Francisco Gil de Taboada: differenze tra le versioni

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Francisco Gil de Taboada y Lemos nacque nel 1736 (anche se alcune fonti riportano il 1733 o il 1737) in [[Galizia (Spagna)|Galizia]], [[Spagna]].
 
Divenne membro dei [[Cavalieri Ospitalieri]] all'età di 16 anni. Entrò nella marina come cadetto a [[Cadice]] il [[27 ottobre]] [[1752]]. Fu promosso tenente ''de navio'' il [[3 settembre]] [[1767]]. In questo periodo navigò nel Mediterraneo, nell'Atlantico e nel Pacifico.
 
Fu promosso comandante nel 1770 e capitano nel 1776. Dal [[5 gennaio]] [[1774]] al [[1º febbraio]] [[1777]] fu governatore spagnolo delle [[Isole Falkland]].<ref>[http://www.worldstatesmen.org/Falklands.html worldstatesmen.org]</ref> Il [[17 febbraio]] [[1779]] fu nominato capitano della neonata Compagnia del Dipartimento dei Cadetti della Marina di [[Ferrol]]. Ricoprì questa posizione finché non fu nominato viceré e capitano generale della Nuova Granada e presidente della ''[[Audiencia]]'' di [[Bogotá]] da Valdez, ministro delle Indie (1788). Da questo momento divenne comandante di uno squadrone.
 
==Viceré della Nuova Granada==
 
Assunse l'incarico nel gennaio del 1789, e lo mantenne fino a luglio, quando divenne [[viceré del Perù]] e presidente della Audiencia di Lima. Il [[4 marzo]] [[1789]] divenne tenente generale.
 
==Viceré del Perú==
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Nel 1799 fu nominato direttore generale della marina, posizione che ricoprì in contemporanea con altre alte posizioni fino al 1807.
 
Il [[6 febbraio]] [[1805]], dopo la nomina del generale [[Domingo Grandallana]] a comandante dello squadrone a el Ferrol, Gil de Taboada divenne segretario di stato e della marina ad interim. Nel novembre dello stesso anno fu promosso capitano generale della marina. Il [[22 aprile]] [[1806]] fu nominato ministro della marina (non più ad interim).
 
Mantenne questi titoli sotto all'autorità di [[Carlo IV di Spagna|Carlo IV]]. Il [[17 marzo]] [[1808]] l'[[ammutinamento di Aranjuez]] obbligò Carlos ad abdicare lasciando lo scettro al figlio, Ferdinando VII. I ribelli di Aranjuez attaccarono anche l'odiato Primo Ministro [[Manuel Godoy]]. Questo e gli eventi che seguirono cambiarono faccia alla politica spagnola, ed ebbe enormi ripercussioni nelle colonie spagnole delle [[Americhe]].
 
==Membro della junta di governo==
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I ministri del governo, tra cui Gil de Taboada, furono confermati da Ferdinando.
 
Su invito di Napoleone, sia Carlo che Ferdinando lasciarono la Spagna per la Francia, attraversando il confine il [[21 aprile]] [[1808]]. Giunsero a [[Bayonne]], dove Napoleone li obbligò ad abdicare reclamando la corona spagnola che diede al fratello [[Giuseppe Bonaparte]]. Fu l'inizio di un [[esilio]] durato sette anni per i re spagnoli.
 
Prima di lasciare Bayonne, Ferdinando VII aveva creato una junta di governo (''Junta Suprema de Gobierno'') composta dai suoi ministri e presieduta da Infante Antonio, zio di Fernando VII. Gil de Taboada era ancora ministro della marina. Quando [[Gioacchino Murat]] chiese che Godoy (imprigionato presso il castello di Villaviciosa fin dalla deposizione) lasciasse il comando ai francesi, Gil si oppose fermamente.
 
Temendo l'invasione francese, Gil suggerì di far spostare da Madrid la junta di governo. Infante Antonio, il giorno successivo alla popolare [[Rivolta del due di maggio]], fu obbligato a raggiungere Carlo e Ferdinando a Bayonne. Antonio scrisse a Gil dicendo che la junta avrebbe dovuto continuare a lavorare, ma Murat chiese di averne il controllo. Molti membri lo accettarono il [[4 maggio]], ma Gil non lo fece. Pochi giorni dopo diede le dimissioni.
 
Dopo la [[battaglia di Bailén]] (18-22 luglio 1808) in cui i francesi furono sconfitti ed obbligati a ritirarsi da Madrid, Gil de Taboada giurò di nuovo come membro della junta di governo, stavolta nella [[Junta (guerra d'indipendenza spagnola)|''Junta Suprema Central'']]. Questo avvenne il [[29 settembre]] [[1808]] ad Aranjuez. Quando i francesi rioccuparono la capitale richiesero un giuramento di alleanza a Giusueppe Bonaparte, col titolo di re Giuseppe I di Spagna. Gil, ora ottantenne, si rifiutò. Girarono voci secondo cui sarebbe stato incriminato per il suo rifiuto, ma Giuseppe lo negò, dicendo che un uomo vecchio così valoroso non doveva essere molestato.
 
Quando Gil de Taboada morì l'anno seguente, la guarnigione francese di Madrid gli accordò onori funebri dovuti agli uomini di alto livello.