Contrasto di interessi: differenze tra le versioni
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== Scaricare le spese sostenute ==
Di metodi per raggiungere questo scopo ne sono stati concepiti diversi, comunemente la locuzione fa riferimento alla possibilità per l'acquirente di “scaricare”, ovvero portare in [[detrazione fiscale]], le spese sostenute e debitamente documentate. Si tratta di un tema molto popolare, riproposto di frequente sui diversi media sia dal pubblico che da personaggi autorevoli<ref name="[27esimaora]">Si vedano, ad esempio, i commenti affluiti a questo articolo di Maria Silvia Sacchi, [http://27esimaora.corriere.it/articolo/per-piacere-mi-da-lo-scontrinocosi-si-combatte-levasione-fiscale/ ''Per piacere, mi dà lo scontrino? Così si combatte l’evasione fiscale''], La ventisettesima ora, Corriere.it, 01/09/2011.</ref><ref name="[Tarquinio]">[[Marco Tarquinio]], [http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rassegna_stampa_online/Pagine/PdfNavigator.aspx?d=01-09-2011&pdfIndex=93 ''Se non ora quando?''], Avvenire, 01/09/2011.</ref><ref name="[GM1]">Glauco Masotti, [http://www.scribd.com/doc/72129382/Il-contrasto-di-interessi-Meglio-una-lotteria, ''Il "contrasto di interessi"? Meglio una lotteria!''], Scribd.com, Novembre 2011</ref>. Vi sono anche documenti elaborati da alcune organizzazioni sindacali e imprenditoriali<ref name="[CISL]">[http://www.cislveneto.it/wp-content/uploads/le-proposte.pdf ''Riforma del fisco, le proposte della Cisl''], CISL Veneto, 17/03/2010.</ref><ref name="[CNA]">[http://www.cna.it/content/download/46586/614134/file/Il%20documento%20di%20Rete%20imprese%20Italia%20sull%27economia%20sommersa.pdf ''Il documento di Rete imprese Italia sull'economia sommersa''], 17/01/2011.</ref> a sostegno dell'adozione di questo metodo. In Italia vi è anche l’opinione diffusa che tale metodo sia alla base del sistema fiscale statunitense, dove, secondo la vulgata corrente, sarebbe possibile portare tutte (o quasi) le spese sostenute, in detrazione all’atto della denuncia dei redditi, mentre questo non corrisponde al vero<ref name="[MCG1]">Maria Cecilia Guerra, Alberto Zanardi, [http://archivio.lavoce.info/articoli/pagina2453.html ''Come funziona (o non funziona) il contrasto di interessi''], LaVoce.info, 20.11.2006</ref>.
Questa popolarità non sembra scalfita dalle analisi critiche di [[Maria Cecilia Guerra]] e Alberto Zanardi
Le critiche che portano alla conclusione che l’idea di "portare tutte le spese in detrazione", anziché essere l'[[uovo di Colombo]] per rendere non più convenienti i pagamenti in "nero" e battere così l'evasione fiscale, sarebbe una soluzione inefficace ed anche ingiusta sono le seguenti:
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1) Esiste una facile contromossa. Il soggetto a cui l'acquirente deve chiedere il documento fiscale può sempre proporre uno sconto superiore al vantaggio che l'acquirente otterrebbe portando la spesa sostenuta e documentata in detrazione. Questo in quanto lo Stato, in una transazione economica tra due soggetti, fa da terzo incomodo. I due soggetti quindi, escludendolo, possono sempre accordarsi per una transazione più conveniente per entrambi. Questo vanifica quindi l’incentivo dato dalla possibilità di detrarre la spesa dall’imponibile. Pertanto, solo se l'incentivo dato dalla detrazione fosse tale da annullare l'imposta dovuta, o da portare addirittura a credito di imposta, sarebbe conveniente la fatturazione.
2) Portando al limite il ragionamento e supponendo di potere veramente detrarre tutte le spese che si fanno (cosa che aumenterebbe enormemente gli oneri di conservazione e contabilizzazione di tutti i documenti di spesa), la tassazione finale non potrebbe che essere su quello che non si è speso, ovvero sui risparmi. Riducendosi drasticamente la base imponibile, allo Stato non rimarrebbe che aumentare le [[aliquota|aliquote]] sulla parte tassabile del [[reddito]]. Si arriverebbe così all’assurdo che non sarebbe maggiormente tassato chi più guadagna, ma chi più risparmia e meno consuma, ovvero coloro che hanno stili di vita più sobri, e questo avrebbe anche conseguenze [[etica|etiche ]] ed ambientali inaccettabili. L’effetto pratico di questa soluzione introdurrebbe pertanto grandi distorsioni nell’imposizione e sarebbe ben lontano dall’equità fiscale, oltre ad essere un’arma spuntata, e quindi
Ne consegue
== Oppure la “lotteria fiscale” ==
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Rimanendo in un ambito di contrasto di interessi questo si può concretizzare in altre forme che potrebbero risultare più efficaci. Una di queste è la “lotteria fiscale”, ovvero l'istituzione di una lotteria associata ai documenti fiscali emessi (scontrini, ricevute e fatture). I consumatori sarebbero così incentivati a chiedere il rilascio dei documenti fiscali, non solo per un senso del dovere, o per non incappare in sanzioni, come avviene normalmente, ma anche per la possibilità di vincere somme non trascurabili con la lotteria fiscale.
Rispetto alla deducibilità delle spese, il vantaggio dei consumatori sarebbe solo potenziale e non sicuro, ma potenzialmente ben più grande, mentre il costo per lo Stato potrebbe essere relativamente modesto, in dipendenza dal meccanismo premiale che verrebbe deciso. Il metodo dovrebbe rappresentare un incentivo sufficiente in tutti quei casi in cui non esiste possibilità' di contrattazione tra cliente e fornitore, quali beni o servizi forniti in base ad un prezzo prefissato (negozi, bar, ecc.), in queste situazioni il cliente avrebbe solo uno svantaggio a non richiedere lo scontrino. Sarebbe più incerto invece il caso di quei servizi in cui il prezzo viene concordato tra cliente e fornitore, poiché il cliente potrebbe preferire, ad una vincita cospicua ma poco probabile, un vantaggio piccolo ma sicuro, rappresentato da uno sconto fatto dal fornitore, per una prestazione “in nero”.
Anche questo metodo quindi ha i suoi limiti, ma laddove esso è stato adottato, ad esempio in Cina, dove è in vigore da anni, i risultati sono stati buoni <ref name="[17]">Carla Marchese, [http://archivio.lavoce.info/articoli/pagina2471.html, ''Una scommessa contro l'evasione''], LaVoce.info, 30/11/2006</ref><ref name="[
In Italia si discusse di un’iniziativa simile, battezzata “scontrino gratta e vinci”, sul finire del 2009, quando [[Giorgio Jannone|Jannone]] propose di introdurla nella finanziaria 2010<ref name="[19]">[http://www.corriere.it/scommesse-lotterie/lotterie-gratta-e-vinci/16_novembre_2009/scontrino-gratta-e-vinci-lidea-piace-al-governo-1258387818283.shtml, ''Scontrino Gratta e Vinci, l'idea piace al Governo''], Corriere.it, 16/11/2009</ref>. All’epoca furono molti quelli che rivendicarono la primogenitura dell’idea, e ci fu ci ricevette un premio per aver proposto qualcosa di analogo in quel periodo<ref name="[20]">[http://iltirreno.gelocal.it/dettaglio/scontrini-abbinati-alla-lotteria-cosi-si-sconfigge-levasione/1782741?ref=rephpsp5#commentatutti, ''Scontrini abbinati alla lotteria così si sconfigge l'evasione''], ilTirreno.gelocal.it, 19/11/2009</ref>. Tuttavia
== O entrambi i sistemi insieme ==
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Il sistema adottato in Brasile potrebbe essere considerato un mix dei due sistemi descritti in precedenza. In sintesi, gli esercenti dello Stato di San Paolo sono collegati via [[web]] ad un sistema informatico che contabilizza le transazioni effettuate dai clienti che aderiscono, su base volontaria, al programma. A questi è riconosciuto periodicamente un credito, proporzionale all’IVA versata, ovvero alle spese effettuate, che può essere riscosso o portato in detrazione di imposta. A questo si aggiungono premi che vengono estratti mensilmente a sorte. Essendo un sistema ibrido, a questo si potrebbero applicare, almeno in parte, le critiche esposte in precedenza ai due sistemi "puri" da cui deriva, tuttavia i cittadini sembrano aver apprezzato un fisco in grado anche di premiare i comportamenti virtuosi e non solo di sanzionare e reprimere quelli illeciti. Di fatto il sistema adottato nello stato di San Paolo ha portato consistenti benefici all’erario<ref name="[21]" />. Una soluzione simile è stata proposta da [[Matteo Renzi]]<ref name="[22]">Matteo Renzi, [http://www.matteorenzi.it/images/pdf/Programma.pdf, ''Un’altra Italia è già qui: basta farla entrare''], Dicembre 2012</ref>: «Per incentivare la registrazione delle transazioni commerciali, possono essere previste delle misure di incentivo, come una lotteria abbinata agli scontrini fiscali o un meccanismo di restituzione al contribuente di parte dell’IVA pagata all’atto della transazione (scontrini premio).»
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=== Uso del contante ed evasione fiscale ===
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