Il codice di Perelà: differenze tra le versioni
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* nel [[1973]] sempre per Mondadori, con introduzione di L. De Maria.
Lo stile è sorprendente, soprattutto considerato l'anno di pubblicazione; è estremamente esplicito e complicato al tempo stesso. Il libro si presenta come un'opera teatrale,<ref>Nel 1970 è stato messo in scena dalla compagnia il [[Gruppo della Rocca]], regia di [[Roberto Guicciardini]]</ref> dove il protagonista, Perelà, passa attraverso gli eventi manifestando pochissime reazioni, il cui valore viene implicitamente rimandato, attraverso i dialoghi dei co-protagonisti, al giudizio del lettore. "Il Codice" è un testo che va vissuto e che si presenta a mutevoli interpretazioni nel corso delle varie letture nella vita.
==Trama==
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Anthony Julian Tamburri, in “''Il codice di Perelà'': svelamento del codice”, in ''Una semiotica della ri-lettura: Guido Gozzano, Aldo Palazzeschi, e Italo Calvino'', Franco Cesati Editore, 2003, dimostra tramite una lettura restrospettiva che il romanzo futurista del Palazzeschi è in effetti una specie di manifesto ''ante quem'' della filosofia controdoloriana che apparirà tre anni dopo nei suoi manifesti lacerbiani.
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
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