Fortezza: differenze tra le versioni

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Si assisterà poi alla nascita del sacco di sabbia, usato in milioni di esemplari fino a tutt'oggi. Riconducibili a questa forma di difesa sono gli sbarramenti e i fortini di bidoni colmi di terra o cemento, di sacchi di sabbia o materiali edili di svariata natura (anche [[Barriera di sicurezza|barriere stradali]] ''New Jersey''), osservabili nei filmati di cronaca attuali.
 
Un esempio di difesa campale nelle forme ma permanente nella sostanza è il [[Frontiera Nord|sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera]], che si stende al confine settentrionale di [[Valle d'Aosta]], [[Piemonte]] e [[Lombardia]]. Il sistema comprende una fitta rete di viabilità (strade, mulattiere e sentieri) e complessi tratti di trinceramenti con ricoveri, postazioni per fucilieri e per mitragliatrici, oltre a numerosi appostamenti d'artiglieria; le opere possono essere semplicemente scavate nel terreno morbido, o realizzati in calcestruzzo, o con l'apporto elementi prefabbricati in cemento o acciaio, o, infine, scavate più o meno profondamente nella roccia con massicce integrazioni in calcestruzzo o calcestruzzo armato. Vi sono quindi alcune parti che, realizzate con tecniche non durevoli, sono state gradualmente cancellate dal tempo - spesso individuabili solo da un occhio veramente esperto - unite ad altre realizzate in maniera tanto solida da permanere tuttoggitutt'oggi conservate in modo quasi perfetto. Il sistema, costituito prevalentemente da opere "leggere", doveva compensare la relativa scarsezza di massicce fortificazioni permanenti su quel tratto di confine; fanno eccezione i tre forti valtellinesi (il [[Forte Montecchio Nord|Forte al Montecchio Nord di Colico]], il Forte ai Canali di Tirano e il Forte al Dossaccio di Oga, presso Bormio), oltre alle grandi opere in caverna dell'Alto Varesotto (le batterie alla Canonica di Bedero, a Vallalta del San Martino, al Piambello, al Monte Orsa) e quella dell'Alto Lario (Loco Tocco).
 
== Note ==