Sufismo: differenze tra le versioni
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Da una prima fase in cui l'esperienza sufi restò caratterizzata da un forte individualismo ([[Rabi'a al-'Adawiyya]], [[Ma'ruf al-Kharkhi]], [[al-Harith al-Muhasibi]], [[Dhu l-Nun al-Misri]], [[Sahl al-Tustari]], [[al-Junayd ibn Muhammad]]), si passò verso il [[XII secolo]] alla creazione di ''[[tariqa|turuq]]'', con un numero più o meno ampio di discepoli (''murìd'', pl. ''muridùn'') radunati attorno a un Maestro (''shaykh'' in arabo, ''pir'' in [[lingua persiana|persiano]], ''dede'' in [[lingua turca|turco]]).
Di esse si ricordano in particolare la ''[[Qadiriyya|Qādiriyya]]'', fondata nel XII secolo da [['Abd al-Qadir al-Jilani]]; la ''[[Suhrawardiyya]]'', fondata nel medesimo secolo da [[Shihab al-Din al-Suhrawardi]]; la ''[[Rifa'iyya]]'', fondata da [[Ahmad al-Rifa'i]] ancora nel XII secolo come la ''[[Kubrawiyya]]'', fondata da [[Najm al-Din Kubrà]], la ''[[Shadhiliyya]]'', fondata da [[Abu l-Hasan al-Shadhili]] nel [[XIII secolo]], la ''[[Mawlawiyya]]'', fondata nel XIII secolo da [[Jalal al-Din Rumì]] di [[Konya]], nota per i suoi [[Derviscio|dervisci]] roteanti; la ''[[Cishtiyya]]'' fondata da [[Mu'in al-Din Cishti]] e, forse la più vivace negli ultimi tempi, la ''[[Naqshbandiyya]]'', fondata da [[Bahà al-Din Naqshbandi]], entrambe queste ultime attive dal XIII secolo. Altri rami si sono innestati su quelli principali, è il caso della "Jarrahyya" - riforma dell'ordine "Khalwatiyya" fondata da ˁUmar al-Khalwatī o, secondo altri, da Muhammad ibn Nūr al-Bālisī o, ancora, da Yahyā al-Shirwānī al-Bākūbī<ref>H.J. Kissling, "", ''Zeitschrift der Deutschen Morgenländischen Gesellschaft'', CIII (1953), p. 233-319, a p. 240</ref> - fondata da Nur al-Dīn al-Jarrāhī (1678-1721).
== Contrasti nell'ambito del mondo musulmano ==
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