Tony Tollet: differenze tra le versioni

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Fu un pittore tardo-accademico che non subì mai totalmente l'influenza delle correnti impressionistedi fine secolo e di quelle del novecento, sebbene, specie nei ritratti, si accostò ad un moderato post-impressionismo la cui ispirazione era l'opera di [[Manet]]. Visse sempre a Lione dove fu un importante esponente della scuola pittorica locale e un riferimento per un'intera generazione di artisti. Difese sempre i valori classici e fondamentali dell'arte a fronte delle nuove correnti che emergevano in quegli anni.
{{citazione: Travaillez, un véritable atiste apprend toujours, ne vous laissez pas séduire par l'exemple des succés faciles, mais éphémères}}
 
 
==Biografia==
'''Tony Tollet''', il cui nome completo era Jean Jules Antoine Tollet, contrassesubì dain picolotenera unaetà malattiaun'operazione che glilo impedìcosrinse la letto fino all'usoetà delledi gambe8 anni. Questa condizione di immobilità favorì le sue attività manuali e, inle sue capacità di osservazione. In particolare, l'appredimento e la pratica del disegno. A soli 7 anni stupì i suoi eseguendo a matita una splendida testa di Romolo. Nel [[1873]], attenuatasiterminata la sua infermità, potéentrò entrarecontrovoglia nell'impresa di famiglia, dove si scontrò spesso con l'intransigenza del padre. Ma un caporeparto della ditta notò la sua vocazione e riuscì a convincere il genitore a farlo iscrivere alla Scuola di Belle arti di [[Lione]] divenendodove divenne allievo di Jean-Baptiste Danguin per il corso di disegno di modelli dal vivo, nonché di Michel Dumas (a sua volta allievo di [[Ingres]]) per il corso di pittura. Qust'ultimo ebbe una grande influenza su di lui, avviandolo con decisione alla carriera di pittore.
 
Nel [[1879]] ottenne il "Prix de Paris", che gli permise di trascorrere diversi anni nella capitale e di seguire i grandi maestri del tempo, come [[Alexandre Cabanel]], [[Luc-OlivierMerson]] e [[Albert Maignan]] presso la "Scuola nazionale superiore di Belle arti" di Parigi. Con la tela "''Temistocle presso il focolare di Admete''" si aggiudiscò il secondo [[Prix de Rome]] nel [[1885]]; il quadro fu poi acquistato dalla Prefettura della Regione del Rodano.
 
Rietrato a Lione nel [[1889]] per accudire la madre ammalata, vi si stabilì definitivamente e sposò Jeanne Pailleux. Dal matrimonio nacquero sei figli che gli diedero ben 28 nipoti.