Robert Lefèvre: differenze tra le versioni
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Quando tornò al potere la dinastia dei [[Borbone]], Lefèvre fece il ritratto di [[Luigi XVIII]] per la Camera dei Pari e per questo ricevette la croce della [[Legion d'Onore]] con il titolo di Primo pittore del re. Quest'ultima onorificenza non durò a lungo poiché fu annullata in occasione della [[Rivoluzione di Luglio]].
Lefèvre dipinse moltissimi ritratti e numerosi quadri storici e mitologici. I più noti ritratti sono quelli del poeta [[François de Malherbe]] (oggi alla biblioteca pubblica di [[Caen]]), di [[Carlo X]], della duchessa di Angoulême, della duchessa di Berry, di [[Pierre François Charles Augereau]] (al Museo di Versailles), di [[Charles-François Lebrun]] (al Museo di [[Coutances]]) e dello scrittore [[Vivan Denon]], uomo di cultura e incisore, direttore del Museo di [[Versailles]].<br />
Due suoi quadri mitologici, "Amore affila le sue frecce" e "Amore disarmato da Venere"<ref>Secondo il "Catalogo sommario illustrato dei quadri del Museo del Louvre e del Museo d'Orsay", redatto da Isabelle Compin e da Anne Roquebert; "Elenco dei quadri dismessi dal Louvre" di Elisabetta-Foucart-Walter, Parigi, [[1986]], quest'opera è stata spostata nel 1872 nel Museo di [[Verzy]]. </ref> furono trasferiti in incisione da Auguste Desnoyers.<br />
Nel genere storico le opere "Focione pronto a bere la cicuta", "Ruggero libera Angelica", "Eloisa e Abelardo" e un "Calvario", dipinto per il Mont Valérien, sono le sue più celebri composizioni.
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