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|Immagine = Jeghishe Ishkhanian.jpg|thumb|150px|Yeghishe Ishkhanian
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Ishkhanian dal [[27 luglio]] [[1918]] al [[20 febbraio]] [[1920]] è stato a capo del Governo del popolo del Karabakh, successivamente rinominato [[Consiglio del Karabakh]], eletto dal [[Congresso del Karabakh]]. Può dunque essere considerato in assoluto il primo Primo Ministro del [[Nagorno Karabakh]]. In seguito
==Gli studi==
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==Il governo==
L'amministrazione di Ishkhanian (1918-19) fu caratterizzata da numerose vicissitudini politiche. In primo luogo la [[Transcaucasia]] fu occupata dai turchi ottomani, quindi una missione militare britanica assunse il comando regionale. Come capo del Governo Ishkhanian dovette scendere a negoziato con i nuovi comandanti della regione come pure con il governo della Repubblica Democratica dell'Azerbaigian. Inoltre il governo dovette fronteggiare l'afflusso di circa tremila armeni scampati al [[genocidio armeno|genocidio]] e di altri cinquemila di [[Berdzor]] ([[Corridoio di Lachin]] che vennero attaccati dalle foze azere nell'agosto del 1918.<ref> Yeghishe Ishkhanian (New York, 1966), ''Nagorno-Karabakh 1917-1920'',Yerevan, Hayastan Publishing, 1999, pp. 190-194.</ref>
Inoltre, il govenro dovette affrontare la minaccia maggiore ossia il tentativo del governo azero di annettere il Nagorno Karabakh. essendo co-editore del giornale, organo ufficiale governativo, "Artsakh", Ishkhanian scrise un articolo pubblicato il 7 marzo 1919 dal significativo titolo "Via le vostre mani insanguinate". <ref>Ibid., p. 372.</ref>
Nel suo discorso al quarto Congresso Ishkhanian espresse la propria preoccupazione per la situazione:
{{citazione|Il Consiglio Nazionale provvisorio ha tenuto fede al suo compito esplicito di non riconoscere e non rassegnarsi alla legge dell'Azerbaigian e, allo stesso tempo si è rivolto a Yerevan, affinché il governo [di Armenia] faccia il necessario. Una cosa deve essere chiara a ognuno di noi: se il governo armeno non adotterà misure forti per rimuovere Sultanov e l'unità militare azera nel Karabakh, e se quest'ultimo diventerà un pomo della discordia tra i due paesi vicini, allora non si deve essere un profeta per prevedere, che l'Azerbaigian e l'Armenia si scontreranno tra di loro, e il risultato sarà che Karabakh diventerà la tomba di entrambi.<ref>Ibid., p. 348.</ref>}}
==L'esilio==
Ma i nuovi governanti della Transcaucasia non erano intenzionati a trattare con la repubblica ribelle. Il primo ottobre 1918 i turchi arrestarono molti dei membri del governo incluso Yeghishe Ishkhanian che fu persosso durante l'interrogatorio.
La Missione britannica, che era riuscita a bloccare i turchi, non migliorò la condizione del Nagorno Karabakh
The Britain Mission, which fallowed the Ottoman Turks, brought in fact no better condition for Nagorno-Karabakh, moreover it helped [[Khosrov bey Sultanov]] to get authority over Nagorno-Karabakh. In April 1919 general Shatelwort tried for the last time to persuade the ''5th Karabakh Congress'' to "temporary recognize the Azerbaijani jurisdiction", but in vain.
On June 5, 1919, Ishkhanian, along with two other government leaders, was banished from Shusha.
==In Armenia==
Following his expulsion, Ishkhanian lived in the [[Democratic Republic of Armenia]]. He met with the country's government leaders, in particular [[Hamo Ohanjanyan]], and hold discussion about the Karabakh-issue.
In July he went to [[Vayots Dzor]], and was appointed as secretary of the regional executive branch. He remained there until 1920 and worked with [[Drastamat Kanayan]], [[Garegin Nzhdeh]] and others. In April 1920, after the Bolsheviks had suppressed the February Uprising, many Armenian politicians and officers moved to [[Syunik]]. In 1921, after the fall of [[Republic of Mountainous Armenia|Mountain-Armenia]], they crossed the river [[Arax]] and escaped to [[Iran]]. Among them was Yeghishe Ishkhanian.
==Journal==
Ishkhanian spent the rest of his life in [[New York]]. In 1966 he recounted the events of 1917-1920 in a journal. He remembered with inspiration the government they had formed, where statesmen of different political ideas worked together, but with pain and regret - the next tragic developments in Nagorno-Karabakh, the destruction and the [[Shusha pogrom]], (at the time he had been in [[Vanadzor|Karakilisa]]), where among many others, his parents were killed.<ref>Ibid., pp. 450, 579, 664-665.</ref>
==Note==
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