica.
===Gli ultimi anni di vita===
Gli ultimi anni della sua vita furono interamente dedicati alla professione medica: la sua indiscussa caratura professionale spingeva i pazienti provenienti da ogni parte dell'Inghilterra a recarsi
Con il passare degli anni la sua salute divenne instabile e cagionevole, frequentemente incorreva a bronchiti che lo tenevano a letto per intere settimane.
Nel 1852 pose fine alle sue prestazioni lavorative presso la “Eye Infirmary", ma solo nel 1862 abbandonò definitivamente le lezioni.
Nel 1854 fu celebrato l’ultimo dei suoi matrimoni con la trentacinquenne Sophia Napier, da cui nacque William James.
All’eta di 68 anni ricevette l'onorificenza dal direttore della GEI con la presentazione del suo ritratto in olio.
Il 15 luglio condusse l'ultimo intervento chirurgico alla cataratta con la sua incomparabile competenza. Il 29 luglio 1868 realizzò l'ultima operazione chirurgica di cataratta mediante [[keratonyxis]], presumibilmente causata da un [[ascesso corneale]]; la stessa notte fu colpito da continue fitte al petto e da dolori precordiali: la nota medica afferma che le sue ultime pulsazioni cardiache risultavano irregolari e interrotte dopo il controllo degli ultimi dieci battiti; chiese del cloroformio per alleviare il dolore, all’alba i suoi occhi divennero vitrei, si agitò violentemente e spirò.
==Opere==
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