Weohstan: differenze tra le versioni

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'''Weohstan''', ''Wēohstān'' o ''Wīhstān'' ([[proto-norreno]] *''Wīhastainaz'', "sacra pietra"<ref>[http://www.sofi.se/GetDoc?meta_id=1464 Peterson, Lena: ''Lexikon över urnordiska personnamn'', PDF].</ref>, [[lingua norrena|antico norreno]] ''Vésteinn'' e ''Wǣstēn''<ref>''Det svenska rikets uppkomst'', Birger Nerman, Stoccolma, [[1925]]; pagina 79.</ref>) è un personaggio leggendario che compare nel [[poema epico]] [[Anglosassoni|anglosassone]] ''[[Beowulf]]'' e gli studiosi hanno rilevato che sembra essere presente anche nel ''[[Kálfsvísa]]'' norreno<ref>[http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=240367 ''Beowulf ed alcune invenzioni della successione geata''], Frederick M. Biggs.</ref>.
 
Sia nel ''Beowulf'' che nel ''Kálfsvísa'', Weohstan (''Vésteinn'') combatté per il suo re [[Onela]] (''Áli'') contro [[Eadgils]] (''Aðils'').
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Quando il principe degli [[Ynglingar|Scylfing]], [[Eanmund]], si ribellò a suo zio [[Onela]], [[Re semi-leggendari svedesi|re di Svezia]], Weohstan combatté al servizio di Onela e uccise Eanmund in battaglia; per questo Onela diede a Weohstan la spada e l'armatura di Eanmund<ref>Versi 2610-2619.</ref>. In vecchiaia, Weohstan diede questi oggetti al figlio Wiglaf<ref>Versi 2623-2625.</ref>; in quel periodo Weohstan e Wiglaf "vivevano presso i [[Geati]]"<ref>Verso 2623.</ref>. Il suo nome compare in alcuni versi dove Wiglaf è chiamato "figlio di Weohstan"<ref>Versi 2752, 2602, 2862, 2907, 3076, 3110 e 3120.</ref>.
 
Lo studioso [[Frederick Klaeber]] ipotizzò che sebbene Onela non cercò una faida con Weohstan, non appena Onela morì e [[Eadgils]] fratello di Eanmund divenne re di [[Svezia]] Weohstan ritenne più sicuro lasciare gli Scylfing, e così si spiegherebbe come arrivò a vivere tra i Geati<ref>''Beowulf and the Fight at Finnsburgh'' (3ª edizione), [[Frederick Klaeber]], D.C. Heath & Co., Lexington, [[Massachusetts]], [[1922]].</ref>.
 
==Il ''Kálfsvísa''==
Nella parte dello ''[[Skáldskaparmál]]'' di [[Snorri Sturluson]] che è chiamata ''[[Kálfsvísa]]'', il nome Weohstan compare nella sua forma norrena ''Vésteinn''. Egli è menzionato insieme al suo signore [[Onela]] (Áli) e al suo nemico [[Eadgils]] (Aðils), nella sezione che concerne la [[Battaglia sul Ghiaccio del Lago Vänern]]<ref>''Det svenska rikets uppkomst'', Birger Nerman, Stoccolma, [[1925]]; pagine 102-103.</ref>, dopo la quale ebbe luogo l'esilio suggerito da Klaeber:
 
{{quotecitazione|Vésteinn cavalcò Valr, / e [[Vifill]] cavalcò Stúfr; / Meinthjófr montò su Mór, / e Morginn su Vakr; / Áli cavalcò Hrafn, / coloro che cavalcarono [lo fecero] sul ghiaccio: / ma un altro, da sud, / sotto Adils, / uno grigio, vagò, / ferito con una lancia.|Skáldskaparmál, Kálfsvísa<ref>[http://www.heimskringla.no/original/snorre/skaldskaparmal.php ''Skáldskaparmál''], «Norrøne Tekster og Kvad», [[Norvegia]].</ref><ref>[http://www.cybersamurai.net/Mythology/nordic_gods/LegendsSagas/Edda/ProseEdda/SkaldskaparmalLXXI-LXXX.htm#skald72 ''Skáldskaparmál''] (traduzione di Arthur Gilchrist Brodeur).</ref>}}
 
La sezione apparentemente parla di Weohstan e dei suoi compagni cavalieri come se cavalcassero insieme al loro re Onela sul ghiaccio dove incontrarono Eadgils. Purtroppo lo [[scaldo]] del ''Kálfsvísa'' si aspettava che l'ascoltatore avesse familiarità con questi personaggi e non disse cosa accadde dopo. Comunque, come è detto nel ''Beowulf'' di sfuggita e da Snorri più nel dettaglio, Eadgils vinse la battaglia.