Cofattore molibdeno: differenze tra le versioni
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* modificazioni addizionali del Moco
Enzimi facenti parte della [[solfito ossidoreduttasi|famiglia della solfito ossidasi]] legano il Moco senza ulteriori modificazione, mentre solo dopo ulteriori trasformazioni il Moco può essere inserito in quelli della famiglia della [[molbdo-enzimi mononucleari|xantina ossidasi e della DMSO reduttasi]]. Per i primi il Moco subisce lo scambio di un ossigeno equatoriale con un atomo di zolfo, formando la forma mono-osso Moco o Moco solforato. Nel caso dei secondi il Moco viene modificato tramite legame pirofosfato con una molecola di [[guanosil monofosfato]] (GMP) a formare un molibdopterina guanina dinucleotide (MGD). Successivamente per l'insersione negli enzimi due [[equivalenti]] di MGD complessano un atomo di [[
=== Formazione del precursore Z dalla guanosina ===
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Nella biosintesi batterica le proteine '''[[MoaA]]''' e '''[[MoaC]]''' sono coinvolte nella trasformazione del GTP in precursore Z.
MoaA appartiene alla superfamiglia degli enzimi [[metilasi]] dipendenti dal [[coenzima]] [[S-adenosil metionina]] (SAM), le quali con [[centri di ferro-zolfo|centri ferro-zolfo]] [4Fe-4S]<sup>2+</sup> formano un [[radicale libero|radicale]] mediante la divisione riduttiva del SAM. Caratteristica delle proteine MoaA è di contenere addirittura due centri ferro-zolfo. Il ruolo di MoaC non è ancora molto chiaro, due possibili funzioni gli sono state supposte. La prima è di enzima accetore del radicale formato dalla MoaA, visto che molti enzimi dipendenti dal coenzima SAM richiedono un'altra proteina nella quale trasferire il radicale. La seconda funzione possibile è il coinvolgimento nella separazione del gruppo [[pirofosfato]], formando il gruppo ciclofosfato del precursore Z<ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1074/jbc.M313398200| issn = 0021-9258| volume = 279| numero = 33| pagine = 34721-34732| cognome = Hänzelmann| nome = Petra| coautori = Heather L Hernández, Christian Menzel, Ricardo García-Serres, Boi Hanh Huynh, Michael K Johnson, Ralf R Mendel, Hermann Schindelin| titolo = Characterization of MOCS1A, an oxygen-sensitive iron-sulfur protein involved in human molybdenum cofactor biosynthesis| rivista = The Journal of biological chemistry| data=13 agosto 2004}}</ref>.
Le analoghe proteine umane a MoaA e MoaC sono conosciute come MOCS1A e MOCS1B, rispettivamente<ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1074/jbc.M313398200| issn = 0021-9258| volume = 279| numero = 33| pagine = 34721-34732| cognome = Hänzelmann| nome = Petra| coautori = Heather L Hernández, Christian Menzel, Ricardo García-Serres, Boi Hanh Huynh, Michael K Johnson, Ralf R Mendel, Hermann Schindelin| titolo = Characterization of MOCS1A, an oxygen-sensitive iron-sulfur protein involved in human molybdenum cofactor biosynthesis| rivista = The Journal of biological chemistry| data=13 agosto 2004}}</ref>.
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=== Inserzione di zolfo e formazione di MPT ===
[[Immagine:Inserzione di zolfo e formazione di MPT.png|thumb|600px|right|La formazione della [[
Per la formazione della [[molibdopterina]] (MPT) 2 atomi di [[zolfo]] sono incorporati nel precursore Z in una reazione catalizzata dalla '''[[MPT sintasi]]'''<ref>{{Cita pubblicazione| issn = 0021-9258| volume = 268| numero = 18| pagine = 13506-13509| cognome = Pitterle| nome = D M| coautori = J L Johnson, K V Rajagopalan| titolo = In vitro synthesis of molybdopterin from precursor Z using purified converting factor. Role of protein-bound sulfur in formation of the dithiolene| rivista = The Journal of biological chemistry| data=25 giugno 1993}}</ref>.
La MPT sintasi è formata da un dimero centrale composto due subunità chiamate '''MoaE''' e piccole subunità chiamate '''MoaD''', che si posizionano agli estremi opposti di ogni MoaE dimero<ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1038/83034| issn = 1072-8368| volume = 8| numero = 1| pagine = 42-46| cognome = Rudolph| nome = M J| coautori = M M Wuebbens, K V Rajagopalan, H Schindelin| titolo = Crystal structure of molybdopterin synthase and its evolutionary relationship to ubiquitin activation| rivista = Nature structural biology| data = 2001-01}}</ref>. Queste piccole subunità trasportano lo zolfo in forma di tiocarbossilato sulla [[glicina]] C-terminale<ref>{{Cita pubblicazione| issn = 0021-9193| volume = 171| numero = 6| pagine = 3373-3378| cognome = Pitterle| nome = D M| coautori = K V Rajagopalan| titolo = Two proteins encoded at the chlA locus constitute the converting factor of Escherichia coli chlA1| rivista = Journal of bacteriology| data = 1989-06}}</ref>. Una tasca con amino acidi altamente conservati è presente in MoaE, in prossimità dell'[[estremità C-terminale]] di MoaD, ed è capace di legare il precursore Z. Ogni molecola di precursore Z si lega a tale tasca e vi rimane fino alla completa conversione in MPT. Dopo la prima aggiunta di zolfo, mentre l'intermedio emisolfonato rimane legato, il MoaD lascia il posto ad un secondo MoaD solfonato per completare la conversione<ref>{{Cita pubblicazione| doi =10.1074/jbc.M300453200| issn = 0021-9258| volume = 278| numero = 16| pagine = 14523-14532| cognome = Wuebbens| nome = Margot M| coautori = K V Rajagopalan| titolo = Mechanistic and mutational studies of Escherichia coli molybdopterin synthase clarify the final step of molybdopterin biosynthesis| rivista = The Journal of biological chemistry| data=18 aprile 2003}}</ref>.
A questo punto il MoaD desolfonato viene rigenerato dalla '''MoeB'''. Questa proteina attiva l'[[estremità C-terminale]] utilizzando [[ Adenosina trifosfato|ATP]] con l'addizione di un acil-adenilato. A questo punto l'acil-adenilato di MoaD è convertito nella rigenerata MoaD tiocarbossilata dall'azione di una proteina contenente persulfato. Dopo la dissociazione da MoeB quindi la MoaD può reiniziare il ciclo di conversione del precursore Z a MPT.
Le analoghe proteine umane a MoaE e MoaD sono conosciute come MOCS2B e MOCS2A, rispettivamente, mentre l'analogo umano per MoeB è la MOCS3.<ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1074/jbc.M303092200| issn = 0021-9258, 1083-351X| volume = 278| numero = 28| pagine = 26127-26134
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L'ultimo passaggio per la maturazione del cofattore molibdeno (Moco) è l'insersione di un atomo di [[molibdeno]] in coordinazione con il gruppo ditiolene del MPT. Nella via biosintetica batterica due proteine sono state riconosciute come essenziali, la '''[[MogA]]''' e la '''[[MoeA]]''', in una reazione a più stadi<ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1074/jbc.M203238200| issn = 0021-9258| volume = 277| numero = 28| pagine = 24995-25000| cognome = Nichols| nome = Jason| coautori = K V Rajagopalan| titolo = Escherichia coli MoeA and MogA. Function in metal incorporation step of molybdenum cofactor biosynthesis| rivista = The Journal of biological chemistry| data=12 luglio 2002}}</ref>.
MogA facilita l'addizione del molibdeno attivando la MPT, tramite l'utilizzo di una molecola di
Nonostante l'insersione i molibdeno in MPT possa avvenire senza aiuto di proteine, ''in vitro'' per esempio si può ottenere ad alte concentrazioni di [[molibdato]]<ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1111/j.1742-4658.2008.06694.x| issn = 1742-4658| volume = 275| numero = 22| pagine = 5678-5689| cognome = Neumann| nome = Meina| coautori = Silke Leimkühler| titolo = Heavy metal ions inhibit molybdoenzyme activity by binding to the dithiolene moiety of molybdopterin in Escherichia coli| rivista = The FEBS journal| data = 2008-11}}</ref>, MogA e MoeA sono essenziali per le concentrazioni fisiologiche a cui si può trovare il molibdeno all'interno delle cellule.
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