Arvydas Sabonis: differenze tra le versioni

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'''Arvydas Sabonis''' ([[Kaunas]], [[Lituania]], [[19 dicembre]] [[1964]]) è un [[pallacanestro|cestista]] lituano, alto 2,20 [[metro|metri]].
 
(Kaunas, Lituania 1964) campione lituano di basket. Arvidas Sabonis è uno dei più grandi e più grossi giocatori del basket mondiale. Grande per i suoi numerosissimi successi di squadra e personali, grosso per le sue dimensioni davvero titaniche, che sicuramente non lo hanno fatto diventare un giocatore particolarmente veloce, ma gli hanno garantito un futuro da dominatore dell'area.
Dopo aver spopolato in [[Europa]], ha raccolto successi anche nella [[National Basketball Association]] (NBA).
 
==Un talento precoce==
Debuttò 16 anni nello [[Zalgiris Kaunas]], a 17, nel [[1981]], vince un mondiale juniores ed un bronzo agli Europei con la nazione dell'[[Unione Sovietica]].
Sabonis, nonostante la mole impressionante, stupì per la sua agilità e per le sue doti tecniche, solitamente assenti in giocatori con la sua struttura fisica, abbinando una potenza strabordante sotto canestro ad un tiro perimetrale di insolita precisione e ad una lettura dell'assist che lo hanno reso a detta di molti il miglior centro passatore della storia.
 
Arvidas Sabonis ha iniziato a giocare a pallacanestro a 13 anni, e due anni dopo faceva già parte della squadra juniores nazionale dell'Unione Sovietica. Nel 1984 viene acquistato dallo Zalgiris di Kaunas, vincitore per tre anni consecutivi del campionato russo e della Coppa dei Campioni. Nel giugno del 1985 il lituano viene scelto dagli Atlanta Hawks al quarto giro (scelta numero 77), ma non avendo ancora raggiunto il 21° anno d'età la scelta viene dichiarata non valida. Il 1986 è segnato invece da un terribile infortunio che sembra pregiudicargli il proseguio della carriera: rottura del tendine d'Achille.
In un torneo juniores negli [[Stati Uniti]] stupì sconfiggendo in maniera clamorosa campioni del calibro di [[Ralph Sampson]], [[James Worthy]], [[Patrick Ewing]], [[Isiah Thomas]]. Molti considerarono Arvydas come il miglior [[centro (pallacanestro)|centro]] del mondo, in un'era in cui la scuola cestistica nordamericana era ancora ritenuta di gran lunga superiore a quella europea.
 
L'attesa per questo campione è comunque enorme e solo un mese dopo il suo infortunio la Nba torna alla carica: questa volta sono i Portland Trail Blazers a sceglierlo già al primo giro. L'Unione Sovietica non permette però che il suo campione vada a giocare negli Stati Uniti, e tutto viene congelato. Nel frattempo torna a giocare e a trascinare la sua squadra di club e le nazionale russa. La mutata situazione politica gli consente di lasciare l'Unione Sovietica nel 1989, ma nella sorpresa generale decide di non andare subito a Portland e opta per la Spagna.
Per due stagioni consecutive fu la prima scelta assoluta del draft [[NBA]], ma in entrambe le occasioni dovette rinunciare ad entrare nella lega americana (nel 1985 fu considerato troppo giovane, in quanto sotto i 21 anni, mentre nel 1986 fu il gelo della [[Guerra Fredda]] ad impedire al sovietico Sabonis di approdare fra i professionisti statunitensi).
 
Gioca per tre anni nel Forum di Valladolid e poi per altre tre stagioni nel Real Madrid. Nel 1996 giunge finalmente nella Nba, a Portland, dove totalizza subito medie rispettabilissime: 14, 5 punti, 8,1 rimbalzi , 1,8 assist e 1,075 stoppate per una media di poco meno di 24 minuti a partita. E questo nonostante un infortunio che lo tiene fermo a lungo. Le stagioni successive seguono la strada segnata dal primo anno Nba: nonostante numerosi e continui infortuni, Sabonis garantisce un crescente apporto di punti, rimbalzi e stoppate. Portland non riesce però a conquistare mai il tanto agognato anello.
Nel [[1987]] subì un infortunio al [[tendine d'achille]], che arrestò la sua carriera per un breve periodo. Nel [[1988]] fu il protagonista della spedizione sovietica che conquistò la medaglia d'oro alle [[Olimpiadi]] di [[Seoul]], sbaragliando in semifinale l'agguerrita formazione degli [[USA]]. Nell'edizione olimpica del 1992, a Barcellona, Sabonis guidò la sua [[Lituania]] (da poco indipendente dall'URSS) al bronzo, spazzati via in semifinale dall'imbattibile [[Dream Team]] amricano. Stessa risultato ai Giochi del 1996.
 
Nel 2002 è tornato a giocare nella sua Lituania, ancora con la maglia dello Zalgiris Kaunas.
Con i [[Portland Trail Blazers]] per due volte ha sfiorato le finali NBA. La seconda volta fu clamorosa: in vantaggio di 15 punti in gara 7 contro i [[Los Angeles Lakers]] di [[Kobe Bryant]] e [[Shaquille O'Neal]], i Blazers si fecero rimontare, ed i Lakers proseguirono il loro cammino e divennero campioni.
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- Uno zar di nome Arvidas
 
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