Recaredo I: differenze tra le versioni
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| immagine =Recared.jpg
| legenda =Moneta di Recaredo I
| regno =[[586]] - [[601]]
| altrititoli =
| nome completo =
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|Nome = Recaredo dei Visigoti
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = ''Recaredo'' anche in [[lingua spagnola|spagnolo]] ed in [[lingua portoghese|portoghese]], ''Recared'' in [[lingua catalana|catalano]]
|ForzaOrdinamento = Recaredo 01 dei Visigoti
|Sesso = M
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|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Toledo
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 601
|Attività = sovrano
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Nel corso di questi anni, fu sempre al fianco del padre sia nelle guerre contro Svevi e [[Bizantini]], che nel reprimere le sommosse nel territorio del regno visigoto.
Come suo padre tenne la sua corte nella capitale [[Toledo]] e mantenne la tradizione dei re visigoti di professare l'[[Arianesimo]] portandolo a scontrarsi con la popolazione romana della penisola iberica fedele al [[Cattolicesimo]] trinitario.
Sfruttando questa divisione interna il vescovo cattolico [[Leandro di Siviglia]] cercò, riuscendo nell'intento, di convertire il figlio maggiore di Leovigildo, [[Ermenegildo (re dei Visigoti)|Ermenegildo]], e lo appoggiò in un moto di sommossa contro il legittimo sovrano che non ebbe successo e causò la condanna all'esilio dello stesso vescovo Leandro, mentre Ermenegildo, fatto poi santo, venne giustiziato nel [[585]].
Alla morte di Leovigildo il
Spinto dalle sua parentela coi [[Merovingi]], Recaredo inviò delle ambasciate a suo nipote (figlio di [[Brunilde]], sua cugina e nello stesso tempo sorellastra) [[Childeberto II]] ed al di lui zio [[Gontrano]], re franco dei [[Burgundi]] per proporre la pace e una alleanza a scopo difensivo, ma Gontrano rifiutò la proposta.
[[File:Reccared I Conversión, by Muñoz Degrain, Senate Palace, Madrid.jpg|298px|thumb|Conversione di Recaredo I, opera del tardo ottocento, del pittore [[valencia|valenzano]], Muñoz Degrain, [[Senato del Regno di Spagna|Palazzo del Senato]] di [[Madrid]].]]
Secondo Giovanni di Biclar, nel [[587]] Recaredo si convertì al Cattolicesimo (la conversione fu annunciata dapprima con la fine delle persecuzioni ai cattolici e poi con la convocazione di un convegno di vescovi ariani e cattolici al termine del quale il re proclamò la propria preferenza per il cattolicesimo, quindi la sua conversione) segnando un momento fondamentale per la storia religiosa della penisola iberica e per il futuro dei Visigoti. Gran parte dei nobili visigoti seguirono il suo esempio convertendosi a loro volta, soprattutto nelle zone più prossime a Toledo, mentre alcune regioni più remote si ribellarono alla conversione, come il caso della [[Settimania]], la provincia visigota più settentrionale, che si levò alla guida del vescovo ariano [[Ataloco]], considerato dai suoi nemici un ''secondo [[Ario]]''. Tra i leader secolari della rivolta si trovavano i conti ''Granista'' e ''Wildigern'' i quali si appellarono a Gontrano che prima fece un'incursione in Settimania, dove venne battuto e poi inviò il suo condottiero
''Desiderio'' alla guida di un esercito in appoggio dei rivoltosi. Tuttavia Recaredo sconfisse i ribelli ed i loro alleati cattolici in una terribile battaglia che vide la morte dello stesso Desiderio.
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Molte delle notizie sul regno si questo sovrano hanno come fonte [[Isidoro di Siviglia]] e [[Gregorio di Tours]].
== Fidanzamenti, mogli e discendenti ==
Nel [[584]], Recaredo si fidanzò con Rigunte,<ref name=mogli>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/VANDALS,%20SUEVI,%20VISIGOTHS.htm#_Toc179360440#ES Dinastie dei Visigoti]</ref> figlia del re dei [[Franchi]] di [[Neustria]], [[Chilperico I]] e di [[Fredegonda]]. Rigunte si era recata, con un grande seguito nella [[penisola iberica]], per il matrimonio, ma alla notizia che Chilperico I era morto, le nozze furono annullate e Rigunte dovette fare ritorno alla casa materna, dove condusse una vita dissoluta.
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