Cappella Sassetti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ppalli (discussione | contributi)
Riga 94:
La pala è affiancata dagli affreschi dei due committenti inginocchiati, che si uniscono così alla sacra adorazione, formando così una specie di trittico a tecnica mista.
 
La scena si svolge su un prato fiorito, sul quale spicca a sinistra la figura di Maria in primo piano inginocchiata davanti al bambino che è appoggiato sul suo largo manto ed è separato da resto della scena da una quinta rappresentata da un sarcofago romano antico, sul quale compare un iscrizione: ("''Ense cadens soly mo Pompei Fulvi[us] augur Numen aitquae me conteg[it] urna dabit''") che allude alla venuta di un salvatore attraverso la profezia dell'augure Fulvio, ucciso con la spada da [[Pompeo]] durante la presa di [[Gerusalemme]]. Secondo questa infatti dal sarcofago che custodisce le sue spoglie sorgerà un dio, un riferimento alla vittoria di Cristo sul paganesimo, ma un esempio dello ''sdoganamento'' tipicamente rinascimentale degli antichantichi (almeno fino alla presa di potere del [[Savonarola]]), dei quali si sottolinea ora il ruolo profetico nel passaggio verso l'era cristiana.
 
Vicino a Maria sta [[San Giuseppe]] che scruta il cielo, mentre dietro al sarcofago appaiono il bue e l'asinello (che secondo la [[patristica]] rappresentano rispettivamente gli ebrei e i pagani), infine a destra i tre pastori. Sullo sfondo si vedono i pastori con le greggi ai quali l'angelo sta annunciando la nascita del Signore, mentre sulla sinistra sta pervenendo il meastosomaestoso coretocoretto dei [[magi]], mentre sta passando sotto un arco di trionfo. Sull'arco è scritto "''Gn[eo] Pompeo Magno Hircanus Pont[ifex] P[osuit]''" ([[Pompeo]] infatti aveva conquistato [[Gerusalemme]]) e il passaggio al di sotto di esso ha anche un senso simbolico, inteso come il lasciarsi alle spalle l'era pagana. A sinistra i primi due magi sono già vicini e guardano una luce che si intravede sul tetto della capanna, la cometa, che brilla sul tetto di paglia sorretto da monumentali pilasti romani, uno dei quali reca sul capiotellocapitello la data MCCCCLXXXV ([[1485]]). Tutti questi elementi architettonici antichi simbolizzano, come il sarcofago, la nascita di Cristo come adempimento delle profezie dei testi sacri e la fine dell'attesa del Messia.
 
I tre sassi in primissimo piano, roccia naturale, pietra lavorata e mattone, sono un riferimento alla famiglia "Sassetti" e all'attività dell'uomo. Sopra di essi sta un [[cardellino]], simbolo della passione e resurrezione di Cristo.